@ PandaR1
Per quanto il tentativo di "umanizzare" la musica sia pregevole (per quanto la musica suonata da umani sia gia' umanizzata di suo) andare ad agire sul pitch lo trovo abbastanza una belinata, perche' l'orecchio percepisce subito differenze di pitch come scordature... piu' praticabile a mio parere agire sul tempo, magari con un fattore divisivo, tipo il battito aumenta di 1.5 volte e aumenti il tempo di 1.5/f con f fattore di smorzamento... pero' occhio che rischi di innescare un loop a guadagno maggiore di uno in cui ad un aumento del battito corrisponde un aumento del tempo a cui corrisponde un aumento del battito a cui corrisponde un aumento del tempo fino a quando il cantante sbatte per terra per infarto del miocardio. Quindi magari prima fagli fare una prova al cicloergometro.
Infatti, come dici tu, mentre suoni e/o canti, il cambio di pitch lo percepisci sicuramente, anche se non è cosi netto ed immediato come viene facile supporre. Posso dire la mia esperienza, ciò nonostante, è stata tutt'altro che sgradevole, ho sentito sempre qualcosa di personale, soggettivo. Difficile da spiegare, forse veramente se ne potrebbe fare qualcosa di terapeutico. Poi, se imposti lo strumento che stai suonando a ricevere la temporizzazione midi esterna dall'apparecchio, il battito cardiaco conduce la velocità del riff percussivo che scegli di avviare mentre suoni, sul display compare il tempo in BPM ed ho notato che avvengono molti aumenti e diminuzioni ma non di valore estremo con loop a guadagno maggiore, in fondo la frequenza cardiaca è condizionata in quel momento da fattori emozionali.