Considerazioni su sequencer per uso amatoriale

Tastiero74 06-09-23 17.26
Ciao a tutti amici del forum! Quest'estate mi sono stancato di suonare le mie tastiere sopra a Spotify, così ho deciso di comprarmi un sequencer per provare a farmi da solo le basi sulle quali esercitarmi. La scelta è ricaduta su Music Maker 2024 Premium un po’ perché costa poco (l’ho trovato in offerta a 59 euro) e un po’ perché è pubblicizzato come sequencer per principianti (e io sono un principiante: non ho mai usato DAW, la mia unica esperienza con i sequencer risale agli anni ’90 quando mi facevo le basi usando il sequencer interno della GEM S2 e della Korg i3). Grazie alla pausa estiva ho avuto modo di usare il programma tutti i giorni e siccome mi sono divertito un mondo mi è venuta voglia di condividere con voi le mie impressioni d’uso. Premetto che non sono un musicista professionista, di mestiere faccio altro, la musica è il mio hobby quindi tutte le cose che dico vanno riferite ad un contesto amatoriale.
Il sequencer: mi sono divertito un sacco ad usarlo. L’unica volta in cui ho dovuto ricorrere al manuale è stato per capire dove si trova il menu per impostare i driver asio della scheda audio e selezionare l’ingresso midi. Per il resto ho trovato tutto molto semplice ed intuitivo, anche una persona poco pratica di DAW come me si orienta facilmente e riesce a realizzare delle semplici basi sulle quali esercitarsi a suonare la tastiera. Personalmente lavoro così: prima scelgo un loop di batteria evocativo del brano che voglio fare, e poi registro le varie tracce strumentali suonandole sulla Yamaha MX49 che funge da master collegata via midi. Un punto di forza del sequencer di MM 2024 premium è che oltre al piano roll ha anche l'editor degli eventi o “list editor”, caratteristica per me indispensabile. Un punto debole invece è che MM, pur essendo in grado di importare i midifle, non è in grado di dis-assemblarli e dividerli nelle varie tracce: è un sequencer pensato per costruire le proprie canzoni a partire da loop audio e parti suonate con i VST-i, perciò occorre essere in grado di suonare tutte le parti midi da sé. Per quanto riguarda i suoni: poiché sono nuovo al mondo delle DAW, per ora mi sono imposto di utilizzare solo i VST-i inclusi in MM 2024 Premium o disponibili a pagamento nello store Magix perché voglio capire precisamente cosa è possibile fare con questo programma. In alcuni casi ho ampliato il numero di preset acquistando i pacchetti di suoni aggiuntivi (per esempio per gli strumenti Vita e Revolta).
Bass machine: l’unico preset che uso in questo VST-i è “Fatso”: si tratta di un un bel suono di basso sintetico monofonico, utile per linee di basso acide in stile tekno-dance. La Mod Wheel apre il filtro. Suona bene anche nelle ottave alte per arpeggi e linee soliste. Tutti gli altri preset di questo VST-i non li uso perché li trovo mosci, ma questo preset non ha nulla da invidiare ai suoni dello stesso genere presenti nella mia Yamaha MX49.
Analog synths: contrariamente a quanto potrebbe far pensare il nome “Analog synths” questo strumento contiene una varietà di suoni sia acustici che elettrici-elettronici, quindi torna utile non solo quando si è alla ricerca di un suono di synth, ma soprattutto quando si arrangia un brano. Punto di forza di questo VST-i (ma anche di tutti gli altri VST-i Magix in generale) a mio parere è l’interfaccia semplicissima che mette a disposizione nei neofiti delle “manopolone” per modificare pochi parametri ma “giusti”: il tempo di attacco e di rilascio dell’inviluppo, frequenza di taglio del filtro e risonanza, la possibilità di accendere-spegnere i vari effetti di riverbero-delay-chorus-flanger-phaser e poco altro. Per una persona poco pratica come me, il fatto di avere una grafica semplice è una manna.
