@ d_phatt
RAI News è il primo articolo che ho trovato e letto
The Guardian International Edition punti di vista interessanti e lievemente incorraggianti, ma c'è ben poco di cui rallegrarsi temo...
Oggi mi va di parlare di cose belle e felici...
Ciao,
Ultimamente sto approfondendo per lavoro le tematiche del riscaldamento globale e della transizione all'elettrico, mi ritrovo con i dati del primo articolo postato (il secondo non l'ho ancora letto).
Devo dire anche che non ero perfettamente consapevole della gravità della situazione.
E' opinione comune nella comunità scientifica che superare il surriscaldamento oltre la fatidica soglia dei 2 gradi porterà a conseguenze difficilmente prevedibili sul clima del nostro pianeta.
Questo si traduce in un "budget" di emissioni di CO2 limite calcolato credo ai tempi del protocollo di Kyoto che purtroppo ai livelli di inquinamento attuale esauriremo nei prossimi 5/10 anni o giù di lì.
Purtroppo dagli anni 90 in poi i risultati a livello mondiale sono stati di globale peggioramento, cioè oggi nel mondo inquiniamo di più rispetto agli anni 90 in cui abbiamo cominciato a darci degli obiettivi di riduzione.
In parallelo a scarsi risultati effettivi, in questi 30 anni sta crescendo almeno la consapevolezza e l'importanza del tema.
Per rimanere in Europa, posso spiegarvi brevemente, se interessati
,il contesto della condanna a morte dei motori termici.
Dagli anni 90 ad oggi l'Europa, in controtendenza rispetto all'andamento mondiale, è stata virtuosa nella riduzione delle emissioni di CO2 nell'ordine di un 20/30%.
Tutte le fonti di inquinamento sono state ridotte tranne l'inquinamento dei trasporti che invece è in costante aumento.
All'interno della categoria trasporti, macchine & furgoni rappresentano il 70%.
Ad oggi quindi macchine & furgoni rappresentano il 20/25% delle emissioni di CO2 in comunità europea e sono l'unica categoria che ha aumentato costantemente l'emissione di CO2 negli ultimi 30 anni (i calcoli ottimistici danno un andamento stabile dal 2010).
Per contenere questa deriva, vista la maturità della trazione elettrica, si è arrivati alla scelta del bando per i motori a combustione interna.
La tempistica ambiziosa del 2035 è data proprio dal peggioramento della situazione a livello globale.
Per aerei e navi il discorso è diverso. Innanzitutto il contributo alle emissioni è di gran lunga minoritario rispetto all'autotrazione.
In secondo luogo non ci sono svolte tecnologiche attuabili nel breve (si punta più allo studio di carburanti ecologici ed un ausilio elettrico alla trazione per le navi).
L'elettrificazione per le auto invece è ormai consolidata.