MIgliorare un timbro campionato

gionnix 28-06-20 16.25
Salve amici,
Vorrei migliorare il modo di campionare uno strumento.. il problema è che un campione di una nota, più lo sposto in alto od in basso e più si discosta dall'originale, rendendo lo strumento ricreato troppo artificioso.
Credo ci sia un modo per evitare questa perdita di qualità.. me lo sapete indicare? E dove posso approfondire?
Grazie mille...
vin_roma 28-06-20 16.42
Campionare almeno una nota ogni tre, per terze minori.

Campioni il RE che vale per C# e Eb, il FA che vale per E e F#...
Ma così, per gli standard di oggi, è molto elementare. Dovresti sovrapporre, con lo stesso metodo, altri layer con l'eventuale differenza timbrica e dinamica, poi lavorare di loop se necessario, filtraggi, inviluppi ...hai voglia a lavorare, per fare due ottave decenti ci puoi mettere anche un giorno o due.
maxpiano69 28-06-20 19.22
@ gionnix
Salve amici,
Vorrei migliorare il modo di campionare uno strumento.. il problema è che un campione di una nota, più lo sposto in alto od in basso e più si discosta dall'originale, rendendo lo strumento ricreato troppo artificioso.
Credo ci sia un modo per evitare questa perdita di qualità.. me lo sapete indicare? E dove posso approfondire?
Grazie mille...
Credo che tu debba prima capire un po' meglio cos'è il campionamento audio e come si applica alla sintesi sonora, ci sono varie risorse in rete ma partirei da qualcosa di semplice, tipo wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Audio_digitale per poi (se l'inglese non è un problema e/o aiutandosi con Google Translator) passare a https://www.soundonsound.com/techniques/lost-art-sampling-part-2

PS: come si evince dal titolo dell'articolo, campionare uno strumento musicale è in un certo senso un "arte", che come tale richiede un buon bagaglio di conoscenza ed esperienza (che chiunque può costruirsi, con pazienza ed applicazione)
anonimo 28-06-20 20.34
con quali strumenti avviene il campionamento?
zaphod 28-06-20 21.21
@ anonimo
con quali strumenti avviene il campionamento?
Con un campionatore emo

Nomen omen
anonimo 28-06-20 22.04
@ zaphod
Con un campionatore emo

Nomen omen
quello si, ma con un microfono?
Campiona una singola nota e poi le altre vengono ricostruite matematicamente?
anonimo 28-06-20 22.04
@ zaphod
Con un campionatore emo

Nomen omen
.
wildcat80 28-06-20 22.16
No, vanno campionate più note. Più sono numerose e più il risultato sarà realistico.
Inoltre, laddove sia presente una dinamica (pianoforte), servono più layer omogenei a diverse velocity.
Tipo che un pianoforte di qualità può prevedere campionamenti singoli per ogni nota su 7 layer diversi (88x7=616 campioni).
giannirsc 28-06-20 23.10
Esatto..il campionamento è un lavoro lunghissimo, poi è ovvio che dipende da cosa si vuol campionare..un hammond richiederà meno campioni rispetto ad un pianoforte ad esempio..
d_phatt 29-06-20 00.03
A livello puramente teorico può bastare un solo campione da cui, con certi algoritmi, possono essere generate tutte le altre note. Ma oltre un certo range di frequenze i risultati sono brutti, per cui nella pratica è come dice Wildcat80, si usa un campione ogni nota (o anche per terze minori come dice vin_roma evidentemente va ancora bene, questo non io non lo so), il cosiddetto campionamento orizzontale, e per quanto riguarda i suoni che rispondono alla velocity per ogni nota ci possono essere uno o più layer (campionamento "verticale").
Senza contare che poi, visto che il MIDI prevede 127 diversi livelli di velocity positivi, e difficilmente ci saranno multicampionamenti da 127 layer, spesso può intervenire anche un algoritmo che interpola tra due campioni per ottenere un livello intermedio di velocity. Senza contare ulteriori eventuali layer di rumori, keyoff, risonanze simpatetiche, modellazione fisica...con strumenti complessi il lavoro può diventare difficilissimo, un'arte come già detto.
Si trattano molto più facilmente gli strumenti che prevedono un solo livello dinamico, tipo un suono di synth che non risponda alla velocity.
gionnix 29-06-20 00.05
Prova a rispondere a tutti.
Vin Roma: sì più o meno faccio come dici campiono a terze o quarte di distanza.
Max piano: letto un po' quello che hai linkato...
Marc C: in genere campiono suoni di virtual instrument, di tastiere fisiche... li registro nel pc a note' lunghe a distanza di quarta e poi li porto nel campionatore che uso.
WildCat: giusto quel che hai detto.

Però mi sono spiegato male: un timbro lo so già campionare, e ricreare sul campionatore.. la domanda che ho posto è se c'è un determinato parametro per ridurre la perdita di qualità che si ha trasportando un campione. Esempio se io porto un campione in Audacity, posso modificarlo, cambiando solo altezza, cambiando solo il tempo e agendo contemporaneamente su tempo ed intonazione. Ecco secondo me, già se riuscissi a modificare solo l'intonazione senza modificare il tempo si dovrebbe ridurre di un pochino la perdita di qualità trasportando il campione.
Potrei fare tutto questo passaggio campione per campione su audacity creando campioni ad una seconda dall'originale senza modificare il tempo, però mi sembra un po' troppo complicato.
Opinioni?
vin_roma 29-06-20 02.15
Ma stai parlando di loop di frasi musicali?

