Euro

markelly2 26-08-20 16.39
Molti incolpano il passaggio all'euro come un evento catastrofico per la nostra Italia, ma non ne spiegano i motivi economici.

Premesso che io non concordo su questa tesi, qualcuno mi farebbe capire, entrando bene nei dettagli, cosa è andato storto, secondo questi anti europeisti?
emo
paolo_b3 26-08-20 17.14
@ markelly2
Molti incolpano il passaggio all'euro come un evento catastrofico per la nostra Italia, ma non ne spiegano i motivi economici.

Premesso che io non concordo su questa tesi, qualcuno mi farebbe capire, entrando bene nei dettagli, cosa è andato storto, secondo questi anti europeisti?
emo
Ovviamente ci sono stati dei pro e dei contro.
Sicuramente un "contro" è che deve essere fatta un'unica politica monetaria europea per cui chi conta di più decide e gli altri si devono adeguare.
Sicuramente un "pro" è che se l'Italia è in difficoltà i titoli di stato li compera la BCE (leggasi Quantitative Easing) e la moneta la si difende tutti assieme e meglio.

E' chiaro che fino a quando non si ragionerà di debito pubblico comunitario, determinati problemi non si risolveranno. In tal senso il finanziamento a fondo perduto concesso all'Italia è di fatto un primo passo verso il debito pubblico europeo. Sono soldi spesi da noi che graveranno sull'economia di tutti gli stati.
Mi pare di vedere che gli antieuropeisti questo non l'hanno capito.
markelly2 28-08-20 15.39
@ paolo_b3
Ovviamente ci sono stati dei pro e dei contro.
Sicuramente un "contro" è che deve essere fatta un'unica politica monetaria europea per cui chi conta di più decide e gli altri si devono adeguare.
Sicuramente un "pro" è che se l'Italia è in difficoltà i titoli di stato li compera la BCE (leggasi Quantitative Easing) e la moneta la si difende tutti assieme e meglio.

E' chiaro che fino a quando non si ragionerà di debito pubblico comunitario, determinati problemi non si risolveranno. In tal senso il finanziamento a fondo perduto concesso all'Italia è di fatto un primo passo verso il debito pubblico europeo. Sono soldi spesi da noi che graveranno sull'economia di tutti gli stati.
Mi pare di vedere che gli antieuropeisti questo non l'hanno capito.
Thanks.

Ma che colpa ne ha Prodi?
Sui social è un costante pubblicare di meme in cui viene attaccato e deriso, come unico responsabile...
paolo_b3 29-08-20 00.24
@ markelly2
Thanks.

Ma che colpa ne ha Prodi?
Sui social è un costante pubblicare di meme in cui viene attaccato e deriso, come unico responsabile...
Vediamo se ce lo spiegano gli anti europeisti.
Io qualche tempo fa ho sentito Vittorio Sgarbi incolpare Prodi di aver aderito alla moneta unica senza un preciso mandato del popolo italiano. A sentire il critico - saltimbanco sembrava che Prodi ed altri quattro economisti europei si fossero trovati nottetempo e si fossero messi d'accordo per fare la moneta unica all'insaputa di tutti.
In realtà giungere alla moneta unica è stato il termine di un processo che ha abbracciato qualche decennio e che ha avuto tappe intermedie tipo l'ECU. Quindi presentarsi all'ultima partita e dire "abbiamo scherzato" non mi pare un comportamento corretto, per non parlare di cosa significherebbe oggi per noi essere fuori dall'Europa.
A me piacerebbe anche che il critico - saltimbanco ci spiegasse perchè nei primi anni in cui è entrato in vigore l'Euro in Italia abbiamo assistito ad un raddoppio dei prezzi senza che il suo datore di lavoro avesse istituito un'apposita commissione di vigilanza per impedire che ciò avvenisse.
anonimo 29-08-20 14.46
L'euro è una moneta nata a "traino" marco tedesco (1€ = 1 marco tedesco), pertanto le monete che come la lira italiana avevano un valore inferiore al marco tedesco (circa la metà, il marco valeva circa 1,900 lire) NON hanno assolutamente beneficiato del cambio valuta. Non a caso il caffè al bar costava 1000 lire e successivamente 1euro (cioè il doppio).
Inoltre in Germania hanno le cosiddette "banche pubbliche" che NON sono sotto il controllo della BCE, in questo modo la Germania può fare debito tramite esse senza dover venire a patti con gli stati membri. Si calcola che se le banche pubbliche tedesche finissero sotto il controllo di Bruxelles, la Germania si troverebbe con un debito pubblico doppio rispetto a quello italiano ed entrerebbe in una crisi senza precedenti.
Poi ci sono alcuni stati facenti parte dell'euro come Olanda e Irlanda che adottano tassi talmente agevolati per i grandi capitali da risultare paradisi fiscali a tutti gli effetti, contravvenendo all'etica su cui si basa la moneta unica europea. Insomma, più pesi e più misure, alla faccia dell'unione monetaria.
Questi e altri motivi alimentano la rabbia degli euroscettici.

