@ anonimo
Ricordo sommessamente che accusare qualcuno di truffa potrebbe far ricorrere l’ipotesi di reato di diffamazione, senza parlare della responsabilità civilistica che potrebbe sorgere a cagione dei danni arrecati al diffamato.
Ricordo altresì che per il reato di diffamazione la legge italiana non prevede la facoltà per l’imputato (tranne in casi molto limitati e speciali) di difendersi provando la verità dell’affermazione fatta.
Sconsiglio quindi nella maniera più assoluta di aderire a tale richiesta.
Un conto è essere vittime di una truffa, e dal portare quindi davanti alla giustizia la richiesta di punire chi abbia leso un nostro specifico bene giuridicamente tutelato, ma tutt’altro conto è accusare chicchessia davanti ad un privato (il gestore del sito) di un reato che non ci vede come vittime.
Se poi l’affare finisce davanti all’AG, si rischia di essere incriminati anche per calunnia.
Non mi esprimo sulla qualificazione di chi ci chiede di commettere un atto che potrebbe costituire un reato.
Se si viene a conoscenza di qualcosa che ci fa sorgere il dubbio di essere davanti ad una potenziale truffa, si segnalano i fatti, senza qualificarli, alla procura della repubblica o alla polizia giudiziaria.
Sottoscrivo ogni parola.
Sorvolando sul fatto che delegare agli utenti un controllo che dovrebbe essere in qualche modo garantito a monte, probabilmente pagando qualcuno per farlo come già suggerito, è una mossa vagamente ipocrita, mi pare un’iniziativa di utilità quantomeno dubbia e con implicazioni legali per nulla semplici.
Io eviterei.