@ Constrictor
Buonasera mima85, in genere prediligo i suoni caldi e medio caldi, non tanto quelli troppo elettronici ed aggressivi.
Non era quello che intendevo, anche perché ci sono suoni caldi pure tra quelli elettronici.
Il fatto è che i synth si dividono essenzialmente in due grandi categorie di strumenti. Da una parte abbiamo i sintetizzatori diciamo "puri" come lo possono essere gli analogici (e le loro emulazioni digitali, che si chiamano "Virtual Analog"), i synth FM come il DX-7 degli anni '80, ed un sacco di altri strumenti che impiegano metodi più o meno originali per generare il suono. Questi strumenti essenzialmente producono solo i suoni relativi alla famiglia di cui fanno parte e si tratta sempre di suoni di derivazione elettronica, niente suoni realistici di pianoforte acustico o Rhodes/Wurlitzer, organi, insiemi di archi e di fiati, eccetera. Ci si possono fare suoni che li scimmiottano in qualche modo, ma avranno sempre un retrogusto elettronico, e comunque non è lo scopo primario di queste macchine.
Dall'altra parte abbiamo synth più generalisti, che fanno di tutto un po', quindi oltre ai suoni elettronici più comuni ci sono anche i classici pianoforti, organi, insiemi acustici di archi e fiati, strumenti etnici, eccetera. A farne le spese di questo ventaglio di sonorità più ampio spesso è la profondità del sistema di sintesi dello strumento, che il più delle volte non consente interventi di modifica del suono così mirati e radicali come invece accade sui synth puri, perché alla radice i suoni vengono generati a partire dalle registrazioni audio degli strumenti originali (i cosiddetti "campioni" o "sample"), che lasciano un margine di modifica del suono più ristretto.
Insomma mentre i synth puri sono strumenti più "verticali" ed adeguati solo per una o poche famiglie molto specifiche di suoni, quelli generalisti sono adeguati per coprire agevolmente più situazioni musicali. I primi li si usano se si cerca esattamente un certo tipo di sonorità e quando si vuole fare sperimentazione sonora, i secondi quando serve uno strumento per così dire "da tutti i giorni" con cui fare un po' di tutto. Se suoni in una cover band rock/pop per esempio ti porterai appresso una tastiera generalista, non un sintetizzatore analogico, per quanto nel rock i suoni di synth analogico ci siano (vedi la solita Jump di Van Halen), ma non ci sono solo quelli.
Quindi la prima cosa che devi capire è se vuoi un synth per fare sperimentazione e design del suono e ti vuoi divertire a spippolare ed esplorare paesaggi sonori inconsueti, oppure se vuoi uno strumento più "accendi e suona". Una volta capita la categoria di strumento che cerchi, ti si potranno dare consigli più mirati.
Per completezza d'informazione, da qualche anno a questa parte ci sono anche tastiere che possono essere usate sia come synth puri che in modo più generalista, in quanto hanno a bordo diversi sistemi per generare il suono. La Korg Kronos ne è l'esempio più lampante. Però si tratta di strumenti che hanno un certo costo, quindi direi che prima di arrivare a considerare questo tipo di tastiere è meglio cominciare a capire quale strada si vuole prendere.