zaphod ha scritto:
Quando è successo il fattaccio, io per primo ho pensato "ma non poteva una strafatta schiantarsi contro un muro e restarci lei, invece di travolgere un'inerme persona senza colpe, che si è solo trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato?" Generalizzando, si è sempre portati ad augurare il peggio possibile a chi crea dolore e morte, quando queste sono evitabili tramite atteggiamenti morigerati (evitare velocità eccessive, droghe o alcool mentre si guida un mezzo).
Ora, che l'autrice si è suicidata, non riesco a dire "giustizia è fatta"
Io non credo che si auguri il peggio a chi crea dolore, semplicemente in questi casi si pensa che se uno vuole farsi del male che se lo faccia da solo, senza coinvolgere gli altri.
Ora, un fatto del genere è sicuramente tragico e denota da parte della ragazza una moralità e sensibilità che nel momento dell'incidente nessuno (credo) pensasse potesse avere.
Non posso però restare indifferente al fatto che una persona sotto l'effetto di sostanze stupefacenti che causa un incidente che provoca la morte di una persona possa rimanere libera di fare ciò che vuole, anche di buttarsi sotto un treno