Made in Italy

WTF_Bach 07-11-21 00.37
Se le cose stanno così si spiegano tante cose.

Come musicista resto assai deluso, come dirigente comunista mi vengono in mente pensieri a base di Nagant e Siberia…
GianfrixMG 07-11-21 01.08
@ WTF_Bach
Se le cose stanno così si spiegano tante cose.

Come musicista resto assai deluso, come dirigente comunista mi vengono in mente pensieri a base di Nagant e Siberia…
Ma quella al centro è una TP40, non una TP100.

Comunque, a giudicare da questo video ed altri sullo stesso canale, la produzione sembra essere fatta ancora qui in Italia.
FranzBraile 07-11-21 08.29
@ GianfrixMG
Ma quella al centro è una TP40, non una TP100.

Comunque, a giudicare da questo video ed altri sullo stesso canale, la produzione sembra essere fatta ancora qui in Italia.
Beh... Produzione è una cosa... Montaggio è un'altra.
paolo_b3 07-11-21 10.23
@ WTF_Bach
Se le cose stanno così si spiegano tante cose.

Come musicista resto assai deluso, come dirigente comunista mi vengono in mente pensieri a base di Nagant e Siberia…
Alle condizioni attuali pensare di poter competere senza far ricorso a componenti che provengono dai paesi a basso costo della manodopera è proibitivo. E' già buono, ed a mio parere oculato, far ricorso ad un sistema misto in cui almeno una parte del costo viene speso in manodopera italiana.
E' necessario un accordo politico a livello mondiale, ma credo abbiamo già iniziato a muoverci in quella direzione.
WTF_Bach 07-11-21 10.36
@ paolo_b3
Alle condizioni attuali pensare di poter competere senza far ricorso a componenti che provengono dai paesi a basso costo della manodopera è proibitivo. E' già buono, ed a mio parere oculato, far ricorso ad un sistema misto in cui almeno una parte del costo viene speso in manodopera italiana.
E' necessario un accordo politico a livello mondiale, ma credo abbiamo già iniziato a muoverci in quella direzione.
Abbiamo già cominciato a muoverci verso la fase finale di questo sistema marcio, ovvero l’eliminazione anche in Italia di quei diritti che sono stati conquistati con decenni di lotte e con lacrime e sangue.

Invece di portare i diritti nel terzo mondo, portiamo il terzo mondo in Italia.

Detto questo, adesso capisco come mai le fatar abbiano qualche problema di controllo di qualità.
paolo_b3 07-11-21 10.59
@ WTF_Bach
Abbiamo già cominciato a muoverci verso la fase finale di questo sistema marcio, ovvero l’eliminazione anche in Italia di quei diritti che sono stati conquistati con decenni di lotte e con lacrime e sangue.

Invece di portare i diritti nel terzo mondo, portiamo il terzo mondo in Italia.

Detto questo, adesso capisco come mai le fatar abbiano qualche problema di controllo di qualità.
Secondo me il problema dei diritti dei lavoratori, che per inciso preoccupa anche me, è uno tra gli ultimi anelli di una catena di problemi per la quale non si intravedono soluzioni se continuiamo a muoverci nella stessa direzione.
Poi personalmente non intendo fare la rivoluzione, ma mi domando dove saremo tra 20 anni, quando questa iniezione di liquidità dei governi mondiali conseguente al COVID avrà esaurito la sua spinta.
Cosa diceva Roosevelt a proposito del New Deal? emoemoemo
WTF_Bach 07-11-21 11.18
@ paolo_b3
Secondo me il problema dei diritti dei lavoratori, che per inciso preoccupa anche me, è uno tra gli ultimi anelli di una catena di problemi per la quale non si intravedono soluzioni se continuiamo a muoverci nella stessa direzione.
Poi personalmente non intendo fare la rivoluzione, ma mi domando dove saremo tra 20 anni, quando questa iniezione di liquidità dei governi mondiali conseguente al COVID avrà esaurito la sua spinta.
Cosa diceva Roosevelt a proposito del New Deal? emoemoemo
Ma sopratutto, le meccaniche tunisine emetteranno quarti di tono?emo
paolo_b3 07-11-21 11.29
@ WTF_Bach
Ma sopratutto, le meccaniche tunisine emetteranno quarti di tono?emo
Io comunque un controllino lo farei, smontiamo una delle loro meccaniche, se dentro c'è un nocciolo di dattero allora i sospetti iniziano ad essere fondati...
giosanta 07-11-21 11.35
paolo_b3 ha scritto:
Alle condizioni attuali pensare di poter competere senza far ricorso a componenti che provengono dai paesi a basso costo della manodopera è proibitivo. E' già buono, ed a mio parere oculato, far ricorso ad un sistema misto in cui almeno una parte del costo viene speso in manodopera italiana.

Infatti, per cui, ammesso sia vero, non vedo nulla di particolare.
E gli "Yamanesia"? Le Harley Davidson e le Triumph made in India? Persino i rasoi elettrici Braun vantano il "Made in Germany" per giustificare il prezzo doppio delle serie piu costose.
A questo punto mi sorge il dubbio che forse non è un caso se Korg è l'unica (mi pare) che bollina con un bel "Made in Japan" le sue RH3.
Sbaffone 07-11-21 11.50
È un problema politico, la dicitura made in italy è una truffa per come è strutturata ora.
keyboard7 07-11-21 12.02
anche gli iphone li producono in cina
WTF_Bach 07-11-21 12.26
@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
Alle condizioni attuali pensare di poter competere senza far ricorso a componenti che provengono dai paesi a basso costo della manodopera è proibitivo. E' già buono, ed a mio parere oculato, far ricorso ad un sistema misto in cui almeno una parte del costo viene speso in manodopera italiana.

Infatti, per cui, ammesso sia vero, non vedo nulla di particolare.
E gli "Yamanesia"? Le Harley Davidson e le Triumph made in India? Persino i rasoi elettrici Braun vantano il "Made in Germany" per giustificare il prezzo doppio delle serie piu costose.
A questo punto mi sorge il dubbio che forse non è un caso se Korg è l'unica (mi pare) che bollina con un bel "Made in Japan" le sue RH3.
È un problema duplice: politico e di qualità.

Lasciamo perdere l’aspetto politico (forse non è questo il luogo per affrontarlo), ma quello tecnico ci riguarda eccome: se ciò che viene adombrato fosse vero, vorrebbe dire che compriamo prodotti “Made in Italy” a prezzi “Made in Italy” che però hanno tutti i problemi e le magagne di prodotti fatti in nazioni ove la cultura della qualità e della precisione tecnica (e l’assemblaggio è forse ancor più importante della produzione dei pezzi base) è ancora assai scadente.

Questo potrebbe spiegare come mai si sono riscontrati i ben noti problemi di controllo di qualità in questi prodotti.

Tutto questo, ovviamente, ammesso che ciò che viene adombrato nel thread in questione sia vero.
KBL 07-11-21 14.00
WTF_Bach ha scritto:
Invece di portare i diritti nel terzo mondo, portiamo il terzo mondo in Italia.

frase da conservare e incorniciare.
wildcat80 07-11-21 14.20
Ammesso che sia vero che i semilavorati arrivano dalla Tunisia, che peraltro è uno dei paesi più avanzati del fronte nordafricano, il problema starebbe in un controllo di qualità che forse dovrebbe essere più accurato e fatto in quel di Recanati.
Ma visti i recenti sviluppi, mi viene da pensare che le magagne delle TP100 non fossero dovute a problemi di qualità della componentistica, ma a limiti progettuali.
Quindi, fermo restando che certi risvolti geopolitici economici siano attuali e sempre più preponderanti, non credo che il problema della TP100 stia nel luogo di produzione dei semilavorati, ma in un progetto inadeguato e perfettibile, cosa che è avvenuto con la nuova TP110 che rivede dettagli importanti della meccanica.
MicTastiera 07-11-21 15.33
Non ho capito bene qual è il punto...
* Se un prodotto è marchiato "made in Italy" ma viene fatto altrove, c'è il codice civile e penale, c'è poco da dire.
* Se un prodotto marchiato "made in Italy" ha un catena di fornitura internazionale, compresa la Tunisia, siamo nella norma di una produzione industriale dell'era moderna (direi degli ultimi 30/40 anni almeno), con i suoi pregi e difetti.

Da quanto ho capito cercando su internet siamo nel secondo caso, dal 2008 (ho trovato questa data), Fatar ha una consociata in Tunisia per la propria componentistica (non ho trovato altri dettagli).
Mi sembra peraltro una buona scelta rispetto ad un fornitore "terzo", in quanto essendo di loro proprietà ne hanno il pieno controllo, in questo caso la qualità (o non qualità) costruttiva dipende da loro, è più facile da gestire e da garantire.

Cosa viene sostenuto nella discussione di piano world?
paolo_b3 07-11-21 15.41
MicTastiera ha scritto:
Non ho capito bene qual è il punto...

Il punto è che se un fabbricante italiano compera un paio di scarpe in Cina e le paga 5 euro, poi le mette in una scatola in italia e per questa operazione spende 6 euro ci può scrivere sopra "Made in italy". Per inciso per questa strada avremo scarpe scadenti (che costano poco) in scatole bellissime (che poi sono rifiuti ingombranti) emoemoemo
In questo modo hanno reso il "Made in Italy" una barzelletta. Pensi che questa "norma di una produzione industriale dell'era moderna" ci abbia portato vantaggio?
MicTastiera 07-11-21 16.08
@ paolo_b3
MicTastiera ha scritto:
Non ho capito bene qual è il punto...

Il punto è che se un fabbricante italiano compera un paio di scarpe in Cina e le paga 5 euro, poi le mette in una scatola in italia e per questa operazione spende 6 euro ci può scrivere sopra "Made in italy". Per inciso per questa strada avremo scarpe scadenti (che costano poco) in scatole bellissime (che poi sono rifiuti ingombranti) emoemoemo
In questo modo hanno reso il "Made in Italy" una barzelletta. Pensi che questa "norma di una produzione industriale dell'era moderna" ci abbia portato vantaggio?
Se il semplice reimballo in Italia di un manufatto completamente finito possa dare il diritto a rimarchiare come "made in Italy" il manufatto stesso questo onestamente non lo so.
A me personalmente non piacerebbe, ma qua dovrebbe esserci un intervento legislativo non solo italiano ma almeno europeo, ma non intendevo avventurarmi in discussioni così ampie.

Intendevo, qual è il punto di questa discussione.
Cioè, l'intervento postato all'inizio sostiene che le tastiere Fatar siano assemblate in Tunisia e spacciate per made in Italy?
Oppure stiamo dicendo che le tastiere Fatar hanno anche componentistica fatta (da Fatar) in Tunisia?
Sono due cose molte diverse e non ho capito di quale dei due casi stiamo parlando.
giosanta 07-11-21 16.13
Ma a questo punto come si fa a definre il "made in...."?
È noto, ad esempio, che molta importante componentistca di autovetture e motociclette "made in Germany" viene dall'Italia (Marelli, Brembo ecc.), restando in un ambito ancora piu vicino le macchine Nord (made in Sweden) montano tastiere italiane o giapponesi ecc. ecc..
Conta allora da dove proviene la scatola con il prodotto finito? La nazione dov'e allocata la banca che riceve i pagamenti dei prodotti? Cos'altro?
paolo_b3 07-11-21 17.03
@ giosanta
Ma a questo punto come si fa a definre il "made in...."?
È noto, ad esempio, che molta importante componentistca di autovetture e motociclette "made in Germany" viene dall'Italia (Marelli, Brembo ecc.), restando in un ambito ancora piu vicino le macchine Nord (made in Sweden) montano tastiere italiane o giapponesi ecc. ecc..
Conta allora da dove proviene la scatola con il prodotto finito? La nazione dov'e allocata la banca che riceve i pagamenti dei prodotti? Cos'altro?
Se non è cambiata la legislazione "Made in.." viene attribuito al paese in cui viene aggiunto maggior valore economico al bene. Però per rispondere a Mictastiera personalmente ho colto lo spunto per una riflessione più ampia delle meccaniche Fatar, anzi come ho già detto e come ha detto anche Mictastiera, bisogna trovare un accordo mondiale per arginare l'approvvigionamento selvaggio dei beni nei paesi a basso costo di manodopera.
Ma tutto mi fa pensare che ce ne siamo resi conto.
giosanta 07-11-21 17.36
paolo_b3 ha scritto:
Se non è cambiata la legislazione "Made in.." viene attribuito al paese in cui viene aggiunto maggior valore economico al bene...

Non sapevo, grazie.