Programmazione MIDI ROLAND D50

Dani71 04-11-20 14.52
Ho rispolverato il D50 che usavo da ragazzo con l'intenzione di servirmene con un sequenzer kawaii Q-80 per realizzare delle sequenze. Premetto che sono completamente ignorante in materia. Tuttavia sono riuscito a creare le sequenze di cui ho bisogno ma non riesco ad assegnare ad ogni sequenza un timbro diverso. Sto provando a rileggere il manuale per la decima volta ma non riesco a venirne a capo! So che sembrerò un cretino ma prima che lo diventi completamente vorrei sapere se c'è qualche anima pia che possa spiegarmi step by step la procedura per assegnare un timbro diverso ad ogni canale, senza che tutto torni come prima appena cambio suono o spengo il Sinth (devo riscrivere i suoni??) ve ne sarò infinitamente grato!
1paolo 04-11-20 15.08
@ Dani71
Ho rispolverato il D50 che usavo da ragazzo con l'intenzione di servirmene con un sequenzer kawaii Q-80 per realizzare delle sequenze. Premetto che sono completamente ignorante in materia. Tuttavia sono riuscito a creare le sequenze di cui ho bisogno ma non riesco ad assegnare ad ogni sequenza un timbro diverso. Sto provando a rileggere il manuale per la decima volta ma non riesco a venirne a capo! So che sembrerò un cretino ma prima che lo diventi completamente vorrei sapere se c'è qualche anima pia che possa spiegarmi step by step la procedura per assegnare un timbro diverso ad ogni canale, senza che tutto torni come prima appena cambio suono o spengo il Sinth (devo riscrivere i suoni??) ve ne sarò infinitamente grato!
Sei già fortunato che la batteria tampone abbia mantenuto le memorie; per il resto il D50 era multitimbrico? Perché ai tempi usavo il D10 che permetteva split e layer mente il D50, pur più potente, no..però forse via midi emo
wildcat80 04-11-20 15.16
Il D50 era multitimbrico a 2 parti, si poteva tuttavia installare una modifica, la M Ex by Musitronics, che fra le altre cose lo rendeva multitimbrico a 8 parti.
Qui I dettagli.
Dani71 04-11-20 15.26
@ wildcat80
Il D50 era multitimbrico a 2 parti, si poteva tuttavia installare una modifica, la M Ex by Musitronics, che fra le altre cose lo rendeva multitimbrico a 8 parti.
Qui I dettagli.
Ecco spiegato l'arcano... Grazie infinite! Ma quindi almeno per usarne due? Già sarebbe molto... Questa modifica dopo averla scaricata la passo sul Sinth via midi?
orange1978 04-11-20 21.43
@ Dani71
Ecco spiegato l'arcano... Grazie infinite! Ma quindi almeno per usarne due? Già sarebbe molto... Questa modifica dopo averla scaricata la passo sul Sinth via midi?
la d50 non è multitimbrica, per usarla in piu parti o ne hai piu di una (negli anni 80 qualche studio aveva due d550 a rack) oppure la registri in audio su un sequencer software (cubase, pro tools, logic etc) o su un registratore multitraccia audio, e in questo modo puoi averne anche 100 (dipende da quante tracce ha il tuo registratore).

purtroppo lavorare con il midi ha alcuni vantaggi, ma anche svantaggi, se da un lato puoi cambiare quello che vuoi a una registrazione anche anni dopo, parlo di note, durate, dinamiche, addirittura (sopratutto) i suoni, con estrema facilità, dall'altro lato sei vincolato ad aspetti come polifonia, numero di parti musicali gestibili, patches da salvare, etc...

con una dx7 per esempio puoi avere una sola parte midi, infatti all'epoca fecero il tx8xx, ossia un rack che poteva ospitare fino a otto moduli tf1 ognuno dei quali poteva equivaleva a una dx7 completa con 16 voci di polifonia e canale midi/uscita audio indipendente, questo proprio per andare incontro alle esigenze di molti studi di produzione musicale che lavoravano con il midi.

PS l'espansione musitronics è un po na cagata, lo strumento non è nato per fare queste cose e inoltre la scarsa polifonia rende la cosa poco appetibile, la soluzione migliore oggi è un mac/pc con il d50 software, partita chiusa.
mima85 04-11-20 22.03
Dani71 ha scritto:
Questa modifica dopo averla scaricata la passo sul Sinth via midi?


