Synth. Dovendo scegliere come vi comportereste?

vansys 14-11-20 21.21
Ciao a tutti.
Per questo Natale voglio regalarmi un synth analogico che mi permetta di studiare al meglio la sintesi.
Premesso questo e considerando un budget di massimo 1.500 euro vi presento una selezione che ho fatto in ordine casuale e non di personale preferenza:
MOOG SUB SEQUENTIAL 37 (o il 25)
- MOOG GRANDMOTHER
- ROLAND SE-02
- BEHRINGER POLY D
- BEHRINGER MODEL D
Se possibile datemi info su queste macchine ma, se ci fossero alternative, non voglio sotto menù ma desidero che tutto sia disponibile a pannello.
Il suono che cerco è il classico synth 70/80 ed il fattore polifonia è secondario.

Grazie a tutti
anonimo 14-11-20 21.45
@ vansys
Ciao a tutti.
Per questo Natale voglio regalarmi un synth analogico che mi permetta di studiare al meglio la sintesi.
Premesso questo e considerando un budget di massimo 1.500 euro vi presento una selezione che ho fatto in ordine casuale e non di personale preferenza:
MOOG SUB SEQUENTIAL 37 (o il 25)
- MOOG GRANDMOTHER
- ROLAND SE-02
- BEHRINGER POLY D
- BEHRINGER MODEL D
Se possibile datemi info su queste macchine ma, se ci fossero alternative, non voglio sotto menù ma desidero che tutto sia disponibile a pannello.
Il suono che cerco è il classico synth 70/80 ed il fattore polifonia è secondario.

Grazie a tutti
Dico la mia anzitutto su quelli che hai scritto, poi ne aggiungo altri.
SE-02 e Model D sono desktop, niente tastiera (aspetto da tenere presente). Il SE-02 non se lo sono filati in molti, ha pomelli minuscoli.
Moog Subsequent 37 è, penso di non sbagliare, uno dei synth iconici degli ultimi anni, se ci metti le mani sopra non le togli più, e varrà sempre qualcosa. Non posso dire lo stesso del Poly D, che ho provato in negozio e non mi è piaciuto né come suono tantomeno come costruzione, ma è solo la mia impressione.

Aggiungo: per imparare la sintesi potresti valutare inizialmente dei synth con un solo oscillatore. In casa Arturia hai il Microbrute che ha avuto il suo perché, in casa Korg hai il Monologue. Se vuoi due oscillatori c’è Novation Bass Station 2. Questi sono synth usciti da qualche anno che trovi facilmente usati sui 200 euro su per giù e hanno parecchi controlli a disposizione. Quando qualche anno fa ero al principio anche io questi andavano. Dopodiché in realtà la scelta di synth analogici oggigiorno è immensa, più ne nomini più ne dimentichi.. spero di esserti stato di aiuto.

