@ drmacchius
Dopo lotte con l‘assistenza della Native Instruments ho scoperto qualcosa che mi manda le gonadi in giostra.
Il mio Controller comprato nell‘estate 2015 a dicembre 2023 non era più supportato e i nuovi software non lo supportano. Suppongo che ovviamente i sorgenti non siano stati resi pubblici per garantire agli utenti di potere fare da soli.
A parte il fatto che girano ampiamente le scatole che una azienda tedesca Schemata di fare supporto in tedesco. Qualche anno fa scrivevi una mail, chiedevi di switschare in tedesco, in caso di problemi ti davano un numero di telefono. Con la U-HE addirittura facevi le chiacchierate al telefono con gli sviluppatori.
Adesso tutto in inglese e non si capisce se ci sia qualcuno a rispondere o sia chatgpt a provarci. Un tempo c‘erano studenti universitari e musicisti che univano l‘utile al dilettevole e facevano un lavoretto con cui si mantenevano gli studi e al contempo coltivavano un hobby che avevano per passione.
Adesso nella migliore delle ipotesi sembra che ci sia qualcuno in India o in Albania, pagato un euro/ora, che è stato istruito in mezz‘ora e che fino al giorno prima lavorava alla Vodafone e che non fa altri che mandare link alla FAQ.
A parte questo sfogo che fa tornare la voglia di passare alle licenze try before buy, mi ponevo dei dubbi.
Il controller è nuovo è a mio avviso ha una meccanica spettacolare. Come è possibile che non lo supportino più? Può essere che invece di ingegneri assumano adesso dei Maker? Nel senso che alla fine il lavoro elettronico lo fa un rysperypy o qualche entflieht con processore Arm e un po‘ di software scritto in Java o giù di lì e l‘obsllescenza degli strumenti vada considerata non paragonabile a quella degli strumenti musicali, ma a quella di cellulare e Laptop (perché i computer Windows embedded sono supportati decisamente più a lungo)?
La mia Roland a70 va ancora una meraviglia e conosco felici possessori di korg m1, dx7 e Yamaha sy99.
I controller native costano decisamente poco rispetto all‘hardware che offrono (se si considerano le tastiere e i chassis montati sulle tastiere entry Level delle major, native é lusso) e uno, sapendolo, può mettere in conto di cambiare lo strumento ogni 6-8 anni per mancanza di supporto, anche perché non sono venduti come strumenti musicali ma come controller per computer.
Ma a quanto ne quel tipo di architettura similcomputer non è una prerogativa degli strumenti entry Level. Chi si è svenato per un korg oasys o kronos cosa deve fare tra 5 anni se si brucia qualcosa?
In teoria il sistema dovrebbe dovrebbe essere garanzia di sicurezza, specie se sul Minicomputer è stato usato Linux, perché i „driver“ con cui è gestito lo strumento restano gli stessi e se i processori/schede madri escono fuori produzione, basta sostituirli con prodotti più attuali e reinstallando il tutto……ma se le aziende non fanno la cosa e non consentono nemmeno ai centri di assistenza (non dico di rendere pubbliche informazioni sensibili per tecnologie proprietarie, ma si può benissimo mettere a disposizione driver e immagini dei file di gestione dello strumento a dei centri di assistenza in modo che , in caso di problemi a processori non più supportati, possano lo stesso garantire assistenza a prodotti che nella loro parte musicale non hanno alcun problema.
Là native mi ha dato il link a una vecchia versione del software di controllo del controller , ma istallandola mi si cancella in automatico la nuova versione…..e chissà quanto tale software verrà supportato da Apple.
Avrò modo in futuro di usare lo strumento integralmente lo strumento, magari solo con mainstage o come controller midi con qualche software libero, eventualmente su Linux o Windows? La meccanica è spettacolare e anche il numero di controlli fisici è elevato e di buona qualità.
Pensavo che con l‘uscita dei nuovi controller con After toutch polyfonisco non ci fosse più storia per nessuno, ma se la situazione deve essere questa li si puÒ prendere in considerazione solo in caso di sconti sostanziosi e, per chi è interessato all‘After toutch polyfonisco ritorna una opzione concreta l‘hydrasynth.
Che ne pensate?
Lo so che le petizioni non servono a niente, ma penso che se goi qualche acquirente korg si trovasse in una situazione simile, l‘azienda fallirebbe in fretta perché nessuno comprerebbe più i suoi strumenti per cicli di vita così brevi, specie se si pensa che la guerra dei chip potrebbe creare problemi e le aziende che li utilizzano stanno facendo stock abbondante per i settori sensibili (sanitario e difesa) in cui tali processori vengono utilizzati come in quello degli strumenti „consumer“.
Le soluzioni che tengano conto del segreto industriale e anche dei diritti degli utenti esistono.