Un triste esperimento...

...di archeologia informatica, andato sia bene che male.

Qualche giorno fa ho provato a recuperare un vecchissimo e inutilizzato piccolo netbook HP di mia sorella, risalente al 2009 credo.

Processore Intel Atom N455, 32 bit single core (dualthreading come mi rivela lscpu) a 1,666Ghz (quindi perfetto per giocare a Doom ), grafica integrata che non vi dico che schifo, 1 giga di RAM e disco fisso meccanico. Batteria completamente andata.

Provo ad avviarlo, non so quanti minuti per far partire un Windows Seven Home Edition pieno di letame, lentissimo e completamente inusabile.

Visto che non sono autolesionista fino a questo punto, ho sostituito il disco meccanico con un vecchio SSD che avevo da parte a prendere la polvere e installo in un tempo ragionevole Debian 11 LXDE.

Risultato: OS scattante, in grado di registrare con Audacity e scheda audio esterna USB (in realtà fa girare bene anche Ardour 6, ma lo schermo troppo piccolo non è sufficiente per gestirne l'interfaccia), la demo di Pianoteq 7.4 non va in CPU overload solo con frequenza interna impostata a 12000 Hz, polifonia a 8 note e multithreading disattivato, YouTube andrebbe pure ma se alzo troppo la risoluzione del video il computer si impalla del tutto e sono costretto a ricorrere al power cycle bruto.

A ogni primo avvio dopo la connessione alla rete elettrica il BIOS mi parla di uno strano errore di CMOS, mi chiede di premere Enter, dopodiché il bootloader parte normalmente. Ho provato completamente alla cieca a riportare il BIOS alle impostazioni di fabbrica e questo non ha risolto, devo investigare.

Ottimo dispositivo per fare trascrizioni, è piccolo e si appoggia comodamente sul piano digitale.

È del 2009, si può parlare di retrocomputing? e comunque Mac con M1 scansatevi proprio

Batteria del BIOS andata, è una banale CR2032. Se apri il pannello inferiore del computer con ogni probabilità ci trovi lo zoccolino su cui è installata, basta sostituirla e il problema si risolve. Ricordati solo di reimpostare i parametri predefiniti del BIOS e di regolare di nuovo l'orologio subito dopo la sostituzione della batteria, dopodiché non dovrai più farlo. È un piccolo inconveniente che è normale aspettarsi per un computer del 2009 che ha passato gli ultimi anni sempre spento.



No

Comunque quei cosi erano veramente dei chiodi, per di più come tu stesso hai constatato la preinstallazione di Windows di fabbrica era sempre piena di rumenta, col risultato che anche da nuovi appena tirati fuori dalla scatola erano pressoché inutilizzabili. Già un formattone ed una reinstallazione pulita del sistema operativo migliorava di parecchio la situazione, se poi ci metti su Linux gli dai una seconda vita.

Grazie mima, sei una certezza!

Ho capito qual'è la batteria di cui parli, è rotonda, l'ho vista quando ho smontato il pannello inferiore per sostituire l'hard disk, sta proprio lì in bella vista. Buono a sapersi, la sostituirò al più presto allora.

Discorso diverso per la batteria del portatile vera e propria, anche quella è defunta, stasera faccio una ricerca e vedo se si trovano esemplari identici e funzionanti a buon prezzo. Ma potrei anche farne a meno.

Comunque la cosa che mi ha piacevolmente sorpreso è la qualità della costruzione, la scocca è ben fatta e la tastiera è davvero buona e piacevole da usare, non come quella del mio portatile attuale, un ASUS che nel 2012 pagai 800 euro e che per quanto ancora performante ha una tastiera veramente ignobile.

Tra l'altro le connessioni non sono male, ha tre porte USB mi pare 2.0, una porta Ethernet, una VGA oltre al connettore per le cuffie e a un altro che credo sia per schedine SD.


Però si può parlare di sclerocomputing, te l'assicuro

Sicuramente la trovi, su eBay, Amazon e compagnia si trova di tutto in quanto a batterie. Figurati che ho trovato batterie anche per portatili vecchi di 20 e passa anni.