A domanda secca comunque, se dovessi scegliere tra i tuoi elencati, andrei senza esitazione sul Moog Subsequent.
vansys 14-11-20 22.20
Prima di tutto grazie.
Ammetto che la presenza della key ha il suo peso ma non è essenziale nel senso che posso compensare.
A me del Grandmother attrae la possibilità di poter aggiungere elementi in quanto semimodulare... come lo vedete come aspetto vista la finalità per cui lo prenderei?
d_phatt 14-11-20 22.29
@ vansys
Prima di tutto grazie.
Ammetto che la presenza della key ha il suo peso ma non è essenziale nel senso che posso compensare.
A me del Grandmother attrae la possibilità di poter aggiungere elementi in quanto semimodulare... come lo vedete come aspetto vista la finalità per cui lo prenderei?
Nella lista hai messo il POLY D che è sensibilmente diverso dagli altri essendo polifonico. Detto questo, visto che la polifonia non è un fattore importante ti dico senza esitazione: prendi il Moog Subsequent 37.
Innanzitutto è un Moog, secondo SUONA DA PAURA (essendo un Moog), terzo e non ultimo ha un sacco di roba dentro e una sintesi per niente scontata, specie se confrontata al Model D (sia behringer che l'originale). Puoi cambiare il numero di poli del filtro, per esempio, hai inviluppi DAHDSR, eccetera. Ha anche l'arpeggiatore, i controlli a vista e belli grandi e una tastiera a 37 tasti passo standard.
Inoltre per qualità costruttiva è di una classe molto superiore agli altri strumenti che hai nominato, eccetto l'altro Moog ovviamente, che si è semimodulare, ma ha anche un suono un po' diverso avendo oscillatori basati su quelli delle vecchie serie Moog.
Il Subsequent è senza dubbio uno dei migliori synth degli ultimi anni. Inoltre pur essendo analogico è stabilissimo, tiene l'intonazione senza problemi.
E ti accorgerai cosa significa suonare un attrezzo del genere (specie in gruppo o live, ma anche in studio non fa brutta figura eh...) solo dopo averlo provato sulla tua pelle.
anonimo 14-11-20 22.31
@ vansys
Prima di tutto grazie.
Ammetto che la presenza della key ha il suo peso ma non è essenziale nel senso che posso compensare.
A me del Grandmother attrae la possibilità di poter aggiungere elementi in quanto semimodulare... come lo vedete come aspetto vista la finalità per cui lo prenderei?
Il Grandmother non l’ho provato mai, non so dirti. Però se ti interessa anche l’aspetto semimodulare potresti considerare il Minibrute 2, che tra l’altro sono sempre indeciso pure io se prendermelo o no..
vansys 14-11-20 22.50
Approfitto per chiedere quali differenze ci sono tra Subsequent 25 e 37 oltre ovviamente alla tastiera e al display. A livello di controlli manuali sono uguali?
Chiedo perché 500 euro di differenza si sentono un po
michelet 14-11-20 22.52
Era parecchio tempo che rincorrevo l'idea di avere un sintetizzatore monofonico. Essendo abituato ai polifonici, non avevo mai tenuto in considerazione quelli monofonici perché ritenevo fosse limitante poter produrre una nota sola alla volta. Del resto con un sintetizzatore monofonico si possono fare tre tipologie di suoni: linee di basso, lead o effetti sonori.
Così, approfittando di un'occasione, alla fine di settembre di quest'anno, per farmi un regalo per il mio onomastico, ho acquistato Roland SE-02.
Ero un po' indeciso per il fatto che i controlli sono parecchio miniaturizzati e tra loro abbastanza vicini, però tutto sommato si riescono a muovere discretamente, facendo attenzione a non forzare in modo eccessivo. Ho risolto elegantemente il problema della gestione, programmandomi su Novation SL61mkII un template e quindi utilizzo i controlli di SL61mkII per pilotare i parametri di sintesi di SE-02, Certo, è una soluzione che richiede uno strumento esterno, però mi garantisco una vita più lunga di SE-02. Volendo ci sarebbe Roland K25m, la tastierina coordinata, ma oltre ad essere ridotta non ha aftertouch, molto utile con certe patches.
Dal punto di vista del suono, posso dire che mi ha soddisfatto molto, andando quasi al di là delle mie aspettative. Fondamentalmente si ispira a Moog D, ma aggiunge anche uno step sequencer utilissimo ed un effetto di delay molto comodo quando si generano certe sequenze (ipnotiche) in stile Kraftwerk o Tangerine Dream.
Anche a livello della programmazione, il percorso del segnale è molto logico e gran parte delle modifiche apportate portano a risultati facilmente immaginabili.
Insomma, per la mia esperienza, non posso che consigliare SE-02.
Aggiungo solo che quando uscì un paio d'anni fa aveva un prezzo, forse, eccessivo. Oggi lo si trova attorno ai 400€ che, per la qualità offerta, sono adeguati.
d_phatt 14-11-20 22.54
@ vansys
Approfitto per chiedere quali differenze ci sono tra Subsequent 25 e 37 oltre ovviamente alla tastiera e al display. A livello di controlli manuali sono uguali?
Chiedo perché 500 euro di differenza si sentono un po
Ha meno controlli immediati (molti sono nascosti a "pagina 2", a cui si accede usando l'editor o particolari combinazioni di tasti), anche se quelli che ha esposti a pannello sono comunque molti, ha molte meno memorie (solo 16 + 1), e ha solo un LFO anziché 2. Questo di sicuro, poi se ha anche altre cose in meno non ricordo così a memoria.

Comunque anche l'SE02 che suggerisce Michelet ha veramente quasi il pedigree Moog, essendo della Studio Electronics. Ottimo synth anche secondo me...peccato per i suoi controlli un po' piccoli.
michelet 14-11-20 23.19
d_phatt ha scritto:
Comunque anche l'SE02 che suggerisce Michelet ha veramente quasi il pedigree Moog, essendo della Studio Electronics. Ottimo synth anche secondo me...peccato per i suoi controlli un po' piccoli.

