FranzBraile ha scritto:
Ma... per terza... (MAI FATTE) uso 2 dita o 4, hai un link dove vedo la diteggiatura?
Ciao. Non capisco bene cosa intendi, quindi mi spiego del tutto: fare una scala per terze significa che la mano sinistra suona la scala partendo dalla tonica e la destra partendo dalla mediante, una terza sopra, e poi proseguono insieme a una terza di distanza.
Esempio, scala di Do maggiore: la sinistra parte da Do, e prosegue con la sua usuale diteggiatura 5 4 3 2 1 3 2 1 4 3 2 1 e così via, la destra parte dal Mi subito sopra a quel Do e va con la diteggiatura 3 1 2 3 4 1 2 3 1 2 3 4 ecc. Ovviamente salendo in contemporanea.
In maniera simile si fa la discesa.
Il discorso è analogo per le scale per seste.
Ora non ho link da consigliarti perché sicuramente si troverà una marea di roba ma dovrei controllare tutte le scale e la loro diteggiatura per verificarne la correttezza, un lavoro che richiederebbe ore...ti consiglio invece un libro, "Silvestri, Le scale per pianoforte, volume I", che è quello che usavo io, ha tutte le scale che ti servono con le diteggiature esplicitate, propone anche le diteggiature alternative per le scale che le prevedono.
Ripeto parlo del Volume I, ce n'è anche un secondo che non è quello che ti serve.
Mentre le fai devi stare particolarmente attento a suonarle legatissime, iniziando dal lento, evitando tensioni inutili e cercando di rilassare il piu possibile. Il tutto tenendo la mano "ordinata" sempre ben pronta sui tasti e cercando di ottimizzare il più possibile i passaggi del pollice. Cercando di farla diventare una cosa naturale, liscia, fluida.
Non è proprio facile spiegare queste cose per iscritto (anzi per certi versi è letteralmente impossibile), però spero di darti spunti e idee utili che ti mandino il più possibile nella direzione giusta.
Edit: le scale per terze e seste (e anche quelle per moto contrario), dato che basano le loro diteggiature su quelle delle scale "normali", vanno studiate soltanto dopo che si hanno ben presenti le diteggiature e i movimenti di queste ultime.
Quindi se per esempio devi fare la scala di Re Maggiore, prima la farai per moto retto, poi quando la avrai sicura passerai al moto contrario, poi per terze, poi per seste. E analogamente lo stesso lavoro va fatto per le due relative minori.
Uno studio attento e consapevole di esercizi di questo tipo può aiutare moltissimo a trovare il contatto diretto col suono dello strumento e a sentire "i tasti sotto le dita".