La Musitronics è un'espansione hardware, è una schedina che sostituisce alcune ROM sulla scheda madre ed ha a bordo anche una memoria RAM tamponata da batteria, per le locazioni aggiuntive dove salvare i propri suoni. Non è una cosa che puoi caricare sul synth via MIDI.

Al giorno d'oggi, col D-50 integrato in uno studio dove c'è un PC moderno equipaggiato per la produzione musicale, averla o non averla non fa tanta differenza. Anche perché la polifonia del synth resta di 16 note, e far stare 8 parti multitimbriche in 16 note di polifonia non è il massimo della vita.

Il resto l'ha già detto tutto Orange.
1paolo 04-11-20 22.18
@ orange1978
la d50 non è multitimbrica, per usarla in piu parti o ne hai piu di una (negli anni 80 qualche studio aveva due d550 a rack) oppure la registri in audio su un sequencer software (cubase, pro tools, logic etc) o su un registratore multitraccia audio, e in questo modo puoi averne anche 100 (dipende da quante tracce ha il tuo registratore).

purtroppo lavorare con il midi ha alcuni vantaggi, ma anche svantaggi, se da un lato puoi cambiare quello che vuoi a una registrazione anche anni dopo, parlo di note, durate, dinamiche, addirittura (sopratutto) i suoni, con estrema facilità, dall'altro lato sei vincolato ad aspetti come polifonia, numero di parti musicali gestibili, patches da salvare, etc...

con una dx7 per esempio puoi avere una sola parte midi, infatti all'epoca fecero il tx8xx, ossia un rack che poteva ospitare fino a otto moduli tf1 ognuno dei quali poteva equivaleva a una dx7 completa con 16 voci di polifonia e canale midi/uscita audio indipendente, questo proprio per andare incontro alle esigenze di molti studi di produzione musicale che lavoravano con il midi.

PS l'espansione musitronics è un po na cagata, lo strumento non è nato per fare queste cose e inoltre la scarsa polifonia rende la cosa poco appetibile, la soluzione migliore oggi è un mac/pc con il d50 software, partita chiusa.
Mi pareva non fosse multitimbtico! Infatti si ripiegava sul d110 proprio per quel motivo
Dani71 04-11-20 23.49
@ orange1978
la d50 non è multitimbrica, per usarla in piu parti o ne hai piu di una (negli anni 80 qualche studio aveva due d550 a rack) oppure la registri in audio su un sequencer software (cubase, pro tools, logic etc) o su un registratore multitraccia audio, e in questo modo puoi averne anche 100 (dipende da quante tracce ha il tuo registratore).

purtroppo lavorare con il midi ha alcuni vantaggi, ma anche svantaggi, se da un lato puoi cambiare quello che vuoi a una registrazione anche anni dopo, parlo di note, durate, dinamiche, addirittura (sopratutto) i suoni, con estrema facilità, dall'altro lato sei vincolato ad aspetti come polifonia, numero di parti musicali gestibili, patches da salvare, etc...

con una dx7 per esempio puoi avere una sola parte midi, infatti all'epoca fecero il tx8xx, ossia un rack che poteva ospitare fino a otto moduli tf1 ognuno dei quali poteva equivaleva a una dx7 completa con 16 voci di polifonia e canale midi/uscita audio indipendente, questo proprio per andare incontro alle esigenze di molti studi di produzione musicale che lavoravano con il midi.

