@Bob_Braces
non è una composizione "moderna" nei canoni della prima metà del '900, è una composizione che, rifacendosi a un'aria medievale, ha due elementi distinti: il canto, spesso monodico, e una base armonico/ritmica. Direi che è più vicina al prog Rock che al contemporaneo classico.
L'ossatura è la declamazione di un testo in latino ed ha ricorrentemente questa struttura: > - - - > - /> - - - > - . Tutta l'apparente poliritmia dell'orchestra è subordinata al fraseggio del coro e solo i timpani, dal FF in poi, hanno una reale attinenza logica con la divisione in 3/2 chiamata in partitura.
Sono due giorni che ne discuto anche in un altro gruppo e tra loro c'è chi ha giustificato la divisione in 3/2 per l'esigenza di far cadere la fonetica latina sui battere ma anche chi ha ammesso che per eseguirla con cori amatoriali ha dovuto cambiare la divisione.
Io rimango convinto sul fatto che la struttura, l'impianto musicale, tecnicamente va basato sulla pulsazione > - - - > -, ma ...considerando che Orff non era certamente uno sprovveduto, ho pensato ad un suo colpo di genio: ha rotto la regola obbligando la lettura di ciò che è semplice tramite una chiave sbagliata, zoppa, in modo che sia a chi suona o che ascolta il tutto appaia sempre instabile, carico di ansia, incertezza, mistero.
Qui
* le mie argomentazioni su una pagina della partitura che, non avendola mai vista prima ma conoscendone solo il suono della musica, leggendola mi ha destabilizzato e continuo a ritenerla tecnicamente sbagliata ma artisticamente d'effetto.
* In viola la divisione in 3/1
in azzurro la suddivisione in 4/2+2/2,
in verde i singoli movimenti del 3/1 suddivisi a quartine (per i meno avvezzi alla divisione (solfeggio) ovviamente in questo caso le quartine sono di quarti, se era 3/2 le quartine diventavano di ottavi e se era un 3/4 le quartine diventavano sedicesimi)