orange1978 ha scritto:
come mai invece oggi queste cose succedono sempre piu di frequente? ....facciamoci due domande.
Perché viviamo in una società dove oggi più che mai conta l'immagine. E l'immagine considerata come modello da raggiungere per tutti è quella del successo, della competitività a tutti i costi, dell'efficienza ai livelli massimi, dell'essere sempre vincente, sempre in cima alla piramide e dell'adesione a tutte le mode del momento. E se non rispecchi questi canoni, se non ce la fai a star dietro a questi "requisiti", sei considerato uno sfigato. Fa niente se magari hai delle competenze o degli interessi particolari, se sei un creativo, se sei una persona intelligente e sveglia e che compie delle scelte ragionando con la propria testa e non in base ai modelli imposti dalla massa. Sei uno sfigato e basta, così è come ti vede la maggior parte delle persone. E questo può riguardare qualsiasi cosa, dal riuscire a fare carriera e diventare ricco e famoso, al più banalmente riuscire a vincere ad un videogioco. E guai ad avere un'esitazione, un momento dove non riesci ad avere successo: vieni messo alla gogna.
In realtà questo è un modello che non viene promosso solo in questi ultimi tempi, ma da decenni. E con l'aumento esponenziale delle possibilità tecnologiche di questi ultimi anni (Internet, social network, eccetera) questa promozione che prima era limitata perlopiù alla TV ed alle riviste gossip è stata spinta all'estremo, col risultato che sono aumentati gli atti di bullismo, molti dei quali nascono su Internet e molto spesso arrivano a concretizzarsi nel mondo reale. E chi ne viene colpito spesso finisce in depressione, arriva a compiere atti di autolesionismo, fino a culminare col suicidio.
Un'altra categoria di persone danneggiate dal culto dell'immagine è quella dei deboli di carattere. Costoro, continuamente bombardati da questa promozione dell'ipercompetitività ed efficienza a tutti i costi, alla fine si auto-convincono di essere inadeguati, di essere dei perdenti, ed anche qui si sfocia in depressioni, autolesionismi e suicidi. Spesso si tratta anche di persone che non hanno hobby o interessi particolari in cui, ad averli, costoro potrebbero esprimersi per quello che sono e dove potrebbero prefiggersi e raggiungere degli obiettivi. E, soprattutto, che potrebbero aiutarli a fregarsene una buona volta di cosa dicono mode e modelli e di cosa pensano gli altri di loro.
E gli adolescenti in primis sono deboli di carattere, non per colpa loro ma semplicemente perché quello è il periodo in cui il loro carattere si sta formando, in cui iniziano ad affermarsi come persone, ed è un periodo molto delicato. E tanto sono deboli quanto sanno essere bastardi con i loro coetanei, da qui nascono gli atti di bullismo, anche se questi non sono una prerogativa dei ragazzi perché esistono bulli di tutte le età, che molestano persone di tutte le età. Non è un caso che questo problema colpisca in modo particolare gli adolescenti.
A tutto questo sta dando un assist formidabile l'involuzione dell'intelletto collettivo a cui stiamo assistendo (aka: istruzione sempre più precaria, sempre meno considerazione per la cultura e la crescita personale e sempre più rincoglioniti ignoranti in giro). Inoltre tutto ciò, spesso purtroppo
nasce già dall'educazione che si riceve in tenera età, dove il modello viene imposto subito nei primi anni di vita.
In sintesi, viviamo in una società di merda, che porterà lavoro via via maggiore agli strizzacervelli, e che causerà sempre più depressioni e suicidi.