@ Roberto_Forest
Ciao, vorrei far lanciare le basi su cui suoniamo alla mia cantante con il suo iPad tramite bluetooth, collegato al mixer. Ha senso? La qualità audio è come fosse via cavo? Ma soprattutto l'affidabilità è buona?
Se può funzionare, avete qualche dispositivo da suggerire?
Come lo collegheresti al mixer?
Il problema non è la qualità audio, anzi se rimane tutto nel dominio digitale e con uguali frequenze di campionamento e bit depth trasmetti un segnale di qualità assolutamente perfetta perché sono proprio gli stessi identici bit del file di partenza, identici uno ad uno...
Un problema è che il bluetooth ha problemi di latenza con l'audio, e non lo vedo bene per un uso dal vivo (ma neanche a casa, la latenza è latenza). Se effettivamente il sistema fosse affidabile e la latenza costante sarebbe un problema superabile, uno comunque rimane sincronizzato con la base... però mi pare una complicazione inutile, te la caveresti benissimo e molto più semplicemente con un cavetto a y.
In generale io non vedo bene i collegamenti wireless (specie dal vivo) perché introducono nel setup un livello di complessità ulteriore e di conseguenza tutta una serie di potenziali problemi che usando collegamenti cablati non possono neanche esistere...per cui nella migliore delle ipotesi funziona tutto bene come funzionerebbe con i cavi, e negli altri casi si possono presentare problemi che con i cavi non avresti mai.
Hai visto mai come lavorano i service seri quando fanno i palchi con i mixer digitali? Hanno il rack con le connessioni sul palco e la superficie di controllo con i fader e tutto in sala, e non è che piazzano una mega antenna wi-fi, ma usano uno o due cavi Ethernet CAT 5.
Stessa cosa con le in ear wireless, lessi un'intervista al fonico live di Steven Wilson, in tour avevano tutta strumentazione di altissima qualità, roba top, eppure una sera apparentemente a caso e senza motivo evidente durante il concerto smise di funzionare il collegamento wireless con le in ear e rimasero tutti senza monitoraggio, a parte Wilson che oltre alle in ear usava una normale spia e il batterista che aveva le in ear cablate e che riuscì a portare il concerto fino alla fine tenendo lui il tempo e la sincronizzazione con le sequenze...non una situazione bellissima insomma. E tutto questo per evitare cosa, di usare dieci cavi in più per i membri della band quando tutto il palco è comunque pieno di cavi di ogni tipo dappertutto? Non ha senso.