@ PandaR1
Tutto giusto e tutto vero, pero' almeno 3 encoder sopra per gestire 3 parametri principali/assegnabili di ogni patch potevano metterli...
È concepito diversamente, e sinceramente lo preferisco così.
Ci sono due "DSP" (se ad essi corrispondano veramente processori distinti o si tratta semplicemente "unità logiche" non lo so), per ognuno dei quali è possibile selezionare globalmente un canale MIDI e si può caricare indipendentemente uno dei 128 programmi. In ogni programma è memorizzato l'engine di sintesi attivo, tutti i suoi parametri, e tutti i parametri della catena effetti completa.
Internamente ha una MIDI map (globale) totalmente editabile con cui puoi decidere quali parametri esporre (e puoi scegliere tra tutti i parametri disponibili nello strumento, senza restrizioni) e a quali control change assegnarli. Ovviamente è dotato di una MIDI map di default, puoi lasciare quella o scegliere di modificarla, in base alle possibilità dei controller che hai e a quello che ti serve.
In questo modo posso esporre e gestire tutti i parametri che voglio (in genere pochi, o anche nessuno) direttamente dalla tastiera, e come voglio io, avendo tutti i controlli a portata di mano lì, senza possibilità di fare confusione tra qui e di là, e anche tenere il modulo fuori portata di mano.
Chiaro che la flessibilità d'utilizzo dipende dalle possibilità della master keyboard o del software di controllo utilizzati, e bisogna masticare il MIDI. Ma in questo non è diverso da ogni altro modulo sonoro, o da ogni altro setup interconnesso di ogni tastierista dagli anni '80 a oggi.
Certo richiede un lavoro di un certo tipo, ormai a programmarmi una scena ci metto davvero pochissimo, e ne ho un'infinità già pronte, ma ci ho lavorato. Non credo che gestire a fondo una workstation o una scena di Mainstage sia più semplice, anzi...
Chi vuole un workflow più immediato ha senz'altro le sue sacrosante ragioni, spende 5000 euro e si prende la Nord Stage, con tutti i pro e i contro del caso. Diciamo che io ho avuto accesso a quel tipo di sonorità per circa 1300 euro (master + modulo), ovviamente ho meno immediatezza, meno pappa pronta, meno timbri in contemporanea, ma anche alcuni plus, una modellazione fisica spesso davvero straordinaria, uscite bilanciate (con impedenza variabile), e via dicendo. A parte, ma nemmeno troppo, aggiungo anche un supporto a livello di espansioni, aggiornamenti e fix davvero straordinario.
Possibilità di miglioramento ovviamente ce ne sarebbero, ho una lista di 3/4 piccole cose che farebbero davvero comodo, più ovviamente si potrebbero sognare modifiche più profonde in versioni future, maggiore multimbricità, più banchi preset, audio over USB, gestione interna delle scene? La perfezione non esiste, ma la varietà, la qualità e la personalità sonora che sento uscire da questo setup iper flessibile (ed economico secondo gli standard di prezzo Nord, Yamaha, ecc) vale da sola tutto il resto, per me.
In questo va fatto anche un enorme plauso a Studiologic che ha piazzato delle eccellenti master keyboard pesate dalle caratteristiche completamente professionali a poche centinaia di euro, altrimenti il discorso di cui sopra avrebbe perso un punto importante a favore.