@ wildcat80
Alice è stata la compagna del fratello di mio cognato fino all'ultimo. Un'esperienza che lo ha lasciato segnato.
Sono padre di 2 figli...
Non oso nemmeno immaginare il dolore che avrà provato...
Questa mattina ho ricevuto un lungo messaggio da parte di un mio fraterno amico, il Dott. Carlo Scuderi, ex primario del P.S. del Policlinico di Catania, una persona speciale che della musica ne ha fatto anche la sua ragione di vita.
Sempre in strettissimi e costanti rapporti con Vittorio mi scrive:
"Caro Rosario (è il mio nome di Battesimo), un altro amico ci ha lasciati.
Vittorio mi ha sempre incoraggiato a comporre, suonare e cantare perchè mi diceva sempre che bisogna crederci per vincere.
Ascoltava le mie composizioni con benevolenza criticandole con amicizia e dandomi preziosi consigli.
L'unico brano che accettò senza riserve era "Pazzo o son desto" che giudicò progressista ed all'altezza di Concerto Grosso ed Impressioni di Settembre e fu lui che mi consigliò di suonare io la parte classica per dare un'atmosfera particolare o di farla suonare da un quartetto d'archi per darne un'impronta classica-
E che dire che gli piaceva la mia voce e il mio modo di cantare che giudicava particolare ed originale....e non credeva che fossi "anziano" perchè giudicava "giovane" la mia voce.
Era affascinato dal brano "L'ultima cicca" e non solo per il testo ma si meravigliava positivamente che l'avessi composta da giovane perchè la trovava molto "matura". Un altro brano, "Ieri e Oggi" lo aveva colpito perchè descriveva la storia di tutti noi musicisti e ne apprezzò molto l'arrangiamento.
Vittorio diceva sempre che se non avessi interrotto per tanti anni avrei fatto parte più intensamente del mondo musicale, comunque meglio tardi che mai.
Poi aggiungeva sorridendo e incoraggiandomi a perseverare dicendomi che " il brano più bello è sempre quello che comporrò domani".
Scusate la lungaggine ma ho voluto riportare una testimonianza vera, per quanti non lo sapessero, di chi realmente fosse Vittorio De Scalzi.