PS l'espansione musitronics è un po na cagata, lo strumento non è nato per fare queste cose e inoltre la scarsa polifonia rende la cosa poco appetibile, la soluzione migliore oggi è un mac/pc con il d50 software, partita chiusa.
Grazie a tutti, chiarissimi ed esaustivi, ho compreso perfettamente. In effetti mi stavo rendendo conto proprio oggi che aggiungendo già due o tre parti, cominciano a sconparire delle note.. Grossa delusione da digerire, speravo di poterci fare alcune cosine, ma mi sono risvegliato in un altra era!...almeno ho salvato la salute dei miei nervi!
michelet 05-11-20 09.05
@ 1paolo
Mi pareva non fosse multitimbtico! Infatti si ripiegava sul d110 proprio per quel motivo
Nel 1988/89 D-110 è stato il mio primo expander mutitimbrico (a 8 Part + Drums Part). All'epoca avevo solamente Yamaha DX7mk I, Roland JX-8P e S-50 (sfortunatissimo sampler che ho dovuto dare via per disperazione, dopo numerosi interventi tecnici non risolutivi).
Suonava come il D-50 dei poveri, devo comunque dare atto che mi ha dato modo di "svecchiare" le timbriche, soprattutto, ritmiche rispetto alla ormai vetusta Yamah RX-11.
Nel 1993 acquistai un D-50 usato che era tutt'altra cosa, se non fosse che la tastiera era letteralmente consumata e non gestiva bene la dinamica, oltre ad avere l'aftertouch inesistente. Se pilotato da Korg T1 sembrava un altro sintetizzatore, ragion per cui, dopo 8 mesi lo rivendetti alla stessa cifra a cui l'avevo comperato.
Nel 2017 ho acquistato Roland D-05, più per desiderio romantico che per una reale esigenza. In ogni caso, questo motore di sintesi è ancora attualissimo.
1paolo 05-11-20 09.07
@ Dani71
Grazie a tutti, chiarissimi ed esaustivi, ho compreso perfettamente. In effetti mi stavo rendendo conto proprio oggi che aggiungendo già due o tre parti, cominciano a sconparire delle note.. Grossa delusione da digerire, speravo di poterci fare alcune cosine, ma mi sono risvegliato in un altra era!...almeno ho salvato la salute dei miei nervi!
La Roland D50 e’, come la Korg 01w Fd e la Yamaha Sy77 una signora tastiera fine anno 80 che, se in perfette condizioni, e’ pienamente utilizzabile ancora oggi. Potresti abbinarle un iPad o iPhone su cui carichi le App che ti servono (alcune sono gratuite altre costano pochi euro) e otterresti ciò che ti serve con minimo esborso ( se possiedi già un Apple..)
michelet 05-11-20 09.09
@ Dani71
Grazie a tutti, chiarissimi ed esaustivi, ho compreso perfettamente. In effetti mi stavo rendendo conto proprio oggi che aggiungendo già due o tre parti, cominciano a sconparire delle note.. Grossa delusione da digerire, speravo di poterci fare alcune cosine, ma mi sono risvegliato in un altra era!...almeno ho salvato la salute dei miei nervi!
Per contenere i costi, ti consiglio di acquistare una interfaccia audio, anche economica con pochi ingressi (2 o 4), ed appoggiarti ad una DAW audio MIDI come potrebbe essere Reaper.
Potrai registrare in audio tutte le parti che vorrai. costruendo poco alla volta il brano come te l'eri immaginato.
Non c'è più grande soddisfazione di veder crescere la propria composizione, facendo tutti gli aggiustamenti del caso.
Del resto, il MIDI è comodo quando si possiedono molti strumenti mono/bitimbrici o politimbrici, ma registrare in audio è decisamente più comodo ed economico. L'unico svantaggio, o uno degli svantaggi, è che registrando, quindi "fissando" in audio non c'è modo di modificare a posteriori gli eventi di nota ed effetti di elaborazione del suono. Talvolta si arriva a risultati diversi da quelli che si erano immaginati. Ma non è detto che sia disdicevole.
1paolo 05-11-20 09.16
@ michelet
Nel 1988/89 D-110 è stato il mio primo expander mutitimbrico (a 8 Part + Drums Part). All'epoca avevo solamente Yamaha DX7mk I, Roland JX-8P e S-50 (sfortunatissimo sampler che ho dovuto dare via per disperazione, dopo numerosi interventi tecnici non risolutivi).
Suonava come il D-50 dei poveri, devo comunque dare atto che mi ha dato modo di "svecchiare" le timbriche, soprattutto, ritmiche rispetto alla ormai vetusta Yamah RX-11.
Nel 1993 acquistai un D-50 usato che era tutt'altra cosa, se non fosse che la tastiera era letteralmente consumata e non gestiva bene la dinamica, oltre ad avere l'aftertouch inesistente. Se pilotato da Korg T1 sembrava un altro sintetizzatore, ragion per cui, dopo 8 mesi lo rivendetti alla stessa cifra a cui l'avevo comperato.
Nel 2017 ho acquistato Roland D-05, più per desiderio romantico che per una reale esigenza. In ogni caso, questo motore di sintesi è ancora attualissimo.
Io lo utilizzavo collegato via midi con un Sequential Mulitrack (che, mannaggia a me ho vendutoemo) in una sorta di sintesi additiva; venivano fuori dei suoni veramente potenti e allo stesso tempo eterei (grazie alla combinazione dei due synth) . Inoltre il Multitrack aveva un sequencer rudimentale che però lavorava su sei canali midi e la multitimbricita’ della Roland era una vera manna (stiamo parlando di 30 anni fa)..
michelet 05-11-20 09.19
@ 1paolo
Io lo utilizzavo collegato via midi con un Sequential Mulitrack (che, mannaggia a me ho vendutoemo) in una sorta di sintesi additiva; venivano fuori dei suoni veramente potenti e allo stesso tempo eterei (grazie alla combinazione dei due synth) . Inoltre il Multitrack aveva un sequencer rudimentale che però lavorava su sei canali midi e la multitimbricita’ della Roland era una vera manna (stiamo parlando di 30 anni fa)..
Non si chiamava SixTrack??? O sbaglio? emo
1paolo 05-11-20 09.27
@ michelet
Non si chiamava SixTrack??? O sbaglio? emo
C’erano sia il six track, 4 ottave che il multitrack, 5 ottave più potente e con sequencer multitimbrico on board
michelet 05-11-20 09.28
@ 1paolo
C’erano sia il six track, 4 ottave che il multitrack, 5 ottave più potente e con sequencer multitimbrico on board
Accidenti... questo me l'ero perso... E si che faccio parte anch'io dei vecchiotti. emo
1paolo 05-11-20 09.55
@ michelet
Accidenti... questo me l'ero perso... E si che faccio parte anch'io dei vecchiotti. emo
Dani71 05-11-20 11.00
@ michelet
Per contenere i costi, ti consiglio di acquistare una interfaccia audio, anche economica con pochi ingressi (2 o 4), ed appoggiarti ad una DAW audio MIDI come potrebbe essere Reaper.
Potrai registrare in audio tutte le parti che vorrai. costruendo poco alla volta il brano come te l'eri immaginato.
Non c'è più grande soddisfazione di veder crescere la propria composizione, facendo tutti gli aggiustamenti del caso.
Del resto, il MIDI è comodo quando si possiedono molti strumenti mono/bitimbrici o politimbrici, ma registrare in audio è decisamente più comodo ed economico. L'unico svantaggio, o uno degli svantaggi, è che registrando, quindi "fissando" in audio non c'è modo di modificare a posteriori gli eventi di nota ed effetti di elaborazione del suono. Talvolta si arriva a risultati diversi da quelli che si erano immaginati. Ma non è detto che sia disdicevole.
Grazie Michelet, infatti è proprio ciò che sto facendo. Scaricato Reaper e in cerca di una scheda audio. Mi ci vorrà un po' per affrontare la curva di apprendimento... 🙄
Nel frattempo rimarrò con qualche domanda aperta. A cosa cavolo servono allora le svariate funzioni midi selezionabili sia da ogni suono che dal tasto MIDI? E soprattutto... Come cavolo si splitta sta tastiera?? Il manuale spiega solo come selezionare il punto di divisione..
1paolo 05-11-20 11.03
@ Dani71
Grazie Michelet, infatti è proprio ciò che sto facendo. Scaricato Reaper e in cerca di una scheda audio. Mi ci vorrà un po' per affrontare la curva di apprendimento... 🙄
Nel frattempo rimarrò con qualche domanda aperta. A cosa cavolo servono allora le svariate funzioni midi selezionabili sia da ogni suono che dal tasto MIDI? E soprattutto... Come cavolo si splitta sta tastiera?? Il manuale spiega solo come selezionare il punto di divisione..
Infatti non si splitta..
Ma la soluzione con iPad /iPhone no?
mima85 05-11-20 11.20
1paolo ha scritto:
Infatti non si splitta..


Da quel che ricordo invece si possono fare split tra lower ed upper part sul D-50, c'era perfino un preset "jazz-[qualcosa]" che aveva uno split.

Stasera riaccendo il mio D-50 e verifico.
1paolo 05-11-20 13.12
@ mima85
1paolo ha scritto:
Infatti non si splitta..


Da quel che ricordo invece si possono fare split tra lower ed upper part sul D-50, c'era perfino un preset "jazz-[qualcosa]" che aveva uno split.

Stasera riaccendo il mio D-50 e verifico.
penso si tratti solo di divisione di parziali e non di un vero split,,,