@ vin_roma
Chiariamo,
La SIAE non è un ufficio notarile, è un istituto nato per cerificare e tutelare la proprietà intellettuale.
I fruitori "tipo" sono editori ed autori come Rusconi, Mondadori, Baglioni, Dacia Maraini, Jurgens, Gazzè e centinaia e centinaia di altri soggetti di questo livello e certamente questi non si fanno problemi per 60€ annuali di iscrizione.
Poi la SIAE, non potendo sindacare sulle qualità artistiche, accetta tutti coloro che fanno richiesta di iscrizione ma lamentarsi poi per la quota annuale mi sembra fuori luogo. La SIAE non è un deposito notarile, è fatta per chi ci lavora con le opere intellettuali.
Vin, mi sembra che qui nessuno abbia mai messo in dubbio questo, anzi.
Quei 60 euro danno fastidio non tanto perché sono "sessanta euro" ma più per il fatto che nel 2020 ci dovrebbe essere maggiore chiarezza e soprattutto semplicità, ma siamo in Italia e la semplicità non conviene a nessuno, ci sono intere categorie di lavori che vivono solo grazie alle complicazioni.
Torniamo in topic, la questione è semplicemente scegliere tra Soundreef che non trovo strano ammettere che abbia come vantaggio assoluto il fatto di essere gratis, oppure restare nel mondo SIAE che come dicevo prima, sarà un carrozzone ma se uno vuole solo avere i propri diritti tutelati credo sia il top. Il discorso è un altro, quanto è limitato e limitante usare Soundreef?
Una volta si diceva che quando una cosa è gratis vuol dire che il prodotto in vendita SEI TU...