@ afr
Grazie mille, un pó di reissue tra digitale ed analogico
MODWAVE va approfondito, potrebbe essere interessante
In ogni caso tra wavestate, MODWAVE ed opsix, intravedo 3 sound engine che faranno parte della prossima ws di Korg
Due cose interessanti.
1) Dopo decenni in cui i costruttori piu' noti hanno proposto un numero esagerato di workstation a campioni, finalmente il mercato si riempie di sintetizzatori di ogni genere (analogici, digitali ecc) e con diversi motori di sintesi, offrendo finalmente ogni tipo di motore sonoro per chi volesse integrare il proprio set di strumenti.
2) alcuni di questi sintetizzatori (nel caso di korg) finiranno facilmente nella prossima workstation, a far felici coloro che vogliono workstation multisintesi.
Personalmente (suonando solo a casa), ho riscoperto il piacere dell'avere una workstation completa (kronos) e del poterla integrare con sintetizzatori di ogni genere (Model D, Cobalt8, Hydrasynth : tutti strumenti spettacolari che valorizzano enormemente il proprio set, e l'ultimo citato e' davvero una bomba che suona da paura, ma anche cobalt8 non scherza).
Se anni fa molti di noi erano sconsolati dalle novita' a meta' (workstation il cui contenuto era al 70% proveniente dalle versioni precedenti), adesso ognuno puo' scegliere come configurare il proprio set di strumenti, senza compromessi.
Chi fa live ha i suoi strumenti dedicati, chi ama le workstation o ne e' sprovvisto ha l'imbarazzo della scelta, e chi vuole sintetizzatori con tutti i tipi di motori (dall'analogico, al digitale, alla FM) non ha che l'imbarazzo della scelta.
Non a caso, dopo un periodo di appiattimento, e' tornato il mio entusiasmo verso i tasti bianchi e neri.
E' vero, c'erano gia' i VA, ma anch'essi avevano spesso una certa ripetitivita' che rendeva piatta l'offerta.
Ora tra Deepmind, wavestate, modwave, opsix, Cobalt8, Hydrasynth, cloni analogici e digitali vari c'e' davvero tutto. (e c'e' da farsi del male... in senso buono !).