@ wildcat80
Diverso per il semplice motivo che seppur copiata la componentistica non è e non può essere uguale, non fosse altro che per la differenza di età (e di tecnologia) fra il Behringer e il Model D originale.
Sostanzialmente le modulazioni sono meno profonde, gli inviluppi molto più veloci, il filtro è molto simile all'originale se impiegato in modalità lowpass, mentre in modalità hipass copia il filtro del Mother che ha un comportamento peculiare all'aumento della risonanza, il mixer è regolato in modo da dare una maggior aggressività andando presto in saturazione.
Cosimi dice che questa sua caratteristica sonora selvaggia può dare l'impressione di essere più autentico del vero a chi non ne ha mai avuto uno e non lo conosce bene.
Io posso dirti che complice la relativa riduzione in scala del pannello non è uno strumento così semplice da gestire al volo, soprattutto quando si devono creare intervalli fra gli oscillatori o delicati detune.
Però cazzo se picchia!
Grazie per la risposta dettagliata, in sostanza è proprio quello che speravo di sentire. Ogni tanto mi bazzica l'idea di cambiare il Sub Phatty, che ormai uso piuttosto raramente e solo a casa, con un modulo desktop sempre monofonico. In casa Moog non ne fanno al momento, lo Slim Phatty ormai è fuori produzione e sarebbe un downgrade dal punto di vista delle possibilità di sintesi, e il Sirin è volato via con la sua edizione limitata.
La scelta logica sarebbe uno tra il Roland e il Behringer, con le dovute differenze, ma devo dire che guardo con tanto interesse il Pulse 2, che pur essendo tutto un'altro tipo di macchina ha delle specs di massimo rispetto. Solo che non ricordo bene come relazionarlo timbricamente ai quelli che ho nominato prima, è passato tanto tempo da quando l'ho provato. Mi incuriosisce tanto, è un signor synth.