Robazza/Franco Bandiera, chi di Roma lo ricorda?

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Chi è di Roma, suonando, soprattutto negli anni '70, avrà avuto a che fare con "Robazza", questo negozietto, che oggi è un signor posto, allora era poco più di una bottega sulla salita di via Cavour, in pratica un monolocale piccolo, grande poco più della saracinesca ma pieno zeppo di tutto e la sua specialità era lo scambio, gli strumenti usati.
Da lui nel '77 feci il mio primo acquisto musicale con 50.000 lire in contanti e dieci cambiali da 30.000 lire per prendere un finto Leslie, un Elka 610 usato che ancora ho con me. Per noi ragazzetti era una meta fissa delle passeggiate perché potevi sempre trovare qualche occasione e all'epoca (non c'erano i mercatini virtuali, al massimo c'erano gli annunci di PortaPortese) era un modo spiccio e veloce per scambiare o rinnovare strumenti, prenderli per provarli e riportarli senza problemi.
Veramente era un mito per noi e fu uno che aiutò la scena musicale romana, sempre pronto a darti una mano, a darti consigli e se ne avevi bisogno a prestarti il pedale, il basso, l'effetto che ti mancava...

Oggi Franco se n'è andato.
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Per far capire l'impatto e l'aiuto che Franco, con quella bottega (non sito virtuale), aveva tra chi all'epoca cominciava a suonare, posto alcuni messaggi che nell'ultima ora si stanno accatastando sulla pagina FB dell'attuale negozio:

"Quando ero ragazzo, senza una lira, mi diede un basso per 20.000 lire. Praticamente me lo regalò senza offendermi. Solo la custodia costava di più. Sono passati più di 40 anni, lo ricordo come fosse adesso. Ciao Grande. R.i.p."

"Grande Franco mi hai aiutato a diventare un musicista dandomi, poco piu che ragazzo, fiducia per poter acquistare, anche se c'erano pochi solidi, una delle mie prime chitarre.. Quindi Grazie Franco per tutto quello che hai fatto per noi musicisti anni 70? un ricordo che mai se ne andrà....R.ip."

"Con Franco Bandiera se ne va un pezzo di storia, non solo quella mia personale dei miei 20 anni ma quella di tanti amici artisti .
Franco e’ stato un signore, un uomo che ha dato occasioni di crescere con la musica anche a chi non aveva possibilita’, il mio primo datore di lavoro, un secondo papa’ !
"

"Franco sei stato con noi, sempre. Ci hai aiutato, compreso e sostenuto. Con Te una parte del nostro cuore..."

"Semplicemente un'istituzione! Ci siamo passati e ripassati tutti. Hai dato a tutti la possibilità di suonare qualsiasi fossero state le disponibilità finanziarie. Da te ho preso poche cose ma più che buone. una di queste era appena arrivata in negozio e non l'ho mai più lasciata. fra qualche giorno sono 34 anni che suono praticamente solo con quel TRB e mi regalasti la cinta quasi a ringraziarmi. Tranquillo hanno viaggiato sempre insieme. Sei stato un grande personaggio. Indimenticabile."