I software di solito modificano come dici tu solo l'intonazione o solo la lunghezza (tempo) ma sempre previo rendering, ovvero, il campione o traccia viene sdilabrata o sovrapposta in piccolissimi segmenti e con un algoritmo riescono a mascherare i buchi o le sovrapposizioni con delle ricostruzioni che si rifanno ai comportamenti d'onda limitrofi, così da ingannare l'orecchio ma è un processo che ha bisogno di qualche secondo di lavoro da parte del sistema e alla fine, come risultato, hai comunque una copia modificata che, tradotto nel campionatore, è una nuova forma d'onda da gestire. Tanto vale avere un'onda originale.
maxpiano69 29-06-20 06.17
Come dice vin_roma, anche i migliori algoritmi di pitch shift (modifica della sola intonazione senza modificare la durata del campione) introducono delle alee che sono sempre piú evidenti quanto piú ci si discosta dal campione originale; se si tratta di campionare degli strumenti elettronici pilotabili via MIDI (per i quali esistono ottimi software di autosampling) non vedo perché dover usare un solo sample o un numero esiguo.

Va da se ovviamente che se ricampiono uno strumento campionato (es, un Virtual Piano) che nativamente ha un certo numero di campioni per ottava ed un certo numero di layer, se riduco uno di questi due parametri avrò una corrispondente e proporzionale perdita di qualità.
anonimo 29-06-20 08.56
@ gionnix
Prova a rispondere a tutti.
Vin Roma: sì più o meno faccio come dici campiono a terze o quarte di distanza.
Max piano: letto un po' quello che hai linkato...
Marc C: in genere campiono suoni di virtual instrument, di tastiere fisiche... li registro nel pc a note' lunghe a distanza di quarta e poi li porto nel campionatore che uso.
WildCat: giusto quel che hai detto.

Però mi sono spiegato male: un timbro lo so già campionare, e ricreare sul campionatore.. la domanda che ho posto è se c'è un determinato parametro per ridurre la perdita di qualità che si ha trasportando un campione. Esempio se io porto un campione in Audacity, posso modificarlo, cambiando solo altezza, cambiando solo il tempo e agendo contemporaneamente su tempo ed intonazione. Ecco secondo me, già se riuscissi a modificare solo l'intonazione senza modificare il tempo si dovrebbe ridurre di un pochino la perdita di qualità trasportando il campione.
Potrei fare tutto questo passaggio campione per campione su audacity creando campioni ad una seconda dall'originale senza modificare il tempo, però mi sembra un po' troppo complicato.
Opinioni?
quindi attraverso la porta USB?
gionnix 29-06-20 23.54
@ anonimo
quindi attraverso la porta USB?
No, fai suonare una nota da un virtual instrument e la registri con un programma di editing audio (io uso Audacity che è free) in precedenza aperto in modalità di registrazione.... praticamente è la scheda madre che suona e la stessa che registra,.
wildcat80 30-06-20 00.18
In pratica le DAW possono fare un rendering audio: tracce MIDI che suonano strumenti virtuali vengono trasformate in file audio, proprio come se venissero suonate e registrate contemporaneamente.
Può sembrarti una cosa strana ma la produzione musicale domestica più semplice si basa su questa funzionalità.
michelet 30-06-20 07.45
Che ne diresti di affidarti a SAMPLEROBOT? Consente anche di campionare i virtual instruments oltre che sorgenti in ingresso all’interfaccia audio.
kurz4ever 30-06-20 08.02
Non riesco a capire esattamente cosa stai cercando... Forse stai cercando qualcosa come alchemy che tramite addictive resynthesis ti permetta di riempire i buchi tra i campioni fatti... Ma avendo gli strumenti originali io rifarei gli interi campionamenti.

Personalmente per un campione di piano ritengo la tecnica delle terze minori e max 5 livelli più che sufficienti. Il resto lo fai con un filtro passa basso a 2/4 poli pilotato dalla velocity.. io di solito ho un set di note già pronto per registrare nella daw, uso sox per tagliare sulle pause e awave per looping, resampling, fadein ed eliminazione dei silenzi. Forse fa anche lo split sulle pause...
gionnix 02-07-20 00.02
Michelet: dato che sampler Robot è a pagamento, potresti spiegarmi cosa ha in più di un normale campionatore?
Kurz4ever: il punto è questo i nuovi campioni li faccio bene prendendo le note a poca distanza. Quelli che avevo fatto molti anni fa però si basavano su note a distanza di 5/6 e non di tutti posso recuperare l'originale. Per questo cercavo di capire se posso apportargli delle migliorie. Che mi consigli?
Poi " un filtro passa basso .. pilotato dalla velocity", a cosa serve questa operazione? E resampling a cosa serve?
vin_roma 02-07-20 01.45
gionnix ha scritto:
Poi " un filtro passa basso .. pilotato dalla velocity", a cosa serve questa operazione? E resampling a cosa serve?

Per dare una certa "anima" ai campioni, se premi piano, con meno velocity, avrai il filtro che scurisce il suono, mano a mano che aumenti la velocity il filtro si apre schiarendo il suono.