@ anonimo
L'euro è una moneta nata a "traino" marco tedesco (1€ = 1 marco tedesco), pertanto le monete che come la lira italiana avevano un valore inferiore al marco tedesco (circa la metà, il marco valeva circa 1,900 lire) NON hanno assolutamente beneficiato del cambio valuta. Non a caso il caffè al bar costava 1000 lire e successivamente 1euro (cioè il doppio).
Inoltre in Germania hanno le cosiddette "banche pubbliche" che NON sono sotto il controllo della BCE, in questo modo la Germania può fare debito tramite esse senza dover venire a patti con gli stati membri. Si calcola che se le banche pubbliche tedesche finissero sotto il controllo di Bruxelles, la Germania si troverebbe con un debito pubblico doppio rispetto a quello italiano ed entrerebbe in una crisi senza precedenti.
Poi ci sono alcuni stati facenti parte dell'euro come Olanda e Irlanda che adottano tassi talmente agevolati per i grandi capitali da risultare paradisi fiscali a tutti gli effetti, contravvenendo all'etica su cui si basa la moneta unica europea. Insomma, più pesi e più misure, alla faccia dell'unione monetaria.
Questi e altri motivi alimentano la rabbia degli euroscettici.
Riguardo a Prodi, l'astio di taluni si riferisce ai fatti che, in compartecipazione con Draghi, dettero il via negli anni 90 alle cosiddette "privatizzazioni", mediante cui interi pezzi del patrimonio pubblico furono svenduti a varie banche nazionali estere (in primis la deutsch bank) e, successivamente, anche ad aziende multinazionali.
È da notare che i governi di centro-sinistra, dal 1990 ad oggi, sono stati attori e attuatori di tali privatizzazioni: prima Prodi, poi D'Alema, fino ai governi Monti, Letta e Renzi.
Per dovere di cronaca, dopo il crollo del ponte Morandi, Conte (insieme al M5s) è stato il primo presidente del consiglio, dopo 30 anni di privatizzazioni, a ri-nazionalizzare togliendo le concessioni a un privato (in questo caso Benetton, a cui il governo D'Alema nel 1998 aveva dato Autostrade sottraendole ad Anas, cioè allo Stato).
Per maggiori informazioni su come siano andate realmente le cose consiglio di leggere cosa accadde sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992, internet pullula di informazioni sull' argomento..
All'introduzione della moneta unica in realtà occorrevano circa 2 Marchi per avere un Euro.
Marco Tedesco
Poi è probabile che gli aumenti di prezzi in Italia, che sono stati consistenti soprattutto nel 2002 e nel 2003, abbiano modificato quel rapporto, ossia quello che in Italia prima si comperava con 1000 Lire = 1 marco, poi finì per costare 1 € = 2 Marchi, mentre i tedeschi continuavano a comperarlo con l'equivalente di un Marco. Un aumento che non ha riguardato tutti i beni, ma una buona parte, principalmente ciò che era fuori dal paniere per la misurazione dell'inflazione, che guarda caso anche in quel periodo si è sempre mantenuta a valori irragionevolmente bassi. Però come ho già detto, secondo me la colpa fu anche del governo italiano per non aver vigilato ed impedito che ciò avvenisse.
Cose che non tornano in Europa è vero che ce ne sono, a partire proprio dalle politiche fiscali degli stati che hai citato, in merito alle banche tedesche pubbliche, però, come fa il governo di Berlino a stornare questo indebitamento dal bilancio dello stato?
Detto ciò io stesso sono convinto che la moneta unica e l'Europa debbano essere migliorate, ma non credo che la strada sia uscire dall'Euro e dall'Europa.