@ giosanta
wildcat80 ha scritto:
la prima cosa è non essere troppo schizzinosi, essere umili, e imparare a conoscere i generi musicali per quelle che sono le loro complessità. Non c'è musica di serie A e musica di serie B... Oddio detta così è un po' forte, diciamo che anche i generi apparentemente più facili all'ascolto non è detto che lo siano dal punto di vista della produzione.
Per me il "core" del discorso, interessantissimo, è tutto qui.
A me la parte che alla fine piace passare come messaggio è quella finale, in cui sostanzialmente parla degli investimenti iniziali.
Investire su te stesso prima che sulla tecnologia.
Sembra una banalità ma non lo è affatto.
La giusta formazione porta esperienza e capacità di scelta, che si riflette pesantemente sugli investimenti in strumentazione.
Lui ha fatto un grosso investimento, in pratica invece che cambiare macchina ha riversato quel budget nella realizzazione dello studio, che da come ho capito è diviso in più parti: una stanza più grande uso registrazione/ascolto HiFi, una media ascolto midfield, e una piccola per ascolto nearfield. Tutto ricavato da una grande sala risuddivisa, e di fatto inutilizzato nel suo potenziale perché per sua ammissione è stata una scelta dettata da poca esperienza e molto entusiasmo.
Da quanto mi ha detto vive nella cascina di famiglia in zona Insubria, in piena campagna ma comoda su Milano, Varese, Novara e Svizzera... Spesso quelle cascine oltre ad essere molto grandi hanno la stalla che si presta benissimo ad essere trasformata, non ho chiesto informazioni ma credo proprio che abbia fatto così.