@ Gorans
L’importante è che non sia una roland 😂😂😂.
Potresti fartela produrre su misura, scherzi a parte 😂
Hai già provato il Korg grand stage ?
1) pensa che sono stato uno dei primi a comprare una FA08… da giovane ho avuto uno dei primi Juno 6 in Italia, seguiti da un MT32, un JX3P ed un U20…
2) in realtà come vedi mi servono poche cose, ma specifiche e buone
3) il grand stage è un ottimo stage piano… ma troppo per le mie esigenze e le mie finanze.
4) credo di aver provato quasi tutti i piani - di ogni fascia di prezzo - che siano oggi sul mercato in Italia. Faccio dunque un mega-riassuntone:
Roland
- FP30X: mix tra Murano e ILVA, con il decay corto come il pisello di Fantozzi e con le casse rivolte verso i piedi del malcapitato che volesse percuoter… ahem suonarlo
- FP60X: come sopra con qualche carabattola assortita come gadget
- FP90X: già meglio, ma caro come il fuoco
- F701: un FP30X a cabinet (il che lo rende forse un minimo meno metallico).
- RD88: un milione di suoni ottimi tranne quello di pianoforte. Amplificazione da circo Loffion (chi conosce gli Squallor avrà capito cosa intendo)
- FP E50: il meno metallico di tutti, non è neppure caro, il fatto che ci siano un centinaio di ritmi a dir poco imbarazzanti lo si potrebbe anche ignorare. Ricchissimo di capacità di connessione (MIDI ed audio over usb, Bluetooth ) e registrazione (audio con overdubbing non distruttivo su chiavetta USB). Purtroppo sotto sotto il suono di piano supernatural si avverte ancora.
Yamaha
- P125: buono ma ormai obsoleto come sample e con un decay abbastanza asfittico. Non parliamo del P125a a cui hanno tolto l’interfaccia audio onboard
- Arius YDP S55: discreto, solido, un po’ anonimo come suono. Un filo caro per ciò che offre.
- clavinova 725: il clavinova dei poveri, suona peggio della serie Arius, ha la tastiera più molle però costa di più.
- P515: buono, completo, ottima keybed, un filo fangosa l’amplificazione.
- CP88: davvero valido, ma se lo fanno pagare.
Kawai
- ES120: un piccolo gioiello, ma gli manca ahimè l’audio over USB.
- ES520: come sopra, un piano delizioso, ottimamente amplificato… ma senza interfaccia audio
- ES920: il top come keybed e suoni, la mancanza di scheda audio è parzialmente compensata dalla possibilità di registrazione audio con overdubbing non distruttivo su chiavetta USB.
- CN 39: una bomba, suona da Dio ed ha una keybed fantastica. Rispetto al successore (CN301) suona un po’ più sgonfio. Si trova a prezzi interessanti (1100 euro da Cavalli). Peccato per la mancanza di audio over USB, la registrazione di wav ed mp3 su chiavetta (con overdubbing non distruttivo) è un palliativo che su una macchina da 1600 euro di listino è inaccettabile.
- CN 29, 201 e 301: vedi sopra (senza neanche la registrazione audio su chiavetta per 29 e 201), ma prezzi ampiamente gonfiati
Casio
- PX S1100 e S3100: leggerissimi, keybed leggera (c’è chi dice che i tasti neri siano ingovernabili e che sia difficile da suonare vicino alla fallboard… io non trovo). Sample dignitoso ma abbastanza plasticoso, 8 watt per canale con minuscoli speakers ovali incapaci di dare spessore ai bassi e medio bassi. Niente scheda audio, audio rec su pennetta USB incompatibile però con l’uso del Bluetooth, in quanto bisogna occupare la porta USB col dongle Bluetooth. Una vaccata transuranica. Il S3100 ha in più qualche ritmo da far impallidire Assurancetourix, un display malcagato e una pletora di suonini inutili. Ha un aux in che il fratellino minore non ha. Prezzi concorrenziali.
- PX S5000: costa 3/400 euro più dell’S1100 e suona pressocchè identico. Fesso chi se lo compra per avere i tasti rivestiti di una sottile lamina in legno, illudendosi così che il problema del pivot corto sparisca magicamente.
- PX S6000 e s7000: stesso discorso per la keybed, ma almeno hanno dei samples che suonano assai più definiti è un amplificazione stereo a 4 vie un po’ meno asfittica dei modelli precedenti. Niente audio over USB, ma in cambio prezzi più salari della concorrenza (che si siano montati la testa?)
[SEGUE]