@ mima85
Vedo che anche tu sei uno di quelli a cui piace smembrare gli strumenti fino all'ultimo pezzetto, restaurarli e pulirli a fondo, e rimontarli. Molto bene
Tempo fa avevo aperto il mio Korg DW-8000 con la sola intenzione di dargli una veloce ricalibrata, sono finito ad avere tutti i tasti in una bacinella di acqua calda e la scocca della tastiera affogata nella vasca da bagno. Mi ha talmente preso che già che c'ero ho perfino lucidato i tasti uno ad uno col polish
Ovviamente trattamenti simili li ho riservati anche a tutti i miei altri synth.
gobert4 ha scritto:
Il lavoro sarà bello lungo e se mi stanco prima butto tutto dai cassonetti, tanto questa è ferraglia vecchia e puzzolente.
Mi offro io per lo sgombero, come trattamento di favore te lo faccio pure aggratis nonostante la puzza, guarda te
Scherzi a parte, già che ci sei a questo punto approfittane per fare una taratura completa, i VCO in particolare ne beneficerebbero dopo tutti questi anni. Come hai già visto nel manuale di servizio è descritta tutta la procedura.
ah ok, ti farò sapere per l'eventuale sgombero
comunque sì, quando si aprono questi strumenti, è difficile che poi non siano necessari altri interventi rispetto a quelli preventivati.
Già che si è in gioco...
Ieri mi è arrivata la batteria nuova da 3,6V; è una Ni-MH e non una Ni-Cad ed è più grande; non sta nel suo alloggiamento e comunque vorrei metterla in un posto più comodo (comunque lontano dalle schede), in modo che non sia necessario smontare anche la meccanica.
Intanto ho provveduto alla pulizia dei pulsanti colorati.
Ho smontato l'intero pannello ed estratto la scheda (maledetti giapponesi, famosi per il sushi e per nascondere viti):
Il pitch ora è montato nel suo telaio:
Mi sono tuttavia accorto che ci sono due maledetti condensatori Matsushita anche nella scheda di alimentazione e quelli non li ho ordinati, mannaggia!
Spero che siano di pari valore a quelli già presi, visto che ho fatto scorta.
Uno sguardo alle 4 voci del Jupiter.
Fate caso alle coincidenze...4 come il numero nel nome di questo synth della Roland!!Coincidenze?
Per chi fosse interessato, lascio comunque l'elenco dei condensatori elettrolitici Matsushita necessari per il recap di tutte le schede:
VCO Board Roland 052-314D
x1 10µF 16V (top) (NO Matsushita)
x2 33µF 16V (bottom) (NO Matsushita)
moltiplicato x4, tante quante sono le schede VCO
ENSEMBLE Board Roland 052-236C
x1 1µF 50V (NO Matsushita)
x3 1µF 50V (Matsushita)
x2 4,7µF 25V (Matsushita)
x2 10µF 16V (NO Matsushita)
KEY ASSIGN Board Roland 052-032C
x5 10µF 16V (Matshushita)
x1 0,47µF 50V ( " )
MOTHERBOAD Roland 052-364B
x1 47µF 16V (Matsushita) (bottom)
x3 1µF 50V (Matsushita) (top)
x17 10µF 16V (NO Matsushita (top)
MODULATION Board Roland 052-235D
x1 47µF 16V (Matsushita)
x3 4,7µF 25V ( " )
x2 10µF 25V ( " )
x2 1µF 50V ( " )
x2 10µF 16V (NO Matsushita)
Panel Board (PRESET) Roland 052-237C
x1 10µF 16V (Matsushita)
Bisogna fare comunque riferimento al codice di ogni pcb perché ci sono state delle revisioni con piccole modifiche negli anni (e contando che magari sono già stati fatti interventi negli anni da parte dai vecchi proprietari).
Manca all'appello la
scheda di alimentazione che nel mio caso monta, come detto in precedenza, altri due condensatori a rischio perdita elettrolita.
Non ho considerato il condensatore grosso sulla motherboard ed i 3 grossi elettrolitici che lavorano sul "ripple" della continua, sulla scheda di alimentazione.
Nel mio caso, per loro mi limiterò a misurare l'ESR direttamente sul circuito e se è ok li lascio dove sono.
Per farlo è richiesto uno strumento apposito, non è necessario rimuovere il condensatore, la resistenza equivalente in serie non è influenzata dalla posizione del condensatore nel circuito e dai componenti limitrofi.
Diverso il discorso se si vuole leggere il suo valore capacitivo, dove lo strumento può leggere valori diversi da quelli dichiarati (esempio il caso di un cap che si trova in parallelo con un altro condensatore).
Per questa misura è necessario dissaldare il componente per una lettura attendibile.