@ McFly
Anzitutto un grazie per aver condiviso questo video.
Non farò commenti in merito alla cosa “in se”, mi piace solo ricordare il mio accordatore di fiducia che mi chiamava una volta ogni 1,5/2 anni e passava un pomeriggio a lavorare ad orecchio sul mio Yamaha verticale. Era un vecchietto che già all’epoca poteva avere più di 80 anni: arrivava con una borsa in pelle da medico piena di attrezzi e anche della sua lampada personale. Mi ricordo che era piccolo e curvo e gli tremavano le mani per via dell’età, ma passavo ore piacevolissime sentendolo lavorare e parlare di pianoforti e musica. È anni che non ho un pianoforte e immagino che lui non ci sia più… ma se mi chiedete di immaginarmi un accordatore è Lui…
Eh, aspetti come quello che descrivi non mi sembrano (purtroppo o per fortuna) sostituibili
Per venire al sistema in questione, e per quello che si può capire da un video così breve, ci sono cose che sembrano convincenti e altre che come primo impatto lasciano un po' perplessi.
Personalmente, mi piacciono:
- il prezzo a cui si prospetta di commercializzare il prodotto: 800 / 900 dollari. SE funziona, sono ammortizzabili in pochissimo tempo rispetto ad un accordatore umano
- il sistema per controllare l'intonazione delle corde, che sembra replicare il meccanismo usato dall'E-Bow usato sulle chitarre [*]. Pare rapido ed efficace e soprattutto riduce al minimo l'uso di complicazioni meccaniche per sollecitare le corde
Mi lascia con qualche interrogativo:
- l'idea di base, cioè intervenire sulla temperatura delle corde per accordarle
- il fatto che una volta spento il sistema, il piano torna scordato
Il tutto è comunque ingegnoso e, anche solo per questo, su di me esercita un certo fascino
Che dire, chi vivrà vedrà, potenzialmente è un bel cambio di paradigma.
[*]
Alcuni compositori usano l'E-Bow anche dentro il piano. Lo so per certo perché ho prestato il mio per una rassegna di musica contemporanea