@ cavstef
Scusa la mia ignoranza... ma tutti i vari controlli e i pitch (non so cosa sono) per cosavengono usati?
Io suono l'organo, infatti mi trovo benissimo con il Dexibell L3, ma volevo abbinare uno stage piano, amplificato e non eccessivamente pesante.
Provo a risponderti in breve.
Se guardi i pannelli di P7 e S7ProM (mi limito a questi due, visto che sono gli amplificati su cui mi pare tu voglia un confronto), è piuttosto chiaro cosa manca alla serie P.
Sul P7 hai a destra pulsanti per la selezione del suono, split e layer, al centro lo schermo e i pulsanti di navigazione, a sinistra i pulsanti per accordi, metronomo, e player, oltre a due pulsanti assegnabili. L'unico potenziometro è per il volume principale. Stop.
Quindi è pensato per selezionare un suono, magari fare un layer, uno split, o delle regolazioni via menù, e poi restare con quello.
Sull'S7Pro oltre a tutto quello che ho detto sopra, ci sono IN PIU' altre due zone (e pulsanti) per la selezione dei suoni interni, quattro per la gestione delle zone esterne (via Midi, che P7 non ha), pulsanti dedicati per il T2L, transpose e ottava, e tutta la parte per la gestione degli effetti, riverbero (a parte), più 4 pulsanti e due potenziometri per oguna delle quattro zone ( main, coupled, e lower+bass insieme). Infine, le due rotelle per il pitch (che alza o abbassa il tono di una certa quantità) e modulazione (che agisce sulla quantità/tipo di effetto, a seconda di quale si è assegnato, o può essere usata ad esempio per modificare il volume di un suono in layer...). Lato connessioni, ha in più le porte midi, come già detto, oltre alle uscite XLR e due jack in più per i pedali.
Tutte cose che tornano molto comode live, soprattutto se si usano molti suoni diversi, o se si usa lo stage piano per comandare anche altri strumenti.
Valuta tu, in base al tuo utilizzo, se ti serve tutta queta roba in più.
Se la risposta è no, allora tanto vale prendere P7 a meno della metà del prezzo.