@ dielle63
Ciao a tutti.
Con gli amici della band (siano dilettanti) ci stiamo ponendo la domanda se sia il caso di fondarci come Associazione. La necessità nasce sopratutto dalla difficoltà delle amministrazioni a giustificarci un pagamento (dopo una serata di piazza, una sagra ecc.).
Immagino che si vada dal notaio e che ci si debba dare uno statuto.
Chi mi da qualche dritta?
Quanto costerà?
E' necessaria una contabilità annuale?
Può essere usata anche per suonare dai privati (locali)?
Abbiamo tutti un altro lavoro: mica dovremo iscriverci come professionisti di musica da qualche parte?
Grazie in anticipo per qualunque info potrete darmi.
Ciao,
io sono ancora membro di una associazione culturale, quella che ipotizzi tu, era di un vecchio progetto che ho abbandonato, ma per non complicargli la vita non ho ancora chiesto di uscire.
1) Si, occorre uno statuto che deve essere depositato mediante atto notarile.
2) Boh ai tempi (1998) in lire era 100.000? Non una grossa cifra.
3) Mi pare occorra presentare anche un bilancio, vado a memoria, ma a rigore di logica dovrebbe essere così di già che ci saranno entrate ed uscite di denaro. La normativa precisa però non la conosco.
4) Si, anche se l'associazione non è a scopo di lucro può effettuare prestazioni dietro compenso per chiunque, c'è comunque un tetto al fatturato.
5) No puoi essere membro di una associazione culturale indipendentemente dal lavoro che fai, senza ulteriori iscrizioni ad albi o elenchi vari.
Attenzione perchè un'associazione culturale non spartisce l'utile fra i suoi "membri", il denaro può uscire solo come spese o rimborsi ma occorre presentare la documentazione fiscale.
Attualmente quando ci esibiamo facciamo una "prestazione occasionale" anche qui non ricordo il limite, mi pare che sia 5000 € per ogni persona fisica. Però fa cumulo con il tuo reddito, in altre parole ci paghi le tasse all'aliquota più alta della tua tassazione di professionista / lavoratore.