Dallaluna69 07-09-23 10.45
@ Tastiero74
Ciao a tutti amici del forum! Quest'estate mi sono stancato di suonare le mie tastiere sopra a Spotify, così ho deciso di comprarmi un sequencer per provare a farmi da solo le basi sulle quali esercitarmi. La scelta è ricaduta su Music Maker 2024 Premium un po’ perché costa poco (l’ho trovato in offerta a 59 euro) e un po’ perché è pubblicizzato come sequencer per principianti (e io sono un principiante: non ho mai usato DAW, la mia unica esperienza con i sequencer risale agli anni ’90 quando mi facevo le basi usando il sequencer interno della GEM S2 e della Korg i3). Grazie alla pausa estiva ho avuto modo di usare il programma tutti i giorni e siccome mi sono divertito un mondo mi è venuta voglia di condividere con voi le mie impressioni d’uso. Premetto che non sono un musicista professionista, di mestiere faccio altro, la musica è il mio hobby quindi tutte le cose che dico vanno riferite ad un contesto amatoriale.
Il sequencer: mi sono divertito un sacco ad usarlo. L’unica volta in cui ho dovuto ricorrere al manuale è stato per capire dove si trova il menu per impostare i driver asio della scheda audio e selezionare l’ingresso midi. Per il resto ho trovato tutto molto semplice ed intuitivo, anche una persona poco pratica di DAW come me si orienta facilmente e riesce a realizzare delle semplici basi sulle quali esercitarsi a suonare la tastiera. Personalmente lavoro così: prima scelgo un loop di batteria evocativo del brano che voglio fare, e poi registro le varie tracce strumentali suonandole sulla Yamaha MX49 che funge da master collegata via midi. Un punto di forza del sequencer di MM 2024 premium è che oltre al piano roll ha anche l'editor degli eventi o “list editor”, caratteristica per me indispensabile. Un punto debole invece è che MM, pur essendo in grado di importare i midifle, non è in grado di dis-assemblarli e dividerli nelle varie tracce: è un sequencer pensato per costruire le proprie canzoni a partire da loop audio e parti suonate con i VST-i, perciò occorre essere in grado di suonare tutte le parti midi da sé. Per quanto riguarda i suoni: poiché sono nuovo al mondo delle DAW, per ora mi sono imposto di utilizzare solo i VST-i inclusi in MM 2024 Premium o disponibili a pagamento nello store Magix perché voglio capire precisamente cosa è possibile fare con questo programma. In alcuni casi ho ampliato il numero di preset acquistando i pacchetti di suoni aggiuntivi (per esempio per gli strumenti Vita e Revolta).
Bass machine: l’unico preset che uso in questo VST-i è “Fatso”: si tratta di un un bel suono di basso sintetico monofonico, utile per linee di basso acide in stile tekno-dance. La Mod Wheel apre il filtro. Suona bene anche nelle ottave alte per arpeggi e linee soliste. Tutti gli altri preset di questo VST-i non li uso perché li trovo mosci, ma questo preset non ha nulla da invidiare ai suoni dello stesso genere presenti nella mia Yamaha MX49.
Analog synths: contrariamente a quanto potrebbe far pensare il nome “Analog synths” questo strumento contiene una varietà di suoni sia acustici che elettrici-elettronici, quindi torna utile non solo quando si è alla ricerca di un suono di synth, ma soprattutto quando si arrangia un brano. Punto di forza di questo VST-i (ma anche di tutti gli altri VST-i Magix in generale) a mio parere è l’interfaccia semplicissima che mette a disposizione nei neofiti delle “manopolone” per modificare pochi parametri ma “giusti”: il tempo di attacco e di rilascio dell’inviluppo, frequenza di taglio del filtro e risonanza, la possibilità di accendere-spegnere i vari effetti di riverbero-delay-chorus-flanger-phaser e poco altro. Per una persona poco pratica come me, il fatto di avere una grafica semplice è una manna.
Innanzitutto, grazie per la recensione.
Una possibilità, anche se laboriosa, per separare le tracce dei file midi in Music Maker è questa: importa il file midi nella timeline; fai doppio click sul file importato; nell'editor che si apre, clicca Options, MID channel filter e seleziona tutte le tracce tranne una; ancora clicca Options, Hide filtered MIDI data.
In questo modo ti resta una sola traccia.
Importa nuovamente il file MIDI e ripeti l'operazione stavolta tenendo un'altra traccia.
Considera che Music Maker è stato la mia prima DAW, quindi possibile che alcuni (o molti) dei termini che ho usato siano cambiati o che siano proprio diversi da come li ricordo.