Riguardo a Prodi, l'astio di taluni si riferisce ai fatti che, in compartecipazione con Draghi, dettero il via negli anni 90 alle cosiddette "privatizzazioni", mediante cui interi pezzi del patrimonio pubblico furono svenduti a varie banche nazionali estere (in primis la deutsch bank) e, successivamente, anche ad aziende multinazionali.
È da notare che i governi di centro-sinistra, dal 1990 ad oggi, sono stati attori e attuatori di tali privatizzazioni: prima Prodi, poi D'Alema, fino ai governi Monti, Letta e Renzi.
Per dovere di cronaca, dopo il crollo del ponte Morandi, Conte (insieme al M5s) è stato il primo presidente del consiglio, dopo 30 anni di privatizzazioni, a ri-nazionalizzare togliendo le concessioni a un privato (in questo caso Benetton, a cui il governo D'Alema nel 1998 aveva dato Autostrade sottraendole ad Anas, cioè allo Stato).
Per maggiori informazioni su come siano andate realmente le cose consiglio di leggere cosa accadde sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992, internet pullula di informazioni sull' argomento..
anonimo 29-08-20 15.17
Potere temporale e potere spirituale non bastano, ci vogliono le crisi, i veleni.....c'è troppa gente, anch'io ne eliminerei la metà (solo maschi) se pensassi che il mondo fosse mio
anonimo 29-08-20 15.29
Macios ha scritto:
anch'io ne eliminerei la metà (solo maschi)

E la Merkel? La Boschi? La Carfagna? Gelmini? Santanché? Nicole Minetti? Hillary Clinton? Guarda che anche queste fanno danni, e ne ho citate una minima parte...
ziberto 29-08-20 15.42
Spectrum ha scritto:
Non a caso il caffè al bar costava 1000 lire e successivamente 1euro (cioè il doppio).

Non esageriamo... Il prezzo è raddoppiato dopo 15 anni
anonimo 29-08-20 16.11
@ anonimo
Macios ha scritto:
anch'io ne eliminerei la metà (solo maschi)

E la Merkel? La Boschi? La Carfagna? Gelmini? Santanché? Nicole Minetti? Hillary Clinton? Guarda che anche queste fanno danni, e ne ho citate una minima parte...
Cortigiane o prestanome
anonimo 29-08-20 16.31
@ ziberto
Spectrum ha scritto:
Non a caso il caffè al bar costava 1000 lire e successivamente 1euro (cioè il doppio).

Non esageriamo... Il prezzo è raddoppiato dopo 15 anni
Voi pisani c'avete ancora il cicorione, di cosa volete ragionà emoemo
ziberto 29-08-20 17.11
@ anonimo
Voi pisani c'avete ancora il cicorione, di cosa volete ragionà emoemo
Un ti ci sfa' troppo coll'aperitivi alle baracchine... emo
paolo_b3 30-08-20 09.44
@ anonimo
L'euro è una moneta nata a "traino" marco tedesco (1€ = 1 marco tedesco), pertanto le monete che come la lira italiana avevano un valore inferiore al marco tedesco (circa la metà, il marco valeva circa 1,900 lire) NON hanno assolutamente beneficiato del cambio valuta. Non a caso il caffè al bar costava 1000 lire e successivamente 1euro (cioè il doppio).
Inoltre in Germania hanno le cosiddette "banche pubbliche" che NON sono sotto il controllo della BCE, in questo modo la Germania può fare debito tramite esse senza dover venire a patti con gli stati membri. Si calcola che se le banche pubbliche tedesche finissero sotto il controllo di Bruxelles, la Germania si troverebbe con un debito pubblico doppio rispetto a quello italiano ed entrerebbe in una crisi senza precedenti.
Poi ci sono alcuni stati facenti parte dell'euro come Olanda e Irlanda che adottano tassi talmente agevolati per i grandi capitali da risultare paradisi fiscali a tutti gli effetti, contravvenendo all'etica su cui si basa la moneta unica europea. Insomma, più pesi e più misure, alla faccia dell'unione monetaria.
Questi e altri motivi alimentano la rabbia degli euroscettici.

