Si, allora sono state rivoluzionarie. Consideriamo che stiamo parlando di un periodo in cui la scheda audio media per PC aveva come unità MIDI il sintetizzatore FM Yamaha OPL-3 o uno dei suoi cloni più o meno fedeli, mentre quelle che usavano un sintetizzatore MIDI a campioni per lo più usavano dei set di suoni salvati nella ROM della scheda e quindi non modificabili.
Le Gravis Ultrasound invece, tutto un altro mondo rispetto a Creative anche per quanto riguarda la compatibilità (nel senso che erano compatibili con ben poco di quel che c'era in giro, nonostante di fatto fossero dei prodotti migliori), consentivano il caricamento di set di campioni differenti, ma eri sempre limitato alla quantità di memoria a disposizione sulla scheda. Se non sbaglio anche le Creative AWE32 ed AWE64 consentivano ciò, ma sempre limitatamente alla memoria disponibile sulla scheda e comunque sono arrivate dopo le Gravis. Delle AWE32 esistevano anche delle versioni con gli slot per poter aggiungere RAM a piacimento, se non ricordo male usavano le vecchie SIMM da 30 pin, quelle dei PC con processori 286, 386 ed i primi 486 per intenderci. A più di 16 MB di memoria non potevi andare però, anche perché gli slot erano solo due ed il massimo per un singolo modulo SIMM da 30 pin se non ricordo male era 8 MB di memoria.
La Sound Blaster Live! invece, essendo a differenza delle precedenti schede su bus ISA una scheda PCI, sfruttava la maggior velocità del bus per leggere i campioni direttamente dalla RAM del computer, quindi si poteva scegliere dal driver Creative quale set di suoni usare, e non solo all'avvio del PC ma pure di volta in volta in base alle necessità. I set erano poi nel formato standard SoundFont, invece di formati proprietari come accadeva con le schede precedenti.
A tutto questo si aggiunge il sistema surround, la disponibilità di vari effetti DSP anche questi completamente parametrizzabili, eccetera. Per una scheda di fascia consumer era tutto oro che colava, dato che queste caratteristiche normalmente erano appannaggio delle schede professionali, anche se ovviamente con la Live! non si aveva la stessa qualità di un prodotto professionale altrimenti sarebbe costata 10 volte tanto. Il DSP a bordo era un E-MU10K1, la stessa E-MU che negli anni '80 faceva i famosi campionatori e che sul finire di quel decennio è stata acquisita da Creative.
Io ho comprato la mia Live! nel 1999, la versione più economica di tutte senza l'unità con tutti i connettori da montare negli alloggiamenti frontali da 5.25 pollici del case del PC. Ricordo ancora come anch'io, contento di essermi finalmente liberato dei limiti dell'OPL-3, giocavo con le impostazioni MIDI del driver e mi divertivo con le varie demo che erano fornite nel pacchetto. Non potevo sperimentare gli effetti surround perché, come la maggior parte delle persone, avevo un paio di sgrause casse stereo da PC, quelle che ai tempi venivano definite "multimedia speakers" (cioè: lo schifo dello schifo
). Ho ancora quella scheda nel mio scatolone di schede assortite, insieme ad altre Live! raccattate nel corso degli anni e tenute da parte perché
non si sa mai.
Paradossalmente, oggi per il MIDI sul PC preferisco invece l'OPL-3, perché nel frattempo mi sono appassionato di synth e delle loro sonorità puramente elettroniche. E perché mi ricorda quel periodo "magico" dell'informatica, dove si respiravano ancora gli ultimi profumi del pionierismo ed ogni novità era eccitante, prima del grande boom degli anni 2000 che ha definitivamente sdoganato l'informatica, perlomeno quella personale, come una cosa ormai scontata come lo sono l'acqua corrente e l'elettricità.