Arturia Astrolab

MicheleJD 09-04-24 18.16
Arturia Astrolab - Giulio Curiel

Articolo molto interessante e completo.
Strumento che mi intriga parecchio permettendo di avere su hardware l analog lab collection (che non ho ma che mi ha stupito quando ho sentito le demo).
..mi piace anche esteticamente seppur un poco strano…
Il display piccolino lascia intendere che seppur sia uno strumento stand-alone richieda l uso di pc/ipad o comunque una integrazione con gli stessi per esprimersi al meglio.
vansys 09-04-24 18.51
Io sono stato attratto dal modello master Keylab 61 MKII perchè la trovavo esteticamente molto bella e con tutto al posto giusto.
Questa sinceramente la trovo esteticamente opinabile e anche ergonomicamente poco "logica" secondo la mia idea.
Display piccolissimo (non che la Keylab lo avesse grande intendiamoci), pochi controlli e assenza totale di faders e niente pads.
Non lo so...
Forse se avessero sfruttato il layout della keylab ma con il cuore di questa sarei stato ben più predisposto.
ruggero 09-04-24 21.08
Ho guardato il video di Dr.Mix e il suono di Hammond è raccapricciante. C'è da capire se la macchina va oltre i preset. Banalmente lo do per scontato...
greg 09-04-24 21.56
Interessante, ma non troppo..... Nel senso.... È nuovo hardware, nuova concezione, ma ripropone strumenti e suoni già della casa. Mi piace Arturia poichè aggiorna i suoi synth abbastanza regolarmente; sono possessore, per ora, solo del Minifreak, ma con l'ultimo aggiornamento alla versione 2.00 l'ho ritrovato arricchito di wavetable (per esempio) ed è stato realmente un upgrade. Ritengo che questo synth sarà sempre più ricco, ma comunue sfruttabile sopratutto se si possiede il software Arturia. È un synth, sorta di lettore suoni multisintesi, in quanto tale sarebbe stato superfluo e dispendioso..... Credo che suonerà magnificamente, ma non collocabile nel mio set attuale. Ciò che mi piace è mla facilità di abbinare una master, semmai, pesata. Il dubbio è della sola bitimbricità. Avrei preferito, come Jupiter Roland, almeno 4 +1 politimbricità..... Si può aggiungere altro...
afr 09-04-24 22.02
@ ruggero
Ho guardato il video di Dr.Mix e il suono di Hammond è raccapricciante. C'è da capire se la macchina va oltre i preset. Banalmente lo do per scontato...
Puoi andare oltre i preset se lo colleghi al PC con i relativi VST

Modifichi e poi invii alla macchina

Diversamente, onboard accedi a pochi parametri
wildcat80 09-04-24 22.16
Mi lascia un po' così. Se dovesse supportare la V Collection allora sì che sarebbe notevole.
giosanta 09-04-24 22.24
afr ha scritto:
Puoi andare oltre i preset se lo colleghi al PC con i relativi VST
Modifichiamo e poi invii alla macchina
Diversamente, onboard accedi a pochi parametri

