giosanta ha scritto:
Qualità, musica e poesia si possono condensare anche in due minuti, ma bisogna avere qualcosa da dire ed esserne capaci.
Perfettamente d'accordo. Come allo stesso modo, imho, è inutile tirare per le lunghe una suite di 15 minuti stirando fino all'inverosimile un materiale musicale che magari era sufficiente soltanto per 3.
Come anche un assolo: se dev'essere brutto o insignificante, è meglio non metterlo. E anche saper esprimere tutto in modo compatto, semplice e sintetico è una abilità non banale che va acquisita. Vale anche per i brani pop, e non lo dico io, ma riporto (più o meno) le parole di certo Vittorio Nocenzi in persona.
Detto ciò, è inevitabile che la musica di stampo commerciale stia derivando verso una progressiva e inesorabile semplificazione, strutture sempre più semplici, dinamiche sempre più compresse, accompagnamenti sempre meno articolati, idem per gli arrangiamenti, le progressioni armoniche...e ormai succede anche quando (al massimo livello) in studio ci sono fior di turnisti, ma tarpati dalle esigenze commerciali.
Poi certo, due battute in 4/4 di nota singola di chitarra ribattuta a gruppi di crome e parte la voce di Adele, è una cosa. Se parte un pezzo trap, o anche soltanto una voce non all'altezza, un'altra.