Vado in sala prove solo con il portalistini degli spartiti e trovo rotto l'alimentatore della Rolandina che spesso uso insieme al piano digitale della sala. Mi servono dei synth e non so che fare, finché mi viene improvvisamente il ricordo di cosa c'è in quella stanza, e in un angolo sbuca sempre lei, la vecchia Korg i4s della sala che non suono da una vita. Con le sue 5 ottave pesa, a occhio, più del piano digitale, la piazzo lì al piano di sopra e lei colpisce ancora. Bellissima nella sua stazza, nel suo chassis in metallo e nella sua interfaccia spartana e dall'aspetto serio.
Certo, suoni acustici ormai superati e neanche di poco (anche se c'è qualche preset molto carino qua e là), ma sui synth (credo sempre campioni sottoposti a sintesi sottrattiva) ha dei preset micidiali, square e saw wave che stavano nel mix da dio senza dover fare nulla, un pad di cui non ricordo il nome (il 42 del banco B), tutti suoni semplici, ma proprio per questo morbidi (a parte la saw
), presenti, definiti, belli e ben amalgamati nel mix.
È anche molto immediato lavorare sui parametri principali, ho modificato cutoff e release sul preset square wave per un breve solo e avevano un'escursione di soli 21 scatti (-10 a +10, non so se entrando in qualche menu si accede a un livello di definizione superiore), però può essere usata come un bel synth puro, ha parecchi parametri di sottrattiva, non so gli effetti...anche se con dei limiti oggi pesanti chiaramente, ma che gusto suonarla, tra l'altro la meccanica è super piacevole.
Eh niente, scusate il momento nostalgia, poi alla fine niente che non si possa fare (e pure meglio) con gli strumenti moderni, però è stata una gran serata, mi sono divertito un mondo a fare "retrokeyboarding"
Poi vabbè per quanto riguarda il suono di piano è meglio stendere un velo pietoso e passare oltre