angelo72 ha scritto:
avrei preferito una spiegazione nella sezione help..
Purtroppo non è possibile spigare brevemente questa cosa.
Partiamo dalla premessa che io quando dico Leslie intendo il vero Leslie costruito dalla Leslie negli anni '60, e non un qualsiasi coso con i cosi dentro che girano, quindi Leslie modelli 147 oppure 122. E sottolineiamo anche che, nonostante la moltitudine di pareri discordanti e "pippe mentali" che si leggono in giro, i due modelli 147 e 122 sono in realtà uguali, stesso suono al 100%.
Quindi... abbiamo detto Leslie? Allora stiamo parlando di un Leslie 147 oppure di un 122, non importa quale dei due, sono uguali. Poi se qualcuno ci indica un 122 che ha quel suono particolare e quel 147 che ha un suono unico bla bla bla, il motivo è uno solo: sono rotti. Se fossero in perfetta salute, suonerebbero uguali, punto e basta.
Se invece sbuca fuori un altro che dice che "il 122 va bene per il jazz mentre il 147 è per il rock", prendetelo a calci.
Altra premessa importante: quando ascoltiamo un Leslie di persona siamo in una dimensione X, ma se lo ascoltiamo registrato, o tramite l'amplificazione di un palcoscenico, allora siamo nella dimensione Y. Fra la dimensione X e la Y per mezzo ci sono microfoni, ambiente più o meno riverberante, eventuali equalizzatori, compressori, ecc. Detto questo, quando ascoltiamo una simulazione Leslie, siamo nella simulazione della dimensione Y. Non c'è modo di simulare la dimensione X né in questo né nell'altro mondo.
Fatte tutte queste premesse, cerchiamo di rispondere alla domanda: "che differenza c'è fra la prima e la seconda simulazione?" Semplice: una riproduce un certo tipo di registrazione, l'altra riproduce un tipo diverso di regsitrazione.
Se sei in uno studio di registrazione e hai un Leslie in una sala, non esistono regole su come posizionare i microfoni, quali microfoni usare e come gestire il mix fra di essi, puoi farlo in tanti modi diversi, e i risultati saranno diversi. Sentirai sempre un Leslie, ma con piccole varianti.
Diciamo che in VB3m, il primo algoritmo tenta di riprodurre dei microfoni dinamici cardioidi posizionati molto vicini alla cassa del Leslie, a 180° l'uno dall'altro, due per il top e due per il bottom; il secondo algoritmo è più simile al suono che otterresti con 3 microfoni a condensatore a diaframma largo, due sul top a 90° (cioè uno frontale e uno laterale) e uno davanti al tamburo dei bassi, più distante.
Questo secondo schema di microfonazione è il mio preferito, è quello che secondo me restituisce meglio i dettagli dell'effetto Leslie ed è quello che ho sempre adottato e continuato a sviluppare fino all'ultima versione presente in VB3-II, nell'App GSiRotary e anche negli strumenti hardware.
In VB3m c'è una prima versione di questo algoritmo (non è lo stesso di VB3-II).