@ michelet
Pensaci bene prima di acquistare un Fantom 8, perché è uno strumento che rispetto alla versione a 61 e 76 note, ha una svalutazione maggiore, per le sue dimensioni ed il suo peso. Quando un paio di anni fa acquistai Fantom 7 il negoziante mi propose, per una somma leggermente superiore, di acquistare il modello a 88 note, però declinai l'offerta per il semplice fatto che "smerciare" un bestione simile si hanno meno possibilità, per il semplice fatto che bisogna trovare l'acquirente interessato proprio a quel modello. Statisticamente, proprio per una questione di prezzo, i modeli a 61 e 76 sono quelli che vengono venduti di più.
Poi, se nelle tue intenzioni c'è quella di acquistare uno strumento da tenere in casa/studio per un tempo molto lungo, non fare frequenti serate o concerti, allora un Fantom 8 potrebbe essere una buona scelta.
Fatta questa premessa, però, vorrei metterti al corrente che Fantom dal punto di vista gestionale non è ancora del tutto ottimizzato, nonostante sia ormai 4 anni che è sul mercato e, proprio oggi, è uscito un aggiornamento firmware che sembra sistemi i problemi di aftertouch. Nei modelli a 61 e 76 note per innescare l'aftertouch bisognava picchiare come fabbri. Nella versione ad 88 leggevo che veniva innescato con fatica solo sui tasti bianchi, ma quelli neri sono insensibili. Magari questo recente aggiornamento risolve.
Non so che uso ne vorrai fare di Fantom, però l'organizzazione dei Tones, cioè le patches, va fatta rigorosamente a mano perché non esiste, ad ora, alcun software che faciliti il lavoro.
Il sequencer è in stile Ableton Live, può piacere o meno. Personalmente avrei preferito un sequencer lineare invece di uno a pattern.
Il campionatore è ancora molto primitivo, la gestione è contorta ed è più la fatica del gusto.
I vari Model Bank sono interessanti, suonano bene, in particolare n-zyme che è a pagamento.
Il motore Zen Core offre grandi possibilità.
Le varie espansioni SRX virtuali completano il quadro di uno strumento ricco e versatile.
Tutto ciò detto, ritengo che con un supporto software che consentisse di organizzare i Tones e creare le Scene, lo strumento guadagnerebbe moltissimo ma fino ad ora Roland ritiene questo aspetto del tutto secondario.
A parte i dovuti e sentiti ringraziamenti sinceri per la spiegazione dettagliata e i consigli....ti dico che (dammi del matto, lo so....) devo acquistare una workstation a 88 tasti con tasto pesato non per casa, ma per usarla dal vivo nei concerti. Molti mi danno del pazzo, come ho detto, ma c'è da dire che ero orientato sulla Kronos, poi mi hanno consigliato la Fantom 8 per he più completa. E io, da ex Rolandiano, mi sono lasciato tentare dal tornare a Roland. Attualmente ho una Krome 88, ma sono deluso dalle funzioni molto carenti, causate forse da un sistema operativo insufficiente alle funzioni stesse. Se x esempio costruisco sulle COMBI un preset con 5 suoni divisi su due canali midi, gli effetti vanno in conflitto tra di loro e i suoni che seleziono cambiano timbrica. Oltre al problema tastiera, che attualmente è quasi inutilizzabile, perché devo sostituire tutti i gommini e sono in attesa dei pezzi di ricambio. I suoni Krome sono belli, si, ma se devo gestire un'altra tastiera via midi e delle sequenze audio....beh... è una lotteria. Detto questo, mi sono orientato prima sulla Kronos, come dicevo, poi sulla Roland. Mi hanno consigliato anche la Montage, ma a questo punto devo valutare bene. Certo è che il sistema operativo deve essere molto potente e affidabile. Io non uso moltissimi suoni: uso quasi esclusivamente piani elettrici e pads. Ma ho necessità di avere molte funzioni che non mi creino problemi: tipo gestire anche 2 controller midi e x esempio mandate un clic al batterista con delle sequenze che ho preparato. Con Kronos tutto questo è fattibile senza problemi. Ma già si parla di Kronos come di roba vecchia.... Sarà....