steve ha scritto:
l insidia sta che quest ultimo si puo nascondere dietro l anonimato e sta alla nostra abilità fare un adeguata selezione...
Il problema è che Facebook è diventato troppo grosso per essere gestibile, soprattutto per come è basato il suo business. Facebook fa soldi con la pubblicità (e rivendendo alle multinazionali i dati che gli utenti gli riversano sopra, ma questa è un'altra storia...). Per fare più soldi, deve tenere il più possibile gli utenti incollati al sito. Per tenere il più possibile gli utenti incollati al sito, ha tutta una serie di sistemi che consentono di capire quali sono gli argomenti più in tendenza, e favorisce la diffusione dei post che ne parlano. Più questi post vengono diffusi più la gente li legge e li commenta, passando di conseguenza più tempo sul social network.
Ora, tipicamente quali sono gli argomenti più di tendenza? Le stronzate. E non solo i pettegolezzi dei VIP, ma anche la disinformazione e le teorie complottistiche più o meno pericolose, specialmente in questi tempi di pandemia. E più gli utenti leggono e condividono post sulle stronzate, più Facebook glieli propone, crendo le cosiddette "camere d'eco", dove gli utenti vedono sempre di più solo le informazioni relative agli argomenti dei post che hanno aperto più spesso e sempre meno le altre. Oltrettutto ciò alimenta anche i vari bias di conferma, rafforzando idee e concetti che possono essere sbagliati ("io credo alle capre volanti, apro i post sulle capre volanti, FB mi propone sempre più post sulle capre volanti perché sono quelli che apro di più, non mi propone quelli di gente che dice che le capre volanti non esistono" -> "le capre volanti esistono").
Facebook, per via del suo "core business", favorisce la diffusione della disinformazione, per quanto mr. Zuckerberg vada a fare il faccino pulito al congresso, a leccare il culo ai senatori e continuando a ripetere a pappagallo che "ci teniamo a garantire ai nostri utenti un ambiente più sano possibile, dandogli al contempo la possibilità di mantenere in modo sicuro le relazioni con i propri cari" e tutto lo stucchevole bla bla politicamente corretto che tipicamente sfoggia quando ha gli occhi dei senatori addosso.
Insomma, Facebook sta favorendo l'anticultura, l'antiscienza e la disinformazione "by design", e come lui anche la maggior parte degli altri social network. Per questo che dico che è diventato un cancro, non solo di Internet ma anche della società, perché oltre a tutti i discorsi sul come calpesti allegramente la privacy degli utenti, sta contribuendo al rincoglionimento globale della gente.
Insomma, Facebook deve morire. E con lui, tutta la m***a social che gli somiglia. Anche perché stanno spostando il "social" su Internet e lo stanno togliendo dal mondo reale, ormai quando vado in giro vedo sempre più zombie che stanno con gli occhi sempre incollati allo smartphone senza nemmeno guardare dove vanno, talmente presi dallo spetegulès social che se incrociandoli per strada gli usi la cortesia di un "buongiorno" o "buonasera", manco alzano la testa e tirano dritti.
Quando sei diventato un'entità così grande e pervasiva hai anche delle grandi responsabilità verso la gente e la società, quindi qui il discorso "non è lo strumento ad essere il male ma il come viene usato", discorso che fino a poco tempo fa ho sempre fatto nei confronti di Facebook, non è più applicabile.