Come dicevo, se programmi un controller esterno per associare i parametri di sintesi più utilizzati, eviti il rischio di danneggiare a lungo andare i potenziometri di SE-02 stesso.
Il problema, a mio modesto avviso, sussiste per tutti i "bimbiminkia" che si credono grandi artisti e ruotano in modo vorticoso i soliti potenziometri di cutoff, resonance e poco altro. In quel caso la vita utile di SE-02 si riduce a una manciata di mesi. Se, invece, viene usata cura ed attenzione, senza indurre eccessive sollecitazioni ai potenziometri, lo strumento durerà a lungo.
wildcat80 15-11-20 00.43
Sono strumenti molto diversi per prezzo e non solo.
Mi sembri comunque incentrato sul suono Moog: e se puntassi, visto il budget, a prendere un Matriarch usato?
vansys 15-11-20 01.01
Per via delle condizioni di acquisto posso orientarmi esclusivamente sul nuovo e comunque acquistato in negozio.
In effetti vista la tipologia di acquisto, volendo un synth che possa rimanere a prescindere dai chiari di luna sono molto incentrato su Moog.
Al momento la massima indecisione è tra il Sub (25 o 37) e il Grandmother
d_phatt 15-11-20 01.22
@ vansys
Per via delle condizioni di acquisto posso orientarmi esclusivamente sul nuovo e comunque acquistato in negozio.
In effetti vista la tipologia di acquisto, volendo un synth che possa rimanere a prescindere dai chiari di luna sono molto incentrato su Moog.
Al momento la massima indecisione è tra il Sub (25 o 37) e il Grandmother
Attento perché, come ho detto, i due Subsequent non sono equivalenti come sintesi, al di là dei controlli e delle dimensioni.
Il Grandmother è più per sperimentare con un sistema semimodulare, forse più particolare. Ma ha solo 32 tasti. E gli oscillatori di vecchia concezione (non che sia un difetto, qui si va a gusti).
Il Subsequent 37 è una soluzione forse più "pronta" e impacchettata. E i suoi oscillatori sono quelli delle nuove generazioni, sempre grossi e potenti, ma più stabili e con un comportamento diverso quando vai oltre metà con il volume.
orange1978 15-11-20 02.12
bah, imparare la sintesi è un termine privo di alcun senso sia logico che pratico (dato che ogni strumento ragiona a modo suo).
una volta ti avrei detto kurzweil k2000, se impari su quello puoi programmare qualsiasi strumento sia analogico che digitale, oggi ti direi prenditi un bel po di plug in, uno strumento analogico lo si compra piu per "il suono" dato che oggi per imparare a programmare un sintetizzatore analogico bastano questo oppure questo.

secondo me quindi un synth analogico lo si sceglie per il suono, per il feeling personale, per il contatto "uomo/strumento" un po come comprare un violino o una chitarra martin piuttosto che ramirez, anche perche l'imparare non dipende dallo strumento in se, è vero che certe soluzioni sono piu adatte di altre ma cè gente che ha imparato a programmare partendo da dx7, altri dal k2000, altri dal jd800 o ms20...per ognuno insomma un percorso differente ma quello che conta è la voglia e il tempo che ci si dedica, se uno non ha voglia/testa/tempo/talento non imparerebbe manco sulla bontempi.

rispondendo piu specificatamente alla tua domanda, secondo me un synth analogico monofonico veramente completo con cui sperimentare è il dave smith/sequential PRO 3, che sto comprando anche io (che ho gia Pro2), completissimo tre oscillatori, due vco identici al prophet 6 e uno digitale molto interessante (cio apre la strada a sonorità ibride), tre filtri vcf analogici uno ladder (moog), uno basato sul svf oberheim e uno curtis (lo stesso del torainz e del prophet 6), matrice di modulazione spaventosa, etc....hai praticamente tutto ciò che serve per sperimentare.

se invece vuoi imparare a gestire un synth modulare, cosa che anche io non sono bravissimo a fare, ti consiglio un doepfer a100, modello base costa un po di piu ma ha tutto quello che serve, poi uno puo dire eh ma gli oscillatori meglio quella marca li, il filtro meglio quella la....stronzate.
con un A100 finito si puo sperimentare alla grande ed essendo un sistema aperto si potranno sempre aggiungere/togliere moduli a seconda delle future esigenze, però almeno si parte da una "base" che ha tutto quello che serve per capire gli elementi di un synth modulare.

comunque sceglierei una soluzione completa, qualcosa che abbia piu funzioni in modo da poter provare diverse strategie e sperimentare con i vari elementi, per dire una juno 106 si è didattica per muovere i primi passi ma la si comprava solo perche costava poco rispetto alla jupiter 8/6, e perche suonava bene, ma con uno strumento cosi non vai molto lontano se vuoi imparare.
vansys 16-11-20 09.28
Ancora grazie per gli interventi, tutti molto interessanti e capaci di farmi ragionare bene sulla futura scelta.