Mi hai anticipato. Stavo per fare una considerazione del tutto analoga.
pentatonic 09-04-24 23.18
@ ruggero
Ho guardato il video di Dr.Mix e il suono di Hammond è raccapricciante. C'è da capire se la macchina va oltre i preset. Banalmente lo do per scontato...
Mi stava acchiappando, il suo etto di organo pare Organ1 dell’M1.
Vabbè… famo n’arta vorta, grazie
MicheleJD 10-04-24 00.22
@ greg
Interessante, ma non troppo..... Nel senso.... È nuovo hardware, nuova concezione, ma ripropone strumenti e suoni già della casa. Mi piace Arturia poichè aggiorna i suoi synth abbastanza regolarmente; sono possessore, per ora, solo del Minifreak, ma con l'ultimo aggiornamento alla versione 2.00 l'ho ritrovato arricchito di wavetable (per esempio) ed è stato realmente un upgrade. Ritengo che questo synth sarà sempre più ricco, ma comunue sfruttabile sopratutto se si possiede il software Arturia. È un synth, sorta di lettore suoni multisintesi, in quanto tale sarebbe stato superfluo e dispendioso..... Credo che suonerà magnificamente, ma non collocabile nel mio set attuale. Ciò che mi piace è mla facilità di abbinare una master, semmai, pesata. Il dubbio è della sola bitimbricità. Avrei preferito, come Jupiter Roland, almeno 4 +1 politimbricità..... Si può aggiungere altro...
non ho avuto la possibilità di vedere i vari video. Quando dici “la possibilità di collegare una master” cosa intendi? (so usare master e workstation, solo per capire se astrolab si differenzia in qualcosa di specifico)
MicheleJD 10-04-24 00.26
@ wildcat80
Mi lascia un po' così. Se dovesse supportare la V Collection allora sì che sarebbe notevole.
l articolo dice: “se l’utente possiede la versione full del soft-synth che si sta editando (per esempio Mini V), vi è la possibilità di accedere a ogni parametro della catena di sintesi, salvare il preset e poi scaricarlo su Astrolab” e’ questo che intendi? (non ho esperienza, quindi non so con sicurezza se mini v e’ parte della v collection)
MicheleJD 10-04-24 00.40
@ MicheleJD
l articolo dice: “se l’utente possiede la versione full del soft-synth che si sta editando (per esempio Mini V), vi è la possibilità di accedere a ogni parametro della catena di sintesi, salvare il preset e poi scaricarlo su Astrolab” e’ questo che intendi? (non ho esperienza, quindi non so con sicurezza se mini v e’ parte della v collection)
sempre Giulio Curiel scrive in un post:
“possibilità di aggiungere nuovi preset, editing approfondito usando i synth della V Collection come software editor,”
wildcat80 10-04-24 06.44
Me lo sono perso, è ottimo! Però... 1600 la tastiera, 549 V Collection... 8 note di polifonia sulla parte VA con 2 parti di politimbricità... Insomma.
MarioSynth 10-04-24 07.43
Qui un paio di video che vanno in profondità:

Astrolab
greg 10-04-24 10.12
@ MicheleJD
non ho avuto la possibilità di vedere i vari video. Quando dici “la possibilità di collegare una master” cosa intendi? (so usare master e workstation, solo per capire se astrolab si differenzia in qualcosa di specifico)
Porta USB...... Poi si tratterà di capire specifcamente come MIDI a12 BIT porterà migliorìe rispettp al 7 bit....in quanto a velocità di flusso dati.
marcoballa 10-04-24 11.02
quindi...
- € 1.600 la pianola™ così com'è, con i preset MINIMAMENTE editabili
- se si vuole editare in profondità i singoli suoni/plugin e salvare preset all'interno della macchina occorre:
* collegare un pc/mac
* acquistare il software V Collection (altri 500 euri) - o i singoli plugin che mi interessano -
(è ciò che afferma uno dei dimostratori in uno dei vari video)
emo
Sbaffone 10-04-24 21.52
@ marcoballa
quindi...
- € 1.600 la pianola™ così com'è, con i preset MINIMAMENTE editabili
- se si vuole editare in profondità i singoli suoni/plugin e salvare preset all'interno della macchina occorre:
* collegare un pc/mac
* acquistare il software V Collection (altri 500 euri) - o i singoli plugin che mi interessano -
(è ciò che afferma uno dei dimostratori in uno dei vari video)
emo
Lo strumento è interessante, almeno lo sforzo del progetto lo è, magari in futuro uscirà con il pacchetto full integrato ed editabile da pannello
wildcat80 10-04-24 21.58
@ Sbaffone
Lo strumento è interessante, almeno lo sforzo del progetto lo è, magari in futuro uscirà con il pacchetto full integrato ed editabile da pannello
Magari uscirà un codice promozionale per passare da Analog Lab a V Collection con un po' di sconto, come Korg che fa pagare il corrispondents plugin Native 1/3 del prezzo.
maxpiano69 10-04-24 22.02
@ marcoballa
quindi...
- € 1.600 la pianola™ così com'è, con i preset MINIMAMENTE editabili
- se si vuole editare in profondità i singoli suoni/plugin e salvare preset all'interno della macchina occorre:
* collegare un pc/mac
* acquistare il software V Collection (altri 500 euri) - o i singoli plugin che mi interessano -
(è ciò che afferma uno dei dimostratori in uno dei vari video)
emo
Non esattamente, leggendo l'articolo di Giulio Curiel (quello del post di apertura) dice

