In vista del Natale, per fomentare la gas, vi propongono questa rassegna.
Sono prodotti di cui mi sento di poter spendere globalmente parole a favore e che pertanto consiglierei.
Sintetizzatori analogici monofonici
Uno Synth Pro desktop
Pro: 3 DCO stabilissimi, doppio filtro multimodo (SSI2144 + OTA proprietario IK Multimedia), multieffetto con overdrive analogico, possibilità di suonare in parafonia a 3 "voci", presets e memorie
Contro: materiali non eccelsi, interfaccia che può non incontrare, segnalati problemi di stabilità di alimentazione (a me capitato una sola volta in un anno).
Uno Synth Pro pagina ufficiale
Mini review: troneggia ancora dopo un anno, è il mio riferimento quando voglio lead espressivi e a sorpresa pad leggeri ed eterei, pur col limite delle 3 note di parafonia. Io tutti questi problemi di stabilità di alimentazione non li ho mai avuti, solo un caso in oltre un anno di utilizzo.
La tastiera capacitiva sarebbe interessante se fosse anche espressiva, per il resto se ne poteva fare a meno.
Può essere un modern classic, con un suono sia noto (gli SSI2144 sono la riedizione attuale gli SSM2044) che personale (il secondo filtro è proprietario).
Korg Monologue
Pro: 2 VCO piuttosto stabili, presets e memorie utente, step sequencer, filtro tipo Sallen Key
Contro: tastiera limitata e di dimensioni "slim", inviluppo monchi, filtro 12 dB
Korg Monologue pagina ufficiale
Mini review: essenziale, capace sia di sonorità classiche che di sonorità molto più aggressive sulla scia dell'MS20. Facilissimo da usare, facilissimo da mettere da parte.
Arturia Microbrute
Pro: un solo oscillatore che suona come fossero 3, e scusare se è poco
Contro: materiali terribili, assenza di presets/memorie (ma esistono iconici patch sheets), tastiera a dir poco agghiacciante
https://www.arturia.com/products/hardware-synths/microbrute
Mini review: piccolo e limitato, limitatissimo ma il suo DCO è stato progettato non bene ma di più, perché le modulazioni specifiche per ogni waveform permettono di avere un comportamento che ricorda molto sintetizzatori con almeno due oscillatori per voce. Filtro spettacolare (Steiner Park).
Analogici polifonici
Korg Minilogue
Pro: prezzo, catena di sintesi tutto sommato completa, presets e memorie
Contro: filtri un po' troppo poco compensato in risonanza, manopola del cutoff troppo sensibile, slim keys
Korg Minilogue pagina ufficiale
Mini review: tutti vogliono l'XD, e io consiglio il vecchio modello. Perché? Molto semplice: XD è un wannabe del fratello maggiore (Prologue) con limitazioni pazzesche (secondo inviluppo più della polifonia). Minilogue originale è un synth con un carattere suo e ben definito. Un ottimo primo approccio al sintetizzatore polifonico classico.
Dreadbox Nymphes
Pro: polifonia a 6 voci, materiali
Contro: interfaccia utente, equivoco Juno (vedi mini review)
Dreadbox Nymphes pagina ufficiale
Mini review: avuto per qualche giorno in prestito, ho scritto anche un post dedicato. Se si pensa di prendere un 106 moderno si parte male. L'ispirazione è stata data dal Sequential Six Trak, anche se nella realtà dei fatti, è più da considerare un PolySix moderno (è un dato non ufficiale, ma mi risulta che monti dei filtri che in pratica sono degli SSI 2144 limitati in modalità passabasso, in pratica degli SSM 2040). Però come polysynth basico, decisamente anni 80, suona bene. A patto di abbinargli un buon chorus ensemble (tipo un Korg NTS1, capace di dargli aria con il chorus ensemble modellato su quello originale di casa, un filo di tape echo e un bel riverberone).
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