Riguardo a Prodi, l'astio di taluni si riferisce ai fatti che, in compartecipazione con Draghi, dettero il via negli anni 90 alle cosiddette "privatizzazioni", mediante cui interi pezzi del patrimonio pubblico furono svenduti a varie banche nazionali estere (in primis la deutsch bank) e, successivamente, anche ad aziende multinazionali.
È da notare che i governi di centro-sinistra, dal 1990 ad oggi, sono stati attori e attuatori di tali privatizzazioni: prima Prodi, poi D'Alema, fino ai governi Monti, Letta e Renzi.
Per dovere di cronaca, dopo il crollo del ponte Morandi, Conte (insieme al M5s) è stato il primo presidente del consiglio, dopo 30 anni di privatizzazioni, a ri-nazionalizzare togliendo le concessioni a un privato (in questo caso Benetton, a cui il governo D'Alema nel 1998 aveva dato Autostrade sottraendole ad Anas, cioè allo Stato).
Per maggiori informazioni su come siano andate realmente le cose consiglio di leggere cosa accadde sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992, internet pullula di informazioni sull' argomento..
All'introduzione della moneta unica in realtà occorrevano circa 2 Marchi per avere un Euro. Marco Tedesco
Poi è probabile che gli aumenti di prezzi in Italia, che sono stati consistenti soprattutto nel 2002 e nel 2003, abbiano modificato quel rapporto, ossia quello che in Italia prima si comperava con 1000 Lire = 1 marco, poi finì per costare 1 € = 2 Marchi, mentre i tedeschi continuavano a comperarlo con l'equivalente di un Marco. Un aumento che non ha riguardato tutti i beni, ma una buona parte, principalmente ciò che era fuori dal paniere per la misurazione dell'inflazione, che guarda caso anche in quel periodo si è sempre mantenuta a valori irragionevolmente bassi. Però come ho già detto, secondo me la colpa fu anche del governo italiano per non aver vigilato ed impedito che ciò avvenisse.

Cose che non tornano in Europa è vero che ce ne sono, a partire proprio dalle politiche fiscali degli stati che hai citato, in merito alle banche tedesche pubbliche, però, come fa il governo di Berlino a stornare questo indebitamento dal bilancio dello stato?

Detto ciò io stesso sono convinto che la moneta unica e l'Europa debbano essere migliorate, ma non credo che la strada sia uscire dall'Euro e dall'Europa.
wildcat80 30-08-20 11.56
Il problema fondamentale dell'Europa è che è un artificio voluto per non soccombere di fronte alle potenze storiche e alle emergenti.
Una necessità, costrutia male, perché l'Europa storicamente è composta di stati troppo lontani culturalmente.
Paesi che sono tenuti assieme solo con la forza, con l'impero romano e con le sue ceneri altomedioevali dell Sacro Romano Impero, che aveva una frote matrice religiosa comune, e che oggi manca (anzi, manca da 500 anni abbondanti), ma che nell'età moderna sono stati più impegnati a farsi la guerra che a stare in pace.
Di conseguenza l'europeismo è uno dei sentimenti più falsi che possano esistere: basta con le cazzate, bisogna dire la verità: se non stiamo in sieme, soccombiamo nei confrotni di USA, Russia, Cina, India.
Non è necessario continuare con la farsa dell'europeismo, perché semplicemente l'Europa come superstato non ha bsi storiche applicabili a partire dall'età moderna.

Tornando in tema, nel 2005 con un migliaio di euro al mese da specializzando, e qualche extra riuscivo a campare pagando l'affitto, comprando sturmenti, vespe e andando anche in vacanza.
Oggi?
ziberto 30-08-20 12.18
wildcat80 ha scritto:
Tornando in tema, nel 2005 con un migliaio di euro al mese da specializzando, e qualche extra riuscivo a campare pagando l'affitto, comprando sturmenti, vespe e andando anche in vacanza.
Oggi?

Dal 2005 sono passati 15 anni... Quindi tutto è quasi raddoppiato. Ma sarebbe successo anche con la Lira.
Ieri, siccome il discorso di Spectrum sul prezzo di un caffè al bar mi pareva "scorretto" (giusto perché si parla di caffè emo), non solo ho guardato i prezzi del 2001, ma ho anche dato un occhio alle variazioni negli anni precedenti (quelli della Lira): ebbene ho scoperto che fra il 1981 e il 1991 il caffè era passato da 250 a ben 700 lire... Cioè quasi triplicato in soli 10 anni.
Le motivazioni ovviamente sono molteplici, ma sicuramente quelli che affermano che i prezzi sono lievitati per colpa dell'introduzione dell'euro sono abbastanza fuori strada.