In merito all'argomento "synth modulare" apprezzo il suggerimento di Orange sul Doepfer ma è già troppo sperimentale/complesso da gestire per chi come me ha un piccolo angolo del salotto adibito a studio.

In tal senso mi piace l'idea del Grandmother che restando compatto e indipendente nell'utilizzo può essere espanso introducendo l'utente al discorso moduli & Co.

Ho però pensato molto alla totale assenza di memorie che in un eventuale utilizzo Live potrenne, dico potrebbe, risultare come un limite. Lo sorvolerei ad occhi chiusi si parlasse di un Model D perchè li entrerebbe in gioco il mito di questa macchina ma trovandomi dinnanzi a strumenti equiparabili anche se diversi e staccati dal "mito" comincio a vedere in questa caratteristica una valenza piuttosto importante.

Ecco che prende piede il Sub Sequential 25 che a poco meno di 1000 euro mi darebbe un prodotto Moog (lo ammetto, sono molto attratto dall'avere un Moog...) con tutti i controlli principali a pannello, completo di memorie.

Il 37 sarebbe ancor più figo ma sto riconsiderando anche il budget e se riesco a stare sotto i 1000 preferisco di gran lunga a fronte di una ottava e alcuni limiti assolutamente superabili.
paolo_b3 16-11-20 09.39
michelet ha scritto:
Così, approfittando di un'occasione, alla fine di settembre di quest'anno, per farmi un regalo per il mio onomastico, ho acquistato Roland SE-02.

Certo che con la GAS ce le inventiamo proprio tutte! emoemoemo
michelet 16-11-20 09.56
@ paolo_b3
michelet ha scritto:
Così, approfittando di un'occasione, alla fine di settembre di quest'anno, per farmi un regalo per il mio onomastico, ho acquistato Roland SE-02.

Certo che con la GAS ce le inventiamo proprio tutte! emoemoemo
Beh, una volta, quando ero piccolo, i miei genitori mi facevano un piccolo regalo per l’onomastico. La tradizione è rimasta, si è solamente sposata 😂
paolo_b3 16-11-20 10.02
@ michelet
Beh, una volta, quando ero piccolo, i miei genitori mi facevano un piccolo regalo per l’onomastico. La tradizione è rimasta, si è solamente sposata 😂
Si è vero, capitava anche nella mia famiglia, non era tassativo ma ci "poteva scappare". Erano regali di utilità, tipo il compasso, ma si stava imboccando la strada dell'edonismo.
vansys 16-11-20 10.32
Sinceramente l'SE-02 è una macchina che mi interessa parecchio soprattutto per un piccolo progettino "fai da te" che ho in mente che lo metterebbe al fianco, al momento, di un JU-06a ma che potenzialmente prevede l'affiancamento di due moduli Boutique nel contesto di una singola keyboard sfruttando i due supporti privi di tastiera che Roland ha prodotto per questi piccoli synth.
Non è quindi escluso l'SE-02 a prescindere dal synth che, ora dopo ora, sta concretizzandosi nel Sub Seq25
PandaR1 16-11-20 10.53
@ vansys
Ciao a tutti.
Per questo Natale voglio regalarmi un synth analogico che mi permetta di studiare al meglio la sintesi.
Premesso questo e considerando un budget di massimo 1.500 euro vi presento una selezione che ho fatto in ordine casuale e non di personale preferenza:
MOOG SUB SEQUENTIAL 37 (o il 25)
- MOOG GRANDMOTHER
- ROLAND SE-02
- BEHRINGER POLY D
- BEHRINGER MODEL D
Se possibile datemi info su queste macchine ma, se ci fossero alternative, non voglio sotto menù ma desidero che tutto sia disponibile a pannello.
Il suono che cerco è il classico synth 70/80 ed il fattore polifonia è secondario.

Grazie a tutti
Terrei presente anche il sequential pro3, si trova piu' o meno al tuo budget massimo
vansys 16-11-20 11.01
Vedo che il Sequential Pro3 accoglie pareri decisamente positivi.

Ammetto che sulla carta da moltissimo ma, probabilmente sbagliando, qualora mi portassi ad investire cifre dai 1000 euro a salire vorrei dotarmi di un Moog.

Sarà forse che avendo una certa (sono classe 1972) il Moog rappresenta anche quel sogno proibito e proibitivo di tanti che come me on se lo sono potuto permettere e non volendo creare un arsenale di synth ma considerando di acquistarne Uno che mi dovrebbe accompagnare per diverso tempo vorrei stare li.

Come ho premesso all'inizio, al netto della presenza o meno delle memorie o di tanti altri optional, se potessi prenderei il Model D, magari trovandone uno del mio anno ma non se puede e allora si declina verso lidi più agiati e agevoli...