"Mi si spezza il cuore 💔 perché ho tanti ricordi che ho lasciato in negozio con lui e che rivivo se guardo i “cimeli” che ho qui con me.
Non posso non citarne qualcuno (che per me ha un valore “speciale”).
- il mio primo stipendio del primissimo lavoro, la cassa 2x12 per la testata. Non dimenticherò mai quell’emozione: “è arrivata!”. Il primo acquisto “tutto mio”!
- ogni volta che, essendo la sede lì vicino (Via Torino) mi allungavo un attimo in afosi pomeriggi estivi o gelide invernate, per andare a spulciare la rastrelliera dell’usato (quante occasioni…custodisco ancora gelosamente un favoloso T-Rex Replica, preso proprio lì).
Le chiacchierate sul buon cibo (papà che parlava con lui dell’ “olio buono”).
Ci sta un pezzo di cuore, della mia vita,….
Troppi ricordi 😢
Grazie per tutto, eri un romano vero, come pochi altri.
Qualche volta potevi sembrare brusco, ma il cuore era sempre immenso, anche con i pischelletti appena arrivati come me (“e pijate sti plettri!…quanto fa?…questi te li regalo…tiè”).
Un’altra Leggenda di Roma che vola su in alto 💚🙏🏻
"
soicaM 24-01-22 04.42
Dicono che man mano che ci si invecchia venga fuori la tua vera anima, quindi se invecchi "bene" mantenendoti in salute e di bell'aspetto dovresti avere un anima bella e una bella anima.
La bellezza è anche nel ricordo di te che lasci alle persone emo
BB79 24-01-22 07.56
Nel 2005, dopo matrimonio, figlie, esami di stato e croci varie, decisi di riprendere lo strimpello che avevo cessato con la naia.
Fu lui a vendermi lo Yamaha p120 con cui ho ripreso a...angosciarmi l'esistenzaemo
Un paio d'anni fa mi ha venduto un piccolo ampli Fender per mia figlia, chitarrista elettrica della domenica.
Che dire, sempre il sorriso, la battuta pronta, ed una rara disponibilità...
Un altro lunedì grigio Vincenzo mio...
anonimo 24-01-22 08.23
Un bellissimo racconto/storia - suffragato con testimonianze che palesano la Sua nobile professionalità. Ciao.
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Vincenzo, questa tua frase "monolocale piccolo, grande poco più della saracinesca" , mi ha fatto ricordare il negozio dove acquistai lo spartito per fisarmonica " Papaveri e Papere" 1952. Allora gli spartiti si potevano comperare nei giorni successivi dall' avvenuto Festival di San Remo. Ricordi carichi di recondita nostalgia. Grazie per il racconto!
maxpiano69 24-01-22 08.55
E' sempre triste, ognuno di noi ha nel cuore quel negozio ( o più di uno) degli inizi, quello che ci passavi ogni volta che potevi a "sbavare" dietro strumenti che non ti potevi permettere e dove hai comprato il tuo primo strumento e magari anche il secondo e così via...

Ma la cosa più triste è che oggigiorno e sempre più spesso quel tipo di negozi sta sparendo e molte volte quando manca il titolare non c'è chi gli possa o voglia dare un seguito. Un patrimonio di consigli, di modo di vivere l'acquisto dello strumento che piano piano si sta perdendo emo
giannirsc 24-01-22 10.39
Mi spiace..ovviamente anche io sono stato suo cliente.
cecchino 24-01-22 11.04
Ma no... che brutta notizia emo
Anche se per vari motivi in tempi recenti l'ho frequentato poco, ci ho acquistato di tutto, in quel negozio, nell'arco di qualche decina d'anni e specialmente quando ero giovane ed ancora più squattrinato di adesso. RIP
alkemyst85 24-01-22 14.00
@ cecchino
Ma no... che brutta notizia emo
Anche se per vari motivi in tempi recenti l'ho frequentato poco, ci ho acquistato di tutto, in quel negozio, nell'arco di qualche decina d'anni e specialmente quando ero giovane ed ancora più squattrinato di adesso. RIP
Che dispiacere, devo passare in negozio da Bandiera in questo finesettimana, sono cliente abituale, a Roma nonostante la concorrenza di negozi ben più grandi rimane sempre un'istituzione e l'unico in pieno centro..
vin_roma 24-01-22 16.13
Beh, l'età c'era e anche una bella vita alle spalle.
Mi fa piacere che in molti lo ricordino con affetto per la sua magnanimità verso i ragazzetti che sbavavano difronte la sua bottega zeppa di oggetti magici.

Qui un'altra testimonianza che avvalora la sua dedizione alla scena musicale romana che, senza di lui, sarebbe stata senza dubbio diversa.
A Sx Franco, a Dx Enrico Ciacci, il mitico chitarrista degli anni '60 nonché fratello di L. Tony:
tsuki 25-01-22 16.22
Anche io son stato cliente del mitico Bandiera,ed ogni volta che capitavo a Roma non mancava mai una scappata in via Cavour...R.I.P.....
Adelo69 26-01-22 22.41
Io negli anni 80 quando facevo "sega" a scuola, andavo dal mitico Bandiera a via Cavour e ci passavo tutta la mattinata emo. Ovviamente, avendo dai 15 ai 18 anni, non avevo una lira e raramente compravo. Nonostante questo, sia Franco che Giorgio avevano una pazienza straordinaria e mi "sopportavano" mentre strimpellavo tutte le tastiere/piani esposti emoemo
Mi rimarrà nel cuore emo
emo