@ Bob_Braces
Scena 1
A dicembre 2020 il potenziometro del volume del mio Mopho X4 inizia a fare le bizze e dopo qualche giorno smette del tutto di funzionare (per fortuna restando tutto aperto a volume massimo).
Il synth è da anni fuori garanzia, ma più per curiosità che altro scrivo al supporto per vedere che dicono.
Il supporto mi dice di provare per scrupolo a ruotare il pot tutto a sinistra e tutto a destra per almeno 100 volte (sic.) e che nel caso il problema non si fosse risolto me ne avrebbero mandato loro uno nuovo a loro spese.
Ieri mi è arrivata una busta in pluriball direttamente da San Francisco contenente il pot. Oggi ho aperto il synt, sostituito il vecchio con il nuovo e ora tutto funziona perfettamente.
Costo dell'operazione per DSI tra spedizione e potenziometro: boh, facciamo 5 dollari?
Punti acquisiti da DSI nella mia considerazione/stima: moltissimi
Quando penserò di comprarmi un altro synth li terrò in considerazione? Sicuramente sì.
Scena 2
Ho in casa un vecchio organo liturgico GEM con trent'anni di servizio sul groppone, che ho suonato tantissimo ma che ormai non tocco praticamente più e nel caso solo come controller MIDI per pilotare GrandOrgue.
La scorsa estate lo accendo dopo molto tempo e tre note al pedale non suonano. Apro la pedaliera e vedo che i gommini che premono gli switch si sono sbriciolati e non riescono quindi a fare il loro mestiere.
Non so se avete presente di cosa sto parlando. Di fatto si tratta di una specie di "8" fatto in gomma lungo un paio di centimetri, un'asola dell'"8" è infilata all'estremità dei pedali e l'altra asola va appunto a premere dei microswitch (deformandosi) quando si preme il pedale.
So naturalmente che la GEM è fallita, ma so che lo stesso sistema è usato, ad esempio, anche negli organi Viscount e in ogni caso provo a cercare presso qualche riparatore
- Riparatore 1: ascolta quello che gli dico al tel, si mostra comprensivo e mi dice che ha qualcosa in casa ma che quel sistema di pedaliera non è affidabile. Se gliela porto, la pedaliera, è disposto a modificarla con un nuovo sistema più moderno che installa lui con un costo stimato di circa 1000 euro, ma i gommini non se la sente di spedirmeli perché non sarebbe una cosa professionale. Lo saluto
- Riparatore 2: mi ascolta e mi dice che è impossibile che il modello di organo che gli dico di avere abbia quei gommini. Gli chiedo se gli posso mandare una foto via mail, mi dice di no perché anche se fosse come dico quei gommini non li fanno più. Vabbé...
- Riparatore 3: mi chiede lui di mandargli una foto, perché dovrebbe avere i famosi gommini in magazzino. Mando la mail, faccio passare una settimana, lo richiamo, mi dice che non ha ricevuto nulla, rimando, altra settimana, richiamo, mi dice che non ha avuto tempo di guardare, altra settimana, riscrivo, nessuna risposta. Ci mollo
- Riparatore 4: capisce al volo di che si tratta e mi dice ha i gommini in casa, ma che assolutamente non me li può spedire. Chiedo perché e mi dice che loro non spediscono, ma che se gli porto la pedaliera me la ripara lui. Per me sarebbero circa 500km di viaggio tra andata e ritorno. Ringrazio
Conclusione: i gommini me li sono ricostruiti io, con pezzi di una vecchia camera d'aria di bicicletta, mastice e foam.
Costo dell'operazione: nessuno, avevo tutto in casa
Punti acquisiti dai suddetti riparatori: nessuno
Se avrò in futuro bisogno di riparazioni più serie mi rivolgerò a questi 4: sicuramente no
Tutto questo lungo pistolotto per dire cosa? Una banalità e cioè che se hai un'attività commerciale che ti porta a contatto con dei clienti, i clienti non dico che tu debba coccolarli, ma almeno trattarli con rispetto.
Spesso per trattarli bene e fare bella figura e "creare affezione" non c'è bisogno di chissà che.
È il tipico ragionamento dei sedicenti "professionisti": perché tribolare per pochi spicci, quando posso guadagnare tanto senza sbattimenti?
Ovviamente ci sono le eccezioni, ma non erano quei quattro.