PS: dal 2007-2008 però gli specializzandi prendono sui 1800 euro... E lo so perché mio fratello era specializzando in quegli anni.
paolo_b3 30-08-20 13.25
@ wildcat80
Il problema fondamentale dell'Europa è che è un artificio voluto per non soccombere di fronte alle potenze storiche e alle emergenti.
Una necessità, costrutia male, perché l'Europa storicamente è composta di stati troppo lontani culturalmente.
Paesi che sono tenuti assieme solo con la forza, con l'impero romano e con le sue ceneri altomedioevali dell Sacro Romano Impero, che aveva una frote matrice religiosa comune, e che oggi manca (anzi, manca da 500 anni abbondanti), ma che nell'età moderna sono stati più impegnati a farsi la guerra che a stare in pace.
Di conseguenza l'europeismo è uno dei sentimenti più falsi che possano esistere: basta con le cazzate, bisogna dire la verità: se non stiamo in sieme, soccombiamo nei confrotni di USA, Russia, Cina, India.
Non è necessario continuare con la farsa dell'europeismo, perché semplicemente l'Europa come superstato non ha bsi storiche applicabili a partire dall'età moderna.

Tornando in tema, nel 2005 con un migliaio di euro al mese da specializzando, e qualche extra riuscivo a campare pagando l'affitto, comprando sturmenti, vespe e andando anche in vacanza.
Oggi?
Si hai ragione, è lo stesso problema dell'Italia, delle regioni Italiane, delle province Italiane e via via fino ai coinquilini del condominio.

Ivano Marescotti, di Bagnacavallo (Ra) ha fatto un piece teatrale sull'argomento che termina con la battuta: "alcune volte mi guardo allo specchio e non sono d'accordo neanche con me stesso..."

Quello di sopravvivere nel mondo globalizzato è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, poi questo modello quanto durerà ancora? Io sono molto critico al riguardo, ma per ora questo è il sistema e qui dobbiamo trovare gli spazi per vivere.
wildcat80 30-08-20 15.44
ziberto ha scritto:
PS: dal 2007-2008 però gli specializzandi prendono sui 1800 euro... E lo so perché mio fratello era specializzando in quegli anni.


Lo sono stato dal 2006 al 2010... Il primo anno erano 963 euro, poi siamo rientrati nel contratto a metà del secondo anno.
anonimo 30-08-20 16.41
paolo_b3 ha scritto:
come fa il governo di Berlino a stornare questo indebitamento dal bilancio dello stato?

È spiegato in questo articolo
anonimo 30-08-20 16.50
ziberto ha scritto:
Cioè quasi triplicato in soli 10 anni.

Il caffè al bar nel 2001 costava 1000 lire, nel 2002 80 cents, che equivalgono a circa 1500 lire
Il problema non è l'aumento del caffè ma il dimezzamento dei salari che nel settore privato, dall'ingresso nell'euro, hanno subito decurtazioni dal 30 al 50%
Ancora oggi nella fabbrica Wolkswagen tedesca un operaio guadagna 2500 euro netti, l'operaio nostrano se va bene è in cassa integrazione da 5 anni
Non occorre essere economisti per capire che l'euro non ha livellato alcunché ma ha accentuato ulteriormente disparità che già esistevano tra le potenze europee e gli stati periferici
mike71 30-08-20 17.30
Quello che e` successo in Italia e` che si e` compresso il reditto nazionale disponibile per favorire le rendite. Per cui si e` avuta una compressione dei salari e dei redditi da lavoro a favore da altre fonti. Inj un regime di cambi flessibili un aumento dell'inflazione avrebbe compensato parzialmente questo effetto, ma in regime di cambi fissi non si ha piu` la leva monetaria e si sarebbe dovuto andare a coplire rendite e patrimoni per poter diminure le imposte indirette e quelle sui redditi da lavoro.

Si e` andati in direzione contraria e si e` data la colpa all'euro.
anonimo 30-08-20 17.35
@ mike71
Quello che e` successo in Italia e` che si e` compresso il reditto nazionale disponibile per favorire le rendite. Per cui si e` avuta una compressione dei salari e dei redditi da lavoro a favore da altre fonti. Inj un regime di cambi flessibili un aumento dell'inflazione avrebbe compensato parzialmente questo effetto, ma in regime di cambi fissi non si ha piu` la leva monetaria e si sarebbe dovuto andare a coplire rendite e patrimoni per poter diminure le imposte indirette e quelle sui redditi da lavoro.

Si e` andati in direzione contraria e si e` data la colpa all'euro.
Quindi stai implicitamente affermando che ci vuole la patrimoniale
In effetti l'unico aumento che si riscontra oltre al debito pubblico è la richiesta di nuovi yacht