Si parlava delle prime serate semiclandestine da ragazzetti, prima le feste senza genitori a casa, poi le feste di paese e infine i locali... La trasgressione adolescenziale era fatta di tante incongruenze, ma gira che ti rigira, per chi è stato teenager attorno alla metà degli anni 90, si ritorna sempre all'hip hop e all'Eurodance.
Attenzione, non parlo di gusti e ascolti personali, ma della musica che andava per la maggiore a livello commerciale e di intrattenimento.
E così, ho iniziato una pietosa esumazione di cadaveri di quella stagione.
Al terzo posto metto Olga De Souza, altrimenti nota come Corona. Performance recente, lei non è più una ragazzina, dal video si capisce perché il progetto Corona abbia sfondato con The Rhythm of the night con Olga come immagine e con Jenny B in sala incisione: ci ha provato.
Però poi ha cantato, e anche bene, un altro paio di pezzi successivi con buon riscontro (Baby Bay e Don't wanna be a star).
Corona
Al secondo posto metto Alexia. Perché secondo posto? La voce c'è, e non si discute, però metà performance in playback e l'assenza del ragga di Ian Campbell.
Alexia
Al primo posto Vivian B, voce del progetto Da Blitz, al secolo Viviana Presutti. Lei è veramente tosta, musicista vera che in gioventù si è mantenuta prestando la voce ad alcuni progetti della scena torinese, oggi vive sempre di musica, insegnando canto, e non solo. Performance recente, probabilmente la migliore che abbia mai sentito quando si parla di dance music: zero playback, canta tutto il suo e rappa pure sulle parti che ai tempi erano state incise da Gianfranco Randone (Jeffrey Jay degli Eiffel65)
Vivian B.