Eccoci al dunque.
Premessa fondamentale: sono impressioni d'uso embrionali, è uno strumento
PROFONDO e ci vuole tempo... E non ho ancora installato il MinifreakV.
Colpo d'occhio: tutto ordinato e ben riconoscibile, sia le funzioni dirette che quelle raggiungibili via shift.
Keybed: ho sempre detestato le mini tastiere, ma qui devo ricredermi. Meglio della meccanica della serie Reface, feeling tattile buono e aftertouch (di canale) ben dosabile. È la stessa tastiera della Keystep 37/ Keystep Pro (credo che sia la stessa della Keystep originale).
Materiali: non c'è paragone con il Micro e Mini Brute. Altro pianeta, scocca in alluminio, display OLED, wheels sostituite da strips capacitive... Inizialmente le ho guardate storto, ma poi mi sono dovuto ricredere: si fanno usare, e hanno una riga di puntini led a fare da feedback visivo, ben studiate.
Catena di sintesi: trovo grosse analogie con il Prologue. La catena di sintesi è semplice, (a valle due due oscillatori/engine digitali ci sono il comparto VCF/VCA, due inviluppi, due LFO, e il blocco effetti a 3 slot... Dimenticavo ka matrice di modulazione che riprende graficamente il Prophet VS), gli oscillatori sono invecd complessi.
Il filtro: un filtro ispirato SEM capace di andare in auto oscillazione. Bel filtro, meno aggressivo del Sallen Key/Steiner Park della serie Brute, molto morbido e cremoso.
Ha pendenza 12 dB: per molti non avere il filtro a 4 poli è un handicap, io dopo aver conosciuto il filtro del Prologue mi sono ricreduto, comunque qui si può aggirare l'ostacolo. Io secondo oscillatore può agire da filtro digitale modellato, linkando i valori di cutoff al filtro analogico si può ottenere un filtraggio ibrido a 4 poli, ad esempio.
Gli oscillatori: ci sono, al momento, 20 modalità, di cui ho esplorato la punta dell'iceberg (ho smanettato un po' le modalità virtual analog, additiva, FM). Le modalità virtual analog sono piuttosto credibili grazie anche alla modalità freerun, che vitalizza il suono, ma a mio parere le cose più interessanti si ottengono con FM, FM/RM, Harmo.
Ci vorrà del tempo a scoprire tutto, e poi ci saranno aggiornamenti (teoricamente dovrebbero arrivare tutti i motori sonori del Microfreak, è solo questione di tempo).
Gli effetti: puliti, vivi, ben editabil in maniera semplice ed efficace da pannello. 3 slot (classico mod/delay/rev ad esempio).
Come suona: bene, molto bene. È credibile come polysynth di stampo classico, è credibile come ibrido di stampo classico, è incredibile quando si mescolano le carte mettendo assieme un oscillatore classico con un motore prettamente digitale, oppure quando si gioca con la modellazione Karplus/Strong.
Perché comprarlo: discorso articolato. Puoi comprarlo se sei affetto da gas ingravescente, e da lì non si scappa. Il target utente secondo me si divide in due:
- chi vuole uno strumento che sappia coprire uno spettro di sonorità late 80s, non in senso strettamente filologico ma come sapore in senso generale
- chi vuole uno strumento abbastanza classico nelle fattezze ma capace di sonorità nuove
Che posto ha nel mio setup: in alto a destra
Questa settimana sono in ferie, farò prevalentemente il papà ma il tempo per registrare qualcosa ci sarà.