@ wildcat80
Eccoci!
Come anticipato, ecco un mio pezzo, smaccatamente italodisco, che è uscito ieri sulla compilation nazionale del gruppo tematico Facebook SynthCafé.
Tutto fatto a distanza, come nei canoni della compilation.
Io mi sono occupato della base e delle linee melodiche, nonché della finalizzazione.
Il testo e la registrazione vocale sono opera di papà e figlia, romagnoli, Simone e Bianca.
Simpatica l'idea di costruire un testo che attinge ai titoli di hit dell'epoca (non lo avrei concepito, occorre un altro tipo di creatività).
La parte più divertente è stata la programmazione del vocoder, esigenza nata dalle circostanze (non riuscivamo ad avere dei cori).
È il primissimo mix e master che ho fatto, in cui ho voluto ricreare comunque un suono vecchiotto.
Mi sembra di esserci riuscito.
Attenzione, a breve brevissimo un'altra sorpresa!
Bello il sound generale, bella la voce della cantante, si sente che con quelle atmosfere e quei suoni ti ci trovi a tuo agio.
Meritate una compilation tutta vostra.
Unico appunto, se mi permetti, il brano è (volutamente o no, non lo so) "scuro" e ti è rimasto "piatto".
Gli anni '80 sono caratterizzati da riverberi lunghissimi e delay pazzeschi specie sulla batteria e sulla voce, certi brani sembravano suonati dentro ad ambienti spaziali (molto digitali peraltro). La voce è nitida e non mi pare da pulire più di tanto ma un pizzico di slap delay e un filo di chorus ce lo metterei. Butta sul master un tape simulator per il suono della musicassetta e sei a posto.
Curare "l'ambiente" di una canzone fa la differenza.