@ drmacchius
Da piccolo studiai i valzer op 69 di Chopin sull‘edizione rivista da pozzoli della serie „il mio primo Chopin“. Sono alcuni degli unici pezzi che ho continuato a suonare a memoria in quelle poche volte che ho avuto modo di suonare nei 10-15 anni di pausa totale.
Col Kawai mi hanno dato diversi spartiti marcati Kawai ma che credo che siano delle ristampe su carta economica di alcune edizioni Urtext (confrontando il volume „sonatine 1“ verosimilmente si tratta di ristampe di edizioni Peters). Tra i vari spartiti ci sono i valzer ci Chopin.
Riprendendo mano alla versione cartacea ho notato che la mano sinistra nell‘edizione Kawai suonava una parte diversa rispetto a quella dell‘edizione di pozzoli. Nel sospetto cge si trattasse di una semplificazione per bambini ho preso delle fotocopie di una edizione Ricordi rivista da montani e ho visto che il testo (a parte le revisioni e i consigli sulla diteggiatura apportati per „le piccole mani“) è lo stesso di quello di pozzoli.
Nel sospetto che ci fosse un errore di stampa da parte della Kawai che metteva in dubbio l‘intera opera ho preso l‘edione Urtex della Henle (quelle con copertina blu). Qui vengono date due edizioni diverse dell‘opera 69. Una definita „autografa“, cge ha la linea di basso uguale a ricordi ma cambia il canto, specie nelle volatine che vengono messe in punti inattesi con una dicitura „ossia“ che non esplica come fare un abbellimento ma mette una tredicina al posto di una ottimina il tutto in un ritornello inesistente nella edizione ricordi e un‘altra versione chiamata „secondo Fontana“ in cui il canto è scritto come l‘edizione ricordi e la mano sinistra suona come l‘edizione Kawai.
Ho ascoltato Michelangelo che suonava il primo dei due valzer e sicuramente non eseguiva la versione definita „autografa“.
Adesso mi chiedo, qual‘è l‘edizione giusta e fedele per suonare questi due valzer?
Le edizioni di Chopin spesso sono piene di varianti in quanto capitava che "rivedesse" i brani nelle edizioni successive. Ci sono giunti inoltre spartiti appartenuti ai suoi allievi di edizioni originali (quindi approvate da Chopin) con correzioni/varianti di Chopin stesso, quindi non è sempre facile capire quale è il VERO testo.
Lasciando perdere le edizioni Ricordi (che ritengo ottime per la lirica), e quelle Kawai (non penso vadano troppo per il sottile), se stai sulla Henle o sulla Peters sei a posto, forse trovi su IMSLP le revisioni di Cortot, che sebbene un po' datate, contengono consigli e indicazioni utili.
All'inizio delle edizioni Henle trovi l'apparato critico in cui spiegano su quali fonti si sono basati e poi in fondo trovi le varianti.