@ serpaven
la frequenza di oscillazione di una corda dipende dalla lunghezza, dallo spessore/peso e dalla tensione, al mattino le hai più rilassate (minore tensione) e più pesanti a causa di muco o fluidi sinoviali, ma sopratutto la posizione distesa distribuisce il muco diversamente nelle varie cavità rinofaringee e determina delle risonanze differenti. cercare delle risonanze differenti che enfatizzino differenti range di frequenze non stressa le corde vocali e consente di mettere in evidenza il range che preferisci. la voce come qualunque suono non puro non ha una emissione su di una sola frequenza ma contiene delle armoniche superiori o inferiori. con la proiezione nelle varie cavità puoi aumentare o diminuire queste armoniche arricchendo l'emissione in basso o in alto (a parità di frequenza fondamentale di emissione delle corde). è comunque sempre un sottile gioco di compromessi, se enfatizzi un range ne impoverisci un altro. per farti un esempio sonoro evidente è come la voce in un megafono, hai una amplificazione in un range che dipende dalla lunghezza delle tromba e quindi dalla sua frequenza di risonanza corrispondente e caratteristica. utilizzando bene bocca, laringe, fiato e sostegno puoi riuscire ad utilizzare meglio e più pienamente le cavità di risonanza sia superiori che inferiori (il tratto sotto la laringe) per aumentare le dimensioni delle cavità risonanti (risonanza di petto) enfatizzando maggiormente il range grave senza coinvolgere direttamente le corde vocali.
Grazie serpeaven, competentissimo come sempre.
Ho passato la vita, vuoi per un problema alle tonsille risolto solo di recente, vuoi probabilmente perché mi interessava un genere non adatto al mio registro, a credere che per me cantare mezz’ora volesse dire inevitabilmente perdere la voce per due settimane,se si esclude il minimo di solfeggio cantato fatto durante le lezioni di musica da ragazzo.
Ho scoperto l’interesse per il canto solo di recente per gioco, accorgendomi che vi erano dei pezzi in cui non ero obbligato a cantare per tre quarti i brani in falsetto, non dovevo fare salti di ottava continui, non dovevo stressarmi la laringe cantando per troppo tempo Note che con la mia tecnica erano troppo alte per me.
Farà ridere ms i brani in questione erano delle arie classiche, che sembrano necessitare un’estensione minore o essere scritte per una tessitura analoga alla mia.
Adesso non voglio diventare un cantante lirico, ma capire quale sia il mio registro o il repertorio da provare a un karaoke con gli amici o nuovi autori da „ascoltare“ per potere avere un „repertorio“ da canticchiare.
Farà ridere, ma al momento trovo più facile trovare pezzi „pop“ da cantare senza problemi nel repertorio femminile o cantando un’ottava sotto pezzi notoriamente „altissimi“ come quelli dei Queen , acdc o Samuel&Garfunkel.
Brani scritti per una tessitura che mi sembra naturale nonostante la mia nulla tecnica, sono quelli per i cosiddetti „bassi baritoni“ o „bassi buffi“ del repertorio classico (Basilio e bartolo di Rossini, Bartolo di Mozart, escamillo Bizet, Rodolfo di Bellini) che spesso vengono cantati anche da baritoni.
I brani tipici dei baritoni (tipo figaro di Rossini) arrivano a 3-4 toni più in alto di quelli che raggiungo attualmente.
I brani tipicamente per basso li canto con disinvoltura a voce piena quando si aggirano intorno al mi basso solo al mattino o dopo aver cantato per almeno un‘oretta, come se avessi bisogno di scaldare la voce; ma tu in un‘altro post hai detto che le note più basse del registro si riesce a cantarle pure senza studi particolari, al contrario delle alte. I brani per bassi profondi tipo „sarastro“ o „sparafucile“, quando toccano il re al mattino ci arrivo con fatica a voce piena o s un volume molto più basso delle altre note e comunque non ho un timbro sufficientemente drammatico per cantarli con decenza (al limite posso provare a farlo sulla tessitura su cui cantano i Rammstein).
Ho provato a cantare pezzi del repertorio „pop“ in cui i cantanti sono notoriamente bassi baritoni/bassi, ma a parte mmm mmm dei Crash Test dummnies, non ho trovato niente in una tessitura che mi è agevole. Qui non capisco se il problema sia l’estensione o tecnico, perché provo a cantare a voce piena note che nei pezzi originali sono più parlate in modo intonato che cantate, come fanno tipicamente Bernard Cohen (esempio emblematico Halleluja) , Johnny Cash, de André, Ivano fossati e Paolo Conte quando cantano nella zona bassa.
Cantanti pop notoriamente bassi (come the Soul of Johnny Cash, geof castellucci, Tim Storm, avi Kaplan, o alcuni cantanti country) cantano anche 4 toni più in basso di quelli che riesco a raggiungere io.
Possibile che sia più semplice da cantare la lirica del pop e che necessiti meno estensione!?
So che dovrei prendere lezioni per capire queste cose, ma può essere che sia l’unica persona che si fa venire la laringite col karaoke e invece abbia meno problemi con la lirica? Io in realtà vorrei cantare pop rock senza dover trasporre di uno-due toni, ma al limite di un‘ottava. La maggioranza delle persone che conosco che cantano non hanno mai preso una lezione in vita propria. Non voglio fare il turnista da demo morselli o il corista a San Remo, vorrei solo canticchiare senza dover prendere anni di lezioni e studio per poterlo fare.