Ad esempio, non sono sicuro sulla timeline, ma insomma è l'area di lavoro dove importi i file audio e MIDI
maxpiano69 07-09-23 10.49
(uniamo i thread)
Tastiero74 ha scritto:
Prima che mi finissero i caratteri a disposizione, stavo scrivendo che il fatto di avere una grafica semplice è una manna perché riesco velocemente ad adattare il suono del preset al brano che sto suonando. Vi risparmio la carrellata completa dei suoni che mi sono piaciuti, ovviamente non hanno nulla a che fare con le emulazioni presenti sugli strumenti professionali che molti di voi possiedono, però senza dubbio sono suoni ben utilizzabili per divertirsi in ambito amatoriale da un hobbysta come me. Lunedì torno al lavoro quindi non avrò più a disposizione tutto il tempo che ho avuto finora per suonare, ma mi andava di fare un saluto a tutti e condividere questa bella esperienza.
Tastiero74 07-09-23 16.39
@ Dallaluna69
Innanzitutto, grazie per la recensione.
Una possibilità, anche se laboriosa, per separare le tracce dei file midi in Music Maker è questa: importa il file midi nella timeline; fai doppio click sul file importato; nell'editor che si apre, clicca Options, MID channel filter e seleziona tutte le tracce tranne una; ancora clicca Options, Hide filtered MIDI data.
In questo modo ti resta una sola traccia.
Importa nuovamente il file MIDI e ripeti l'operazione stavolta tenendo un'altra traccia.
Considera che Music Maker è stato la mia prima DAW, quindi possibile che alcuni (o molti) dei termini che ho usato siano cambiati o che siano proprio diversi da come li ricordo.
Ad esempio, non sono sicuro sulla timeline, ma insomma è l'area di lavoro dove importi i file audio e MIDI
Thanks Dallaluna69, ho provato a fare come hai detto tu e funziona emo. In effetti è una procedura un po' laboriosa, ma funziona. A casa di un amico ho avuto l'occasione di provare sia Cubase Artist 12 che Reaper ed in entrambi è sufficiente importare il midifile per ritrovarselo automaticamente splittato nelle varie tracce suddivise per canale midi. Cubase addirittura apre automaticamente Halion Sonic ed assegna ogni canale midi il suono generalmidi giusto. E' un vero peccato che Magix non abbia mai implementato questa funzionalità in Music Maker perché per il resto è un sequencerino davvero user-friendly per un uso amatoriale... sarebbe bello se in un futuro aggiornamento aggiungessero questa funzione emo
Dallaluna69 08-09-23 00.05
@ Tastiero74
Thanks Dallaluna69, ho provato a fare come hai detto tu e funziona emo. In effetti è una procedura un po' laboriosa, ma funziona. A casa di un amico ho avuto l'occasione di provare sia Cubase Artist 12 che Reaper ed in entrambi è sufficiente importare il midifile per ritrovarselo automaticamente splittato nelle varie tracce suddivise per canale midi. Cubase addirittura apre automaticamente Halion Sonic ed assegna ogni canale midi il suono generalmidi giusto. E' un vero peccato che Magix non abbia mai implementato questa funzionalità in Music Maker perché per il resto è un sequencerino davvero user-friendly per un uso amatoriale... sarebbe bello se in un futuro aggiornamento aggiungessero questa funzione emo
Sì, è come dici tu. Con alcune DAW, tipo Cubase o FL Studio, la gestione dei MIDI è più semplice. Reaper divide le tracce ma dà altri problemi, perché non assegna automaticamente un plugin per i suoni.
Tastiero74 10-09-23 13.57
@ Dallaluna69
Sì, è come dici tu. Con alcune DAW, tipo Cubase o FL Studio, la gestione dei MIDI è più semplice. Reaper divide le tracce ma dà altri problemi, perché non assegna automaticamente un plugin per i suoni.
Alla fine mi sono deciso ad acquistare Cubase 12 Artist. Non che ne avessi realmente bisogno perché Music Maker è in grado di fare il 98% delle cose che mi occorrono, più che altro mi ha spinto la curiosità di imparare ad usare un programma "importante" e l'esigenza di lavorare in modo più agile con i midifile. Music Maker lo terrò per giocare con i suoi VST-i che mi piacciono davvero tanto. Dopo qualche mese di utilizzo intensivo mi sento di dire che strumenti come Vita, Dne-1 e tutti gli altri disponibili sullo store della Magix hanno una qualità grossomodo pari a quelle delle tastiere hardware entry-level che possiedo, una qualità più che sufficiente per quello che ci devo fare io. Mi spiace un po' che non sia possibile utilizzare il romplayer Vita con Cubase, se Magix mettesse in commercio una versione dei suoi VST-i utilizzabile anche con le altre DAW l'acquisterei subito.