@ lucabbrasi
Domanda retorica che nasconde un piccolo sfogo. Mi stavo chiedendo, tra me e me, perchè continuo ancora a "fare" musica?
Certo, la prima risposta "perchè c'ho passione".
Ma analizzando il mondo mondiale attuale...come vanno le situazioni..beh, qualche domanda me lo pongo.
Ho iniziato come tutti gli hobbysti con qualche band. Concertini, concorsi, le solite cose. Ormai 5 anni fa, in età matura, ho avuto una definizione più completa dei miei gusti e delle mie affinità. E svariati live in zona Firenze sono accaduti.
Poi gli scazzi, le scissioni, ri-provare con qualcuno, le solite cose...ma non voglio fare un romanzo sceneggiato sulla mia vita.
Dal 2019 ho iniziato anche un mio personale percorso compositivo, ho scoperto il mondo digitale. Qualche ascolto, un mondo nuovo per me, insomma tutto bello.
Ma da quando siamo diventati pandemici...beh, mi chiedo dove sia il senso delle cose.
Live? manco a parlarne. Non esiste più, se non per le tribute iper seguite da agenzie specializzate. Ed anche lì son dolori. Ha senso ancora "guardare" le novità in ambito strumenti? Cacchio agogno un Polybrute se so per certo che non lo userò mai? Ha senso spendere ancora i 10 eur in sala prove...per cosa? "ehh, ma ti diverti, passi 2 ore a suonare"...voi vi divertite così? Io incomincio ad averne le scatole piene. Darsi da fare, litigare, pensare ad arrangiamenti, studiarsi dei pezzi...per cosa?
Prima gioivo per i miei 200 ascoltatori mensili su Spotify...ora mi sto rendendo conto di essere un numero, un "coso" trasparente....ovvio che non pretendo certamente a 58 anni di avere successo planetario. Però anche vedendo l'ultimo Sanremo: proposte assurde musicalmente, look esagerati, vittorie come al solito pilotate dalle majors...oggi se non eccedi al 200% non sei niente. Mi è capitata un occasione per fare un remix, sono mesi che attendo che venga pubblicata. Mi piacerebbe avere un contatto per collaborare con qualcuno, diversificare. Il mio sogno nel cassetto è fare una colonna sonora. Ma tanto sono e rimango un pulviscolo nel mare magnum delle proposte.
E senza un minimo di soddisfazione, che sia monetaria o artistica o di riconoscimento...boh, è difficile continuare.
La domanda che mi pongo continuamente: per cosa? Qualcuno mi dirà: è sbagliato porsi questa domanda. Non devi fare le cose per uno scopo. Falle e basta, quello che viene è tutto di guadagnato. Vero, assolutamente. Però sono in una fase che...non sono "stimolato". Sento la stanchezza di confrontarsi con un mondo che è distante anni luce dal mio modo di vedere. Chiedo a voi: come, dove trovate stimoli?
Detto in breve, perchè mi mantiene la corda tirata. Inoltre se il giorno accumulo stress con il lavoro, alla sera faccio "due note" e mi scarico.
Non conosco la situazione di Firenze, ma qua da noi di live se ne fanno e ce n'è per tutti, dilettanti e professionisti.
Certo a me non passa nemmeno per la testa pensare di potermi confrontare con il mondo professionale - commerciale, ammesso che anche avessi le capacità, ma ne dubito, significherebbe dover affrontare un secondo lavoro. Io ho già il mio e mi basta.