Dopo mesi di sofferenza (col caldo oltre a fare fatica a correre, non riesco neppure a suonare).
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Una schifezza retrowave per voi
A chi è sopravvissuto all'ascolto ed è interessato a saperne qualcosa di più riguardo il sound design...
Modwave: qui in una veste sia di synth wavetable moderno con il Brass Pad, che è interessante perché non è il filtro a sweeppare ma la cross modulation fra tabelle, sia in una veste di emulo del Prophet 2000, in cui do un campione di sax a 12 bit in pasto al filtro modellato sull'SSM2044 un pelo saturato, unica concessione alla modernità lo slope del keytracking che nelle ottave alte fa aprire di più il filtro per recuperare un po' di grettezza del campione, troppo ammorbidita dal filtro (il keytracking è al 50%, con un coefficiente di 1.5 a partire da C4).
Uno Synth Pro: fa il monofonico con un arpeggino che mi sa molto di The Weeknd, chi ha programmato le factory patch del piccolo IK sa il fatto suo, decisamente.
Fantom: come direbbe Franz Di Cioccio... noccioline, caramelle, tutto! Sequenzia, suona, campiona.
Dentro un drumkit che mi sono creato da zero facendomi girare i campionamenti di una Elka Drumstar 80, da cui ho ricavato la cassa (anzi le casse, c'è un secondo kick che qui non utilizzo con un'intonazione più acuta e più punta), i rullanti (quello impiegato qui è stato un pochino rielaborato con intonazione, FM e altro), i tom (che in realtà sono il campione del terzo rullante - electronic snare molto Simmons -, debitamente intonato, inviluppato e pannato per ottenere 3 tom), lo shaker che dovrebbe essere una maraca nelle intenzioni originali, il campanaccio e gli hihats. Crash, reversed crash e handclap sono presi "as us" dal kit di casa TR626, perché soprattutto il crash del Drumstar mi è arrivato troppo corto, in sintesi fa schifo.
I 10 compressori su cui si divide l'output del drumkit sono stati opportunamente maltrattati, ed è stato impiegato come effetto dedicato il clone di casa del chorus Dimension D su alcuni suoni, per farli suonare più ottantosi (soprattutto il gated snare della Roland R8 ne trae beneficio, ma qui non lo sentirete, ci passano il rullante, il clap e i Tom per ottenere un po' di espansione e aria).
Poi il resto sono chitarrine Stratocaster pulite e chitarroneTelecaster distorte, entrambe debitamente riprogrammate, brass del 106 e campanelli del JX8P as is, basso rotolante in stile unison bass (largamente ispirato al basso del PolySix con sawtooth e suboscillatore, qui gli ho dato un po' di vita mettendo 6 voci in unison con un filo di scordatura ma tanto analog feel, già il pattern è statico, così suona un po' più vivo).
Un giorno tornerò anche a suonare , non sono più capace, però è stata interessante la creazione delle armonie, che si basano, attendo di essere incenerito da Cyrano, su triadi estese come da cliché del genere.
Ho dovuto fare un lavoro di arrangiamento vero, cosa che per questo genere non viene fatto mai.