L’utente può cercare nuovi preset attraverso l’interfaccia del già noto software Analog Lab, ascoltarli attraverso le uscite di Astrolab e quando un preset piace esso può essere downloadato nella memoria interna della macchina hardware. Analog Lab può quindi editare i preset all’interno di Astrolab, ma è possibile anche invertire questo flusso e usare Astrolab come controller hardware per Analog Lab. Inoltre, se l’utente possiede la versione full del soft-synth che si sta editando (per esempio Mini V), vi è la possibilità di accedere a ogni parametro della catena di sintesi, salvare il preset e poi scaricarlo su Astrolab.

l'editing quindi a quanto pare lo si potrà fare da Analog Lab (come lo faresti su Analog Lab stesso, quindi com gli stessi limiti ma esteso a tutti i preset disponibili su Analog Lab) anche senza acquistare la V-Collection, che invece apre all'editing completo (come già succede normalmente usando Analog Lab sul computer)

Alla fine Astrolab lo vedo come un "Analog Lab Player Hardware".

Pagina ufficiale: https://www.arturia.com/products/hardware-synths/astrolab-61 e la pagina Astrolab 61 Ecosystem mi sembra confermare che quello è l'approccio e l'obiettivo di Arturia

Video promozionale Midiware a cura di Luciano Zanoni
vansys 11-04-24 07.31
Personalmente ritengo che Arturis avesse un hardware molto vicino alla perfezione con la Keylab 61 MKII.
Materiali top, consistenza da synth “serio” e non da master plasticosa ma soprattutto controlli ben distribuiti e in quantità. Unica pecca un display piccolo ma essendoci una differenza di circa 1000 euro per arrivare ad Astrolab credo si potesse gestire la cosa.
Questa proprio non mi convince.
greg 09-07-24 11.23
@ vansys
Personalmente ritengo che Arturis avesse un hardware molto vicino alla perfezione con la Keylab 61 MKII.
Materiali top, consistenza da synth “serio” e non da master plasticosa ma soprattutto controlli ben distribuiti e in quantità. Unica pecca un display piccolo ma essendoci una differenza di circa 1000 euro per arrivare ad Astrolab credo si potesse gestire la cosa.
Questa proprio non mi convince.
Messe le mani sul synth ieri purtroppo solo 15 minuti. Strumento tra i più belli e robusti provati ultimamente. Quasi dispiacerebbe portarlo dietro in squallide sale prova o, addirittura, in pizzerie, rosticcerie, panetterie.... Ci siamo capiti. Roba da salotti e anche di lusso. Il suono è scintillante e molto professionale. Elaborabile aldilà della sua origine quadi prettamente VST etc. Generalista, e qui, per chi suona dal vivo, cominciano note dolenti. Ad esempio, nel mio caso, dovrei arricchire gli 'Hammond' in tipo e quantità. I piani acustici idem, i piani elettrici keyboards un pò meglio.... E così via dicendo. No, non fa per me, è deliziosa, ma non comoda. Poco, ma su molte patches ha bisogno di qualche istante, non è una workstation con suoni precaricati... Prossime releases software non so.... Francamente non è molto chiaro cosa sia deputata a fare. Non da studio, ma non pratica sul palco previa riprogrammazione (secondo me) comunque con quei piccoli ritardi nel cambio patch a volo. Naturalmentetutto confutabile ciò che vi riferisco. Ma è chiaro che chi sale sul palco di qualsiasi livello ha bisogno di una CK Yamaha, unNordelectro o un Nordstage, eccetera nel senso di cambi suono e aggiustamenti live..... Da salotto?