Per gli amici credenti, sopratutto Giardinidimarzo
@ Sbaffone
Atmosfera da “il nome della rosa”
Uno potrebbe non crederci ma il contrappunto rinascimentale è ancora più complicato del barocco.
Atmosfera da “il nome della rosa”
@ WTF_Bach
Natale è passato, Pasqua non è lontana.
Un mottetto a 4 voci sulla sequenza "Victimae paschali laudes".
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MuseScore
davvero 'suggestivo', Natale è passato, Pasqua non è lontana.
Un mottetto a 4 voci sulla sequenza "Victimae paschali laudes".
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ma...
non potresti fare entrare in battere l'entrata del tema alla 5a battuta, invece che sul levare della quarta, magari allungando il valore del 'la' (SOL-FA.SOL-SIb-DO-SIb-LA_) a semibreve?...
@ igiardinidimarzo
davvero 'suggestivo',
ma...
non potresti fare entrare in battere l'entrata del tema alla 5a battuta, invece che sul levare della quarta, magari allungando il valore del 'la' (SOL-FA.SOL-SIb-DO-SIb-LA_) a semibreve?...
Ci stavo pensando - magari insieme a qualche artificio d’imitazione.
davvero 'suggestivo',
ma...
non potresti fare entrare in battere l'entrata del tema alla 5a battuta, invece che sul levare della quarta, magari allungando il valore del 'la' (SOL-FA.SOL-SIb-DO-SIb-LA_) a semibreve?...
bertoro 06-02-23 14.54
@ WTF_Bach
Natale è passato, Pasqua non è lontana.
Un mottetto a 4 voci sulla sequenza "Victimae paschali laudes".
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MuseScore
Buongiorno,
Natale è passato, Pasqua non è lontana.
Un mottetto a 4 voci sulla sequenza "Victimae paschali laudes".
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MuseScore
allora, rispetto al brano che avevo commentato precedentemente, questo contrappunto mi piace di più: sicuramente hai mantenuto uno stile tipico dei contrappuntisti madrigalisti dell'epoca rinascimentale. Ora, senza entrare nel dettaglio delle quinte, ottave che non ho analizzato, solo ascoltandola ho avuto alcune perplessità:
1)alla battuta 39-40, do fa da due quarti che muove fino a fermarsi alla battuta 40 sul fa#, sento una forte falsa relazione di tritono (anche se risolve sul sol), ma se la analizzi dal punto di vista melodico, il fa diesis sarebbe dovuto essere semplice nota di passaggio che risolve. (fermarsi con un due quarti non lo risolve veramente);
2) se analizzi le parti singole melodicamente, ci sono dei passaggi che sembrano messi per riuscire a riempire senza incorrere in dissonanze con le altre parti. Sembra che tu stia scrivendo ragionando più in verticale in alcuni punti ( errore che facciamo il 99 per cento di chi approccia lo studio del contrappunto). La difficoltà risiede proprio nel riuscire a condurre le voci dando una certa logica e liceità melodica alle singole voci (cosa non banale da fare soprattutto se occorre rispettare le rigide regole del contrappunto).
3) il finale al basso non l'ho trovato coerente con il resto del brano che mi è piaciuto; anche qui sembra buttato lì come a voler chiudere e far combaciare le note in modo che non ci siano dissonanze.
Ho notato però che non fai un uso della nota cambiata, che è un ottimo metodo per far muovere le parti senza rendere banale il brano.
Per il resto ottimo risultato.
Bravo e complimenti.
@ bertoro
Buongiorno,
allora, rispetto al brano che avevo commentato precedentemente, questo contrappunto mi piace di più: sicuramente hai mantenuto uno stile tipico dei contrappuntisti madrigalisti dell'epoca rinascimentale. Ora, senza entrare nel dettaglio delle quinte, ottave che non ho analizzato, solo ascoltandola ho avuto alcune perplessità:
1)alla battuta 39-40, do fa da due quarti che muove fino a fermarsi alla battuta 40 sul fa#, sento una forte falsa relazione di tritono (anche se risolve sul sol), ma se la analizzi dal punto di vista melodico, il fa diesis sarebbe dovuto essere semplice nota di passaggio che risolve. (fermarsi con un due quarti non lo risolve veramente);
2) se analizzi le parti singole melodicamente, ci sono dei passaggi che sembrano messi per riuscire a riempire senza incorrere in dissonanze con le altre parti. Sembra che tu stia scrivendo ragionando più in verticale in alcuni punti ( errore che facciamo il 99 per cento di chi approccia lo studio del contrappunto). La difficoltà risiede proprio nel riuscire a condurre le voci dando una certa logica e liceità melodica alle singole voci (cosa non banale da fare soprattutto se occorre rispettare le rigide regole del contrappunto).
3) il finale al basso non l'ho trovato coerente con il resto del brano che mi è piaciuto; anche qui sembra buttato lì come a voler chiudere e far combaciare le note in modo che non ci siano dissonanze.
Ho notato però che non fai un uso della nota cambiata, che è un ottimo metodo per far muovere le parti senza rendere banale il brano.
Per il resto ottimo risultato.
Bravo e complimenti.
Grazie mille dei suggerimenti e delle belle ed incoraggianti parole!
Buongiorno,
allora, rispetto al brano che avevo commentato precedentemente, questo contrappunto mi piace di più: sicuramente hai mantenuto uno stile tipico dei contrappuntisti madrigalisti dell'epoca rinascimentale. Ora, senza entrare nel dettaglio delle quinte, ottave che non ho analizzato, solo ascoltandola ho avuto alcune perplessità:
1)alla battuta 39-40, do fa da due quarti che muove fino a fermarsi alla battuta 40 sul fa#, sento una forte falsa relazione di tritono (anche se risolve sul sol), ma se la analizzi dal punto di vista melodico, il fa diesis sarebbe dovuto essere semplice nota di passaggio che risolve. (fermarsi con un due quarti non lo risolve veramente);
2) se analizzi le parti singole melodicamente, ci sono dei passaggi che sembrano messi per riuscire a riempire senza incorrere in dissonanze con le altre parti. Sembra che tu stia scrivendo ragionando più in verticale in alcuni punti ( errore che facciamo il 99 per cento di chi approccia lo studio del contrappunto). La difficoltà risiede proprio nel riuscire a condurre le voci dando una certa logica e liceità melodica alle singole voci (cosa non banale da fare soprattutto se occorre rispettare le rigide regole del contrappunto).
3) il finale al basso non l'ho trovato coerente con il resto del brano che mi è piaciuto; anche qui sembra buttato lì come a voler chiudere e far combaciare le note in modo che non ci siano dissonanze.
Ho notato però che non fai un uso della nota cambiata, che è un ottimo metodo per far muovere le parti senza rendere banale il brano.
Per il resto ottimo risultato.
Bravo e complimenti.