Una volta l'ampia disponibilità di porte sui portatili era vista come un punto a favore, prima che qualcuno (App...a-hem...le...ehm) abbia reso di moda il portatile con meno connessioni possibili, e tutti gli altri produttori a seguirli come pecoroni.

Il bello è che ora i costruttori stanno tornando sui loro passi cominciando a reincludere le porte e stanno facendo passare la cosa come una grande rivoluzione, quando invece la disponibilità di porte sui portatili è stata la normalità per decenni, e più ce n'erano meglio era.



Oh beh, lo sclerocomputing lo pratico fin dai primissimi tempi in cui ho cominciato a bazzicare nel mondo dell'informatica. Era il 1996, avevo 11 anni...

Ogni tanto mi chiedo perché invece dell'informatico non abbia fatto il gelataio

Mima sei un Mito! (con la M maiuscola)

Fatto! Ho cambiato la maledetta CR2032 con una nuova e il problema è sparito. Dopodiché ho resettato ancora una volta il BIOS alle impostazioni di default e ho reimpostato data e ora. Ora il problema è risolto, grazie ancora!


Sì, già viste in effetti, si trovano nuove come serve a me sui 15/20 euro, ne vale la pena, così il portatile è rimesso a nuovo.
Comunque signori è incredibile la differenza che può fare un SSD, anche in presenza di un processore così poco performante.


A volte mi chiedo la stessa cosa per la matematica, in certi periodi capita pure spesso ma quando poi si trova la quadra la soddisfazione è tanta...ammesso che esista la quadra

Anche io feci i primi esperimenti con la programmazione da piccolo, mio padre ha programmato in VB dai tempi del DOS (e in Basic ancora prima del DOS) fino al .net di oggi, è una enciclopedia vivente in merito. E fare il programmatore non era neanche il suo lavoro principale.

Solo che poi nel mio caso arrivò la musica, il pianoforte e gli esperimenti finirono. Ripresi seriamente ai tempi dell'università, per via degli esami, prima Python, poi C, oltre ai linguaggi specifici per la matematica come R e Matlab/Octave. Il C mi ha fregato, ha fatto scoccare di nuovo la scintilla con quella sua caratteristica di farti sentire la puzza delle piste della scheda madre con la gestione della memoria e tutto il resto e poi da lì ho continuato a impararlo da solo, ci sono affezionato, ho anche un sacco di libri tra cui lo storico riferimento di Kernighan e Ritchie in seconda edizione italiana trovato usato, insieme ad altri.

Una nota curiosa.

Su questo scarsissimo netbook girano fluidamente VLC e Audacity, e vabbè diciamo che non è una grande conquista, ma soprattutto ci girano anche Ardour 6 e MuseScore 3, tutto dai pacchetti standard di Debian senza strane compilazioni ad hoc e senza trucchi da """esperti""".

Precisiamo: chiaramente con dei limiti, per esempio Ardour gira, ma ovviamente a patto di limitarsi a un carico DSP quasi nullo. MuseScore invece fa girare partiture complesse senza problemi, con una piccolissima latenza nell'inserimento di nuove note (che non accetterei mai sul mio vero portatile, ma che non ostacola minimamente il lavoro), e ovviamente senza usare il navigatore con l'anteprima in miniatura dello spartito, che tra l'altro mette in crisi anche il Raspberry Pi, scommetto che il motivo è che probabilmente si tratta una feature che necessita di accelerazione grafica hardware. Questo non inficia minimamente nell'uso di MuseScore però.

In sostanza, Ardour gira, ma senza caricarlo con i plugin, e MuseScore gira, non al massimo della fluidità, ma in maniera perfettamente usabile per produrre partiture.

Questo per dire cosa? E' solo per dire che se un software è fatto bene, scritto in modo efficiente in un linguaggio di programmazione efficiente, può essere fruibile anche su macchine che altrimenti sarebbero destinate alla spazzatura.

Ultimamente invece va di moda riempire i software anche ad uso locale con browser web incorporati, Javascript e Dio solo sa cos'altro, al fine di produrre finestre con una grafica carina e moderna e che per animare il disegno di una barra di caricamento pesano sulle risorse di calcolo del computer come un software di simulazione 3D con raytracing in tempo reale.

mima85 lo saprà meglio di me, ovviamente parlo in generale.