@ wildcat80
Noto che ultimamente queste due caratteristiche stanno diventando uno standard nei sintetizzatori, a prescindere (quasi) dalla fascia di prezzo.
Viceversa, la possibilità di trasmettere aftertouch, anche banale AT di canale, non è una caratteristica standard di controller e strumenti di fascia non necessariamente bassa (es il Fantom 0 non trasmette AT).
La mia domanda, per sintetizzare, è la seguente: perché?
Perché si producono tanti moduli che possono ricevere ciò che pochissimi controller possono trasmettere?
Il fatto stesso che una tastiera che per quanto scaled-down, per quanto "minore" rispetto al Fantom, e chi più ne ha più ne metta, costa comunque dai 1500 ai 2000 euro in base alla versione scelta e che si autopresenta come sintetizzatore non trasmetta aftertouch monofonico dovrebbe essere uno scandalo di per sé.
Comunque, la cosa mi sembra abbastanza in linea con lo spirito odierno di impoverire sempre più le funzioni da controller MIDI delle tastiere, spesso non mettono neanche più le uscite MIDI pentapolari, non si è in grado di eseguire split o layer, o di assegnare controlli, e via discorrendo, è un discorso abbastanza triste. Anche perché un conto è dover scrivere un motore audio, facendo i conti con analisi matematica avanzata e implementazione a basso livello di complessi algoritmi, ma ormai il MIDI esiste da 40 anni e per quanto riguarda l'esecuzione di note in tempo reale, più o meno quello è, una parte di protocollo tutto sommato semplice...poi non dico che implementare queste cose sia una cosa da nulla, comunque è sempre software in più da svilippare, testare, e rendere robusto al massimo livello di affidabilità.
Però c'è da dire una cosa, l'aftertouch polifonico è una cosa abbastanza infernale, se uno non ha una meccanica più che ottima rischia di farsi venire una tendinite o non so che... è difficile da controllare e impossibile da usare bene se la tastiera non è di altissima qualità. Quello monofonico però...insomma, non per dire niente ma sta anche sulla mia SL da 370 euro...
Tra l'altro, se molte funzioni da controller possono essere svolte dal computer tramite software tipo Camelot, l'aftertouch no, o la tastiera lo trasmette o niente, non è che il computer se lo può inventare...quindi la sua assenza (almeno in versione monofonica) in un synth o in un controller per synth è una cosa piuttosto grave.
Certo, uno può sempre rimediare con le automazioni delle DAW, ma a mio avviso il fatto è che sempre più gente compra attrezzatura e pretende di fare musica senza sapere cosa è la musica, senza saper mettere le mani su una tastiera vera e senza saper mettere due accordi in fila l'uno dopo l'altro a tempo, figuriamoci eseguire un solo articolato usando pure l'aftertouch, e il mercato di riflesso segue questo andamento.