Metodo per organo su tastiera

Buongiorno a tutti, volevo sapere gentilmente è possibile studiare organo (di chiesa) su tastiera? Ossia utilizzare tecnica e metodo per organo come il libro Germani per esempio su roland g800? Chiaramente tranne la pedaliera altrimenti dovrei acquistare pedialiera (se esiste) per g800.

l’organo liturgico richiede una tecnica specifica che in parte si può analizzare e sviluppare su un arranger (g800) ma che per ampi aspetti non è sviluppabile.
non tanto per quanto concerne il doppio registro ma piuttosto per l'assenza di pedaliera e di programmi ove si possa lavorare sui registri.

come per l’hammond sono fondamentali i drawbar per l’organo a “canne” è di vitale importanza poter scegliere l’aria verso quali canne va o meno

pertanto su una tastiera comune puoi imparare i corretti passaggi e la diteggiatura ma ti mancherà sempre qualcosa

Come ti è stato detto, una parte importante dello studio dell'organo non è fattibile su una tastiera. Potresti giusto iniziare (cioè se hai formazione pianistica abituarti ai suoni lunghi e legati) ma la possibilità di utilizzare i vari registri, il secondo manuale (molti corali prevedono la necessità di utilizzare registri diversi per le voci che li compongono) e soprattutto la pedaliera che svolge un ruolo spesso insostituibile (a meno di limitarti a un certo repertorio), sono tutte cose che ti sono precluse da una sola tastiera tipo g800, e a mio modesto parere sono ostacoli insuperabili. L'unico strumento per studiare seriamente l'organo a canne, è - ahimè - l'organo a canne. Ovviamente un buono elttrofono (Viscount, Ahlborn, Rodgers) o una consolle MIDI che utilizzi il motore sonoro di un programma tipo Hauptwerk sono ugualmente efficaci. Se hai dubbi in merito chiedi pure

Direi che ti hanno già detto tutto. Sottolineo però l'importanza di imparare a suonare con la pedaliera estesa ad almeno 2 ottave, è come imparare a suonare un altro strumento musicale.
Inoltre, la pratica legata all'uso di registri, unioni, combinazioni fisse e non, terze mani, tiratutti, espressione e crescendo sono aspetti importanti.
Non tutti gli organi sono uguali, i vantaggi e le comodità del moderno, acustico o digitale non cambia, difficilmente te le ritrovi sui vecchi organi italiani che trovi nelle chiese minori: tastiera singola con registri spezzati, pedaliera ristretta e spesso ad unione fissa, assenza di combinazioni libere (al massimo una tipo tiratutti), adattare certi repertori è anche un vero e proprio esercizio di coordinazione.

Questo se l'e' cavata con due tastiere behringer e una pedaliera midi più pc e hauptwerk. E direi neanche malaccio.

toccata

Ciao,
tutto dipende da diversi fattori, come ti è stato detto ma soprattutto che tipologia di tecnica organista cerchi di affrontare "intendo all'interno sempre dell'organo classico" . Ad es. alcuni repertori classici si basano su tecniche basilari caratteristiche di organi classici mono-manuale formati da un manale 49-61 e una pedaliera compact. Se vuoi puoi approciare alcune tecniche basilari ma devi dotarti di una pedaliera midi da 4 spicci. il sistema composito midi non te lo consiglio dal principio, se sei un neofita puoi iniziare cosi, io almeno di solito lo consiglio hai miei allievi, prima di comprare o noleggiare qualcosa sperimentate con quello che avete se la materia fa per voi o meno lo capirete dopo un mese di studio. Comunque se vuoi consigli , spiega a che livello sei, se vieni ad esempio dal piano devi cambiare o meglio devi reimparare cosa significa lo studio di uno strumento come l'organo le variabili sono tante, tutto dipende dal tuo livello.

So bene che e’ una pazzia, ma senza considerare organi costosi e spazio permettendo, ti suggerirei di acquistare un organo ( fine 70’) con annessa pedaliera , usato.....potrebbe intanto farti abituare all’uso della pedaliera e considerato che alcuni pazzi li vendono per quattro soldi......

C'era un corso di studio espressamente concepito per l'Organista Liturgico (questo è anche il titolo) da Vinzenz Goeller. Consisteva in tre volumi abbastanza corposi nel classico formato "landscape". Io li acquistai a metà anni 80. Si partiva dalle scale maggiori e minori e, naturalmente, necessitava che si avesse già un'adeguata pratica di teoria e solfeggio. Aver lavorato in precedenza su piano o organo era già un grosso vantaggio. Si passava poi ai più semplici esercizi relativi a due parti su due manuali, superiore e inferiore, per arrivare alle quattro voci, alle note tenute, alle sostituzioni,ai legati. L'ultima parte era dedicata allo studio della podotecnica, croce e delizia dell'organista dilettante per finire con esercizi davvero severi ed impegnativi ma anche molto soddisfacenti dal punto di vista della composizione. Io per arrivare a completare (non benissimo, da dilettante che poteva dedicare ritagli di tempo libero) tutti e tre i volumi ci impiegai circa quattro anni. Però mi ha permesso di accedere a una discreta parte della letteratura organistica del sei-settecento, ovviamente lasciando stare le opere complesse dei mostri sacri... ma qualche corale di Bach sono riuscito a studiarmelo e mi riesce discretamente bene. Ho provato a fare qualche parte dei corali di Frank, i frammenti più semplici, ma qui il limite ovviamente sono le timbriche, che sull'Hammond C3 di casa non è che si riescano a riprodurre granché...

effettivamente c'e' di tutto... dai 100 euro in su

Bravo'!!!!!!!!!