vin_roma ha scritto:
Non è Mozart o Chopin, questa è musica libera, basta prendere gli elementi che trovi da qualsiasi parte (Linea Basso, Armonie, elementi Ritmico/Melodici, l'inciso) e adattarli al tuo istinto. Libertango va trattato come un qualsiasi standard del Real Book solo che in questo caso non è semplice tenere l'indispensabile accento ritmico del basso, il contrappunto interno che si traduce in armonia e la parte ritmo/melodica in alto. Con l'inciso si potrebbe stare più rilassati: bel senso melodico, c'è spazio per qualche risposta, la pulsazione della milonga la si può arricchire con i bassi tipici del tango al pianoforte... ma in generale è un pezo che metterebbe in crisi non pochi pianisti, anche esperti e jazzaroli
Sono d’accordissimo.
Non c’è un modo unico per eseguirlo, ma è un brano sanguigno, passionale, e come tale va interpretato.
Le versioni pianistiche che hai linkato sono tutte anemiche, gli manca quella sensualità naturale del brano. Sorvolo sull’ultima pianista (che ha pure un piano scordato e un compressore sulla registrazione che castra la già piatta esecuzione)
Se lo senti, puoi suonarlo; se non lo senti, meglio passare ad altro, secondo me.
@BB79: hai messo una versione progghissima che mi ha spiazzato (sPiazzollato?
)
A me, che non amo particolarmente il prog, è comunque piaciuta…
Bella la versione della Filarmonica di Berlino, forse un filo irruenta, ma c’è l’anima, hai ragione Vincenzo