@ keyboard7
Un recente studio fatto su un campione di 58 adolescenti, descrive il legame tra musicista e strumento come qualcosa di intimo, nel quale lo strumento viene
"Personificato in un amico, compagno o confidente consente di sentirsi meno soli e di superare, grazie al suo aiuto, fatiche e difficoltà connesse alla crescita."
studio sul legame tra musicista e strumento
Penso che sarebbe interessante condividere opinioni sull'argomento e anche aneddoti sul legame con i nostri strumenti.
Interessante. Mi ritrovo con questo studio. Cioè, quando ero ragazzo il legame che avevo con il mio pianoforte e la mia tastiera era sicuramente quello. Però credo dipenda proprio dal modo di vivere i sentimenti e le emozioni in quella fascia d'età, l'adolescenza.
Peraltro, quando non mi venivano passaggi che il giorno prima mi erano venuti alla perfezione mi incavolavo non poco, e in parte me la prendevo con lo strumento come con un amico che all'improvviso ti volta le spalle.
In età adulta il rapporto è cambiato, lo strumento musicale è diventato un mezzo per accedere alla musica, quindi la funzione che attribuivo allo strumento (" compagno, confidente, aiuto per superare le difficoltà...") è passata alla musica intesa come "arte", e lo strumento è passato in secondo piano proprio come "strumento" per accedere alla musica ed ai suoi meravigliosi poteri ed effetti.
Ai miei strumenti resto comunque molto attaccato, il piano di famiglia lo "vado a salutare" quasi tutte le volte che vado a trovare i miei, come se facesse parte della "famiglia".
Agli altri strumenti (basso, piano digitale etc) sono affezionato anche riconoscendone i limiti (tutta roba di media qualità), ma sicuramente meno attaccato di quanto